domenica 31 luglio 2016

"Li accoglieremo sul bagnasciuga..." - Marina militare nemica d'Italia



Il tasso di follia criminale delle élite occidentali difficilmente si è mostrato in maniera così nitida come oggi: esportano democrazia sulla punta delle baionette devastando Paesi interi e riempiono l'Europa di energumeni inferociti e fanatizzati. 

Costringono a fare fagotto i migliori giovani usciti dalle nostre università e favoriscono l'entrata, anzi li vanno a prendere quotidianamente con navi-taxi della marina militare fin sul bagnasciuga libico, dei peggiori ceffi del continente africano spacciandoli come "profughi". 

Difficile, se non impossibile, trovare precedenti nella storia della marineria mondiale all'operato della marina militare italiana in questi anni nel Mar Mediterraneo. 

Si è mai vista infatti una sistematica attività di "raccolta" e assistenza quotidiana verso invasori stranieri che, in un quadro di totale illegalità, prendono d'assalto a centinaia di migliaia le coste di un determinato paese? Sbaglia però chi pensa che lo Stato Maggiore della marina militare sia nuovo a questo genere d'imprese. 

Nelle fasi salienti della Seconda Guerra mondiale, come ha documentato in numerosi libri Antonino Trizzino, gli alti vertici della marina fornivano sistematicamente agli anglo-americani le coordinate esatte per attaccare e bombardare i propri convogli navali e sottomarini. 

Si deve dunque allo zelo "collaborativo" di questi galantuomini se, in barba al giuramento e alla deontologia professionale cui erano vincolati, migliaia di giovani marinai affidati ai loro comandi giacciono sotto i mari e gli oceani. 

Sapere tutto questo non allevia certo la gravità della situazione in atto, ma almeno permette di capire a quali "obbedienze" i boss della marina e i loro politici di riferimento sono chiamati, allora come oggi, a rendere conto...

Aggiungiamoci poi un tracollo economico incipiente e il mix per una prossima guerra civile è già bello che servito.

Paolo Sensini




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Commento ricevuto: 
"Invero in continuità con la "tradizione" borbonica. Ricordo il tradimento dei generaloni perpetrato ai danni del popolo napoletano ed al suo legittimo Re; Francesco II di Borbone, battezzato Francesco d'Assisi Maria Leopoldo. E questo , tutto questo, per poi "elemosinare" una pensioncina ed un luogo sicuro per godere il resto della propria miserabile vita. Ma purtroppo non solo ciò detto, bensì molto e molto altro. Lorenzo Del Boca docet. Epperò non solo lui."  (Vittorino Altafini)

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