La follia criminale della denuclearizzazione perseguita a suon di bombe può portare persino ad una guerra “atomica”. Ma l’iniziativa di Israele disvela l’intrinseca ipocrisia e falsità del Trattato di Non Proliferazione nucleare: quella dell’atomo è una tecnologia della potenza ragion per cui parlare di nucleare “civile” e soprattutto di “diritto al nucleare civile” è sostanzialmente un imbroglio. Bisogna proibire le armi nucleari ed intanto subito adottare il NO FIRST USE con misure che creino ostacoli effettivi all’evenienza di una guerra per errore. Il Medio Oriente libero dalle armi di sterminio di massa è un'indicazione da raccogliere di diversi percorsi diplomatici internazionali. Quest'ultima sarebbe la strada da seguire…
L’attacco di Israele all’Iran, ordinato da Netanyahu, è davvero una mossa strategica solo per motivi politici interni? È utile, in dispregio della verità, sempre rivoluzionaria, affermare che non esisterebbe alcun rischio militare per i piani nucleari dell’Iran? Molti "esperti" del settore, che hanno già sbagliato in passato su temi come il ritorno del nucleare civile in Italia, suggeriscono che non ci siano motivi concreti per l’escalation.
IL NOSTRO IMPEGNO
Come movimento ecopacifista, dobbiamo opporci a qualsiasi uso della forza armata, indipendentemente dalle motivazioni. La denuclearizzazione, sia per l’Iran che per Israele, deve essere raggiunta attraverso la diplomazia, non con la guerra. La violenza, inoltre, potrebbe scatenare una spirale di vendetta e distruzione, portando a un conflitto nucleare.
L’escalation militare recente, con i raid israeliani e la risposta iraniana, dimostra quanto la strada della violenza sia pericolosa. La speranza è che prevalga la diplomazia, mettendo al primo posto la sicurezza e il benessere dei popoli.
Stralcio di una lettera di "Disarmisti Esigenti"
P.S.
Il 21 giugno 2025 sono state indette due manifestazioni nazionali a Roma: la prima convocata da Potere al Popolo e altri organismi, la seconda convocata da Ferma il Riarmo da diversi promotori italiani della campagna “Stop Rearm Europe”. Sarebbe auspicabile che le due manifestazioni confluissero in un unico corteo, avendo entrambe finalità affini. Nel momento in cui scriviamo non sappiamo se le due piazze si uniranno in qualche modo...
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