venerdì 2 luglio 2021

COME VALORIZZARE LA STORIA DI MESTRE - Resoconto di Michele Boato

 


Ciao, interessantissimo il Forum su COME VALORIZZARE LA STORIA DI MESTRE che si è tenuto Mercoledì 30 giugno alle solite ore 20.30 via Zoom.


Nelle informazioni iniziali:
-  Carla dalla Costa  ha invitato chi può a partecipare Sabato 3 luglio all'iniziativa Sporchiamoci le mani per l'ambiente (vedi allegato) delle Associazioni 7 Nani e WWF di pulizia delle rive del Rio Cimetto, con appuntamento alle ore 9 al Parco Heyz della Cipressina (dove, da giovedì a domenica pomeriggio-sera, si tengono una serie di laboratori e concerti);
- Roberto Cargnelli ha ricordato che sabato 3 dalle 17 alle 22 Extinnction Rebellion e Viva Piraghetto organizzano al Parco Piraghetto "GVENTuro" -laboratori, incontri e cinema serale per bambini e adulti- legato al Cambio climatico che preparano anche una performance con pinne ed occhiali in Piazza Ferretto domenica 4, dalle 18 alle 20, dal titolo "Con l'acqua alla gola" per ricordare al G20 della prossima settimana che Venezia è anche l'emblema dell'emergenza innalzamento dei mari da cambio climatico (vedi altro allegato) e, per maggiori informazioni, Roberto Cargnelli347 4107007 e clicca qui:https://www.facebook.com/events/3419232284846422/?acontext=%7B%22ref%22%3A%2252%22%2C%22action_history%22%3A%22[%7B%5C%22surface%5C%22%3A%5C%22share_link%5C%22%2C%5C%22mechanism%5C%22%3A%5C%22share_link%5C%22%2C%5C%22extra_data%5C%22%3A%7B%5C%22invite_link_id%5C%22%3A271294074797985%7D%7D]%22%7

Ha poi aperto il tema del Forum Stefano Sorteni (archivista che da anni, con gli Itinerari Educativi e  l'Università Popolare, conduce studentii delle medie e superiori alla scoperta di Mestre). All'inizio si parlava di "Adotta un Monumento", poi, via via, si è arrivata alla città da conoscere e curare attraverso laboratori e visite guidate, partite dalle "Tracce dei Battuti", "Alla ricerca di Mestre antica" (anche con una caccia al tesoro tra varie classi in gara), "Alla ricerca di Carpenedo", Arrivando fino ai documenti dell'Archivio Comunale di via Pertini. Poi la costruzione di itinerari ciclabili con "Mestre Giarinbici", "Mestre la città dei borghi", "La grande guerra dei Mestrini 1915-18" (traendo spunto dal libro con le lettere dal fronte curato assieme a Sergio Barizza). Sono stati fatti anche due video sugli Istituti pubblici di Assistenza a Mestre (per la Notte degli Archivi). Ma, conclude Stefano, con questa amministrazione è sempre più difficile fare attività didattica senza scopo di lucro: tutto viene trattato con appalti per società con finalità di profitto.
E' seguito l'intervento di Fabio Brusò, uno degli storici impegnati nell'associazione StoriAmestre che è nata e si concentra sulla storia di Mestre del 1900, raccogliendo anche le elaborazioni e le idee di Urbanistica Democratica, dell'MCE (Mov. di Cooperazione educativa) e della Facoltà di Storia di Ca' Foscari. Fabio si è soffermato soprattutto sul tema Museo civico di Mestre: nel 1999 si è tenuto il Convegno "Un Museo a Mestre? Per un museo del '900" tema presente in città da decenni e rilanciato con 'enorme lavoro di censimento e archiviazione, condotto dall'arch.Giorgio Sarto nei locali del C.Candiani, con l'elaborazione di un Atlante delle trasformazioni urbanistiche e la Mostra "Mestre 900"scomparsa in un hard-disk di cui si dice persa la password...
L'M9 ne scippa il nome e nasce non per, ma nonostante Mestre, di cui non mostra assolutamente niente. E' pensato come una proposta immobiliare (negozi ecc.) e un'offerta per i turisti di passaggio verso Venezia. Il sindaco Orsoni promette alle associazioni "Faremo il Museo dell'800 alla ex scuola De Amicis" e naturalmente non mantiene. StoriAmestre gestisce a Zelarino un Centro di Documentazione su Mestre, ma si sente del tutto isolata.
Terzo intervento è dell'arch.Gianfranco Vecchiato che inizia ricordando come, nella costruzione dell'M9, sono state demolite (con l'autorizzazione della sovrintendente Codello) le due scuderie e mai più ricostruite come promesso. Ricorda la storia di alcune famiglie abitanti in via Cimarosa (traversa di via Miranese) dove è nato e continua ad abitare.Perchè è importante conoscere non solo la storia delle pietre (come la Villa Maria poi diventata clinica Sofia e poi demolita negli anni 70 per fare due condomini, come è successo al rione Sabbioni) o delle istituzioni (come la Scuola dei Battuti), ma anche quella delle persone che hanno vissuto a Mestre, come l'arch.Pezzi, i fratelli Girotto, il sen. repubblicano antifascista Bergamo. Ora ci sono ben 148 etnie: come riescono ad integrarsi in Mestre?
Sono poi intervenuti: Monica Coin, sottolineando la cancellazione anche della dizione "Mestre" sostituita da un'anonima "Terraferma", iniziata nel 1923 con la cancellazione del Comune. Così come sono scomparsi persino i Quartieri dentro "Municipalità" sempre meno importanti.
Cristiano Gasparetto, incerto per la prima volta nel 2020 se votare contro o a favore della separazione Mestre-Venezia. Ricorda il trattamento indegno riservato dal Comune a Giorgio Sarto e al suo enorme lavoro di memoria e progettazione, fondamentale per l'identità di Mestre, pur sempre in evoluzione.
Anna Forte, anche un buon numero di mestrini sono (stati) corresponsabili sel "sacco di Mestre". Chi si è contrapposto era spesso un "foresto" (il riferimento è a Gaetano Zorzetto  ndr). Venendo da Napoi e firenze, per molto tempo ho avuto difficoltà a identificare la "città" di Mestre. Anche i bambini bengalesi, a cui insegno alle elementari, me lo chiedono. Perciò ritengo demenziale l'idea della Pro Loco di rappresentare un ballo austriaco, in una città che si identifica nella "Sortita" del 1848 contro gli austriaci.
Carletto Cappellari, sono un neo-immigrato, da meno di 4 anni ma mi dò da fare per scavare nella storia della città, come per esempio la ex zona industriale attorno al Canal Salso o i cippi della conterminazione lagunare di cui scrivo (e fotografo) ogni settimana nella mia mail che invito a richiedermi (carlocappellari58@gmail.com).
Dopo brevi cenni di Andrea Martini e Stefano Boato (connessi in ritardo e presenti con altre 22 persone), conclude l'argomento
Michele Boato, che ha coordinato il Forum, ricordando che il tema della storia della città è l'inizio di una serie di Forum finalizzati a raffinare una "visione" della Mestre che vogliamo, continuando nel solco delle idee di Bosco di Mestre, Parco san Giuliano, Piazza Ferretto Pedonale, rete ciclabile, forte connessione con Marghera e con la Laguna.
Alle 22.30 Massimo Marco Rossi ha aperto un secondo grande argomento, relativo alla regione Veneto: l'identificazione di 24 - 30 "aree vaste" con circa 200mila abitanti ciascuna, in cui sviluppare una vera democrazia dal basso, un'economia circolare (a km zero) servizi integrati ed efficienti con progetti poliennali miranti alla salute, all'ambiente all'alimentazione. Questa proposta è anche contenuta nel libretto DNA Rinascimenti (Discontinuità - Nonviolenza - Alternativa) che Massimo spedisce gratuitamente a chi glielo richiede alla mail: massimomarcorossi@gmail.com
La necessità di una "visione" anche regionale e di una nuova idea di democrazia è stata poi ribadita dagli interventi di Stefano Boato, Cristiano Gasparetto, Andrea Grigoletto e Carlo Giacomini.
E' stato deciso di convocare (salvo urgenze) un solo Forum, sempre su Zoom, di mercoledì ma alle 21,  nei mesi di luglio e di agosto. La prossima data  sarà perciò merc.14 (o 21) luglio.
Se non lo avete già fatto, aderite alla dichiarazione "Mestre. Il Comune in guerra contro l'ambiente e i suoi abitanti, avrà pane per i suoi denti".
Michele Boato - 
micheleboato14@gmail.com



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.