...A quel tempo c'era Craxi Primo Ministro, accadde la faccenda di Sigonella. Craxi, per
tener fede ad un accordo, impedì che i nord americani si
impadronissero di un terrorista mussulmano, nelle nostre mani. Quando
l’aereo col terrorista a bordo atterrò all’aeroporto siciliano,
i soldati USA circondarono l’aeromobile, difeso da una ventina di
reclute dell’Aviazione, pallidi ed impauriti. Craxi mandò
immediatamente i Carabinieri d’Italia a circondare gli americani. E
coi Carabinieri d’Italia è meglio non scherzare. E non si passa.
Gli yankee tornarono immediatamente ….democratici. “Abbiamo
scherzato” dissero. E si ritirarono con la coda fra le gambe.
Per
ritorsione poi utilizzarono un Pubblico Ministero pavone e narciso, e
nacque la stagione cosiddetta di “mani pulite”. Grossa bufala che
adombrò, nella servile pratica italiota, uno scontro fra bande
rivali, ove politica, interessi nazionali, afflato rinnovatore e
sviluppo della vita sociale erano presenti come i neuroni nei
cervelli della casta: assenza assoluta.
“Mani
pulite” finse di azzerare sia la DC, che il PSI, al governo.
Impresa non difficile, visto che gli occupanti abusivi del potere
quotidianamente intrallazzavano, rubavano, corrompevano,
spogliavano…. Vero e genuino esempio di democrazia. Il PCI fu,
stranamente, escluso dall’inchiesta o colpito marginalmente. I
giudici “democratici” attesero tre anni, ad esempio, prima di
guardare con distratta attenzione, alle Coop Rosse. Tutto il tempo
necessario sostituire i responsabili, a sistemare le carte, e a
fingersi innocenti chierichetti. E’ ben vero che il compagno “G”
fu beccato con le mani nella marmellata di guano, ma fu un…. errore
di percorso di Magistratura Democratica, che non può essere libera
(neppure lei!) di fronte all’evidenza.
Nel
frattempo la vita politica dello Stivale ha visto la propria fine:
ideologie spazzate dalla caduta del Muro, proposte politiche assenti
come i neuroni di cui sopra, peso di quella che fu la quinta potenza
economica del mondo azzerata dal servaggio sociale, finanziario, di
prestigio, di credibilità.
Svenduta
e stuprata, l’Italia vede oggi i due Partiti, DC e PCI, cacciati a
pedate dalla porta elettorale, rientrare dalla finestra “genziana”.
Il "catto-comunista" fiorentino, presentatosi come “il nuovo che
avanza”, è riuscito, ubbidiente, a far risorgere il binomio
DC-PCI. Sotto altri nomi, con altre sigle. Ma nella sostanza vi è
una identità, una sovrapposizione totale, al cento per cento.
L’apoteosi
della restaurazione sta nella elezione di Mattarella alla Presidenza della Repubblica. Ci ritroveremo
con un Democristiano, redattore dell’atto costitutivo
del P.D. (cioè del Partito del Denaro), con un viso
che è la reclame della tristezza, a fare da passacarte
dell’ubbidiente Renzi, che si crede un politico solo perché gli
permettono di ottemperare ai voleri dei poteri forti, in primis la
Goldman Sachs.
Nulla
di nuovo sotto il sole.
Tomasi
di Lampedusa, se la riderà, soddisfatto, vedendo incarnata la sua
predizione: “fingere di cambiare tutto, per non cambiare nulla”.
Fino
a che…, vennero (o verranno) i giorni della merla.
Fabrizio
Belloni
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