domenica 20 marzo 2011

Scuole e degrado a Calcata e Faleria – Misteriosi comitati mensa con precettazione di ignare mamme...



Scuole e degrado a Calcata e Faleria – Misteriosi comitati mensa con precettazione di ignare mamme...

Caro Paolo D'Arpini,
ti metto al corrente di una situazione che ha del surreale.
Sono stati istituiti i comitati mensa per le scuole di Calcata e Faleria. Dopo ripetute richieste e da oltre 5 mesi che i nostri figli mangiano a scuola, la tempestività ed efficienza delle nostre istituzioni si palesa magnificamente.

Illustro le modalità di esecuzione imposte ai comitati mensa:

Calcata: sono state selezionate, non si sa da chi e non si sa perché, due mamme quali membri del comitato mensa. Nessuna delle 2 mamme ha chiesto in nessun momento di far parte di detto comitato, infatti, nessuna delle due mamme potrà eseguire, per motivi personali e oggettivi, detto compito.
A questo aggiungiamo che nella circolare inviata dal dirigente scolastico dove si autorizzano i componenti del comitato ad accedere ai locali della scuola, viene specificato inoltre di “prendere accordi con la docente fiduciaria del plesso” per “accedere alla mensa, il giorno stabilito, e procedere all’assaggio dei cibi, col dovuto rispetto delle norme igieniche” . E’ come se si imponesse un controllo su qualcuno, ma con la condizione di dover prendere preventivamente accordi con la sua segretaria.

Vorrei precisare che il sottoscritto in data 5 novembre 2010 (quindi ad appena un mese dell’inizio del servizio mensa) scriveva, tra altre cose, al dirigente scolastico: “Approfitto per ricordarle che sarebbe necessario l’istituzione di un comitato mensa composto da genitori, che dia la possibilità di informare sullo svolgimento e la qualità del servizio. Il sottoscritto si mette a disposizione per un’eventuale partecipazione. Naturalmente la mia richiesta è stata del tutto ignorata: i motivi li lascio alla vostra immaginazione.

In un’altra lettera successiva inoltre facevo presente al nostro dirigente scolastico il fatto che la mensa di Calcata servisse saltuariamente wurstel e patatine, ossia mangiare spazzatura, nocivo sia a livello salutare, ma ancor di più in questo caso, a livello educativo. Il dirigente scolastico non ha avuto alcun commento da fare in proposito. Ah, e alla faccia dell’educazione ambientale e buon esempio: ogni giorno viene prodotta una quantità d’immondizia abnorme e non riciclabile dalle mense scolastiche giacché vengono utilizzati stoviglie di plastica.

Faleria: stessa autorizzazione pervenuta ad alcune mamme (ad altre che ne avevano fatto richiesta no, chissà perché…), con le stesse ”istruzioni operative” ma in più c’è da aggiungere il fatto formidabile che a Faleria, oltre alle mamme, si esige che al controllo sia presente un rappresentante del Comune. Beh, le mamme hanno provato qualche giorno fa ad andare a fare il controllo, ma non sono state lasciate entrare perché quel giorno mancava il suddetto rappresentante del comune, ed è stato allora stabilito, onde evitare futuri disguidi, che il controllo si farà solo ed esclusivamente il giovedì. E’ come se si imponesse un controllo da fare su qualcuno, (con la condizione di dover prendere preventivamente accordi con la sua segretaria ) ad un solo giorno fisso prestabilito.

Non sarebbe imprescindibile che la commissione mensa agisse indipendentemente ed a proprio giudizio stabilendo, senza alcun preavviso, i momenti in cui effettuare il controllo ? E che i componenti della commissione siano motivati e in grado di poter fare detto controllo?
Sennò… ma che controllo è?

Questo è quanto…
Quanto vogliamo e ci meritiamo per i nostri figli?
Mah, vista l’inerzia generale… sembrerebbe proprio di sì!

Armando Marchesini
Referente locale di European Consumers Tuscia

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