venerdì 7 maggio 2010

Rete Bioregionale Italiana, proposte per il coordinamento ed il funzionamento dei nodi..

Ante Scriptum
Quelle che seguono sono alcune missive ricevute, in seguito alle dimissioni di Giuseppe Moretti da coordinatore della Rete Bioregionale, con proposte sul come superare l'empasse del momento e realizzare compitamente il progetto di una Rete libera da impedimenti burocratici.

Prima proposta, 17 Aprile 2010:
Cari amici. Noi: Silvana, Egidio e Etain ci siamo incontrati ed è venuta fuori l’esigenza di trovare una proposta di una gestione rinnovata degli impegni della Rete Bioregionale, per affrontare e superare questo momento di immobilità dovuto alle dimissioni di Giuseppe.
Per quanto riguarda la gestione degl'incontri, abbiamo pensato che si potrebbe ad esempio fare in modo di scegliere di volta in volta un coordinatore diverso per ogni argomento, in modo da ripartire tra i presenti il lavoro di mediazione. A proposito delle proposte che vengono dai membri della Rete si potrebbe concordare che sarà cura di chi fa la proposta, farla girare tra i referenti e poi accogliere ed elaborare le risposte. In questo modo ognuno è "referente di se stesso" e, nello stesso tempo, promotore delle proposte. Tutto questo perché, secondo noi, la Rete è fatta di nodi ed ogni nodo è autonomo. Questo per quanto riguarda la gestione interna alla Rete. Si pensava invece di chiedere a Giuseppe se è disposto a riprendere formalmente la posizione di referente della Rete Bioregionale verso l’esterno della Rete... (seguono altri consigli di carattere editoriale).

Risposta di Paolo D'Arpini, 23 aprile 2010:
Cara Silvana, Egidio ed Etain, son contento che abbiate scritto... Almeno qualcosa sta cercando di muoversi all'interno della Rete.
Ritengo che la vostra proposta come altre che potrebbero aggiungersi andrebbe comunque discussa durante un incontro dal vivo... da tenersi al più presto in un luogo "neutro" ed "equidistante". Di questo non molto tempo fa ne avevo parlato con Jacqueline Fassero e si stava appunto riflettendo sull'opportunità di chiedere un incontro collettivo...
Rimettiamoci tutti in gioco, sapendo che comunque ciò che facciamo é solo un "girare in tondo"... verso quel punto senza centro nè circonferenza ... che noi tutti siamo...

Risposta di Renato Pontiroli, 5 maggio 2010:
Cari amici, penso che le proposte siano condivisibili ma penso che ciascuno oltre a essere referente di se stesso sia anche referente delle proprie visioni, idee e iniziative perchè ne è responsabile e nel momento in cui le condivide questa responsabilità viene condivisa.
Le persone di riferimento sono quelle che per credibilità, autorevolezza, ricchezza spirituale sono riconosciute senza bisogno di mandati.
Quindi sono per una rete fatta di nodi ... senza annodatori ... e fatta di aggregazioni spontannee, territoriali, empatiche, umorali.
Anche perchè le differenti "velocità" e ampiezze di azione e condivisione spesso sono una remora più che una biodiversità. Buon cammino.

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