giovedì 30 maggio 2024

La Nuova Caledonia chiede l'indipendenza dalla Francia...

 


Nuova Caledonia in rivolta, per la Francia, la posta in gioco è alta. Le conseguenze e i danni collaterali e geopolitici nella regione sono già visibili, si sta frantumando la presenza ed il ruolo opprimente della potenza europea.

La scorsa settimana in Nuova Caledonia, un’entità amministrativo-territoriale sotto dominio francese, situata nell’Oceano Pacifico e formata da una grande isola omonima e un gruppo di piccole isole nel Pacifico sud-occidentale, in Melanesia, sotto la direzione del Fronte di Liberazione Nazionale Kanaco Socialista, sono scoppiate, prima pacifiche e poi violente proteste, causa una repressione inaudita e inutile da parte delle forze speciali francesi, inviate da Parigi.

Le proteste sono partite mentre l’Assemblea nazionale francese stava discutendo un emendamento alla Costituzione, volto ad allargare le liste elettorali sull’arcipelago, ma toccano anche una serie di questioni legate alla situazione locale, che riguardano le istituzioni locali, la cittadinanza neocaledoniana e l'organismo elettorale, nonché le disuguaglianze, le misure economiche e finanziarie. Va ricordato che la Nuova Caledonia è al terzo posto nel mondo nell'estrazione del nichel, ma l'economia dell'arcipelago è in crisi perenne, ed il 20% dei suoi abitanti vive al di sotto della soglia di povertà. 

La proposta di emendamento ha portato a movimenti di protesta di massa nella capitale Noumea e a una spirale di scontro, che ha portato all’uccisione di almeno sette persone e decine di feriti. Questo ha scatenato violenze, barricate, assalti a negozi, aziende e infrastrutture pubbliche, che sono stati danneggiati o distrutti. La Francia ha dichiarato lo stato di emergenza, levato nei giorni scorsi, tranne la notte dove vige il coprifuoco, e inviando ulteriori forze di sicurezza.

Stralcio di un articolo di Enrico Vigna 




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