venerdì 19 giugno 2020

Giovanni Faperdue si incatena al Bullicame di Viterbo (per avere l'acqua calda)



Il Bullicame nel degrado, protesta choc: «Mi incateno»

Domenica 21 giugno 2020,  alle ore 11, presso il cancello pedonale del Parco del Bullicame, Giovanni Faperdue (già presidente Associazione Il Bullicame) in stretta collaborazione con Franco Marinelli (ex termalista) e l’Associazione Solidarietà Cittadina, si incateneranno al cancello di ingresso del Parco del Bullicame, in segno di protesta, contro la attuale situazione di stallo del settore termale del Bullicame. 

 Ricordiamo che tutto nasce il 25 novembre del 2014, quando la Soc. Gestervit perforò la sorgente S. Valentino, trasformandola in pozzo artesiano, e avocando tutto il flusso termale della “Callara”. Da quel lontano giorno fino ad oggi non è stato fatto niente, per il ripristino della situazione. 

Ripristino al quale la Soc. Gestervit è obbligata dalla sentenza del Tar del 21 giugno 2016, (esattamente quattro anni fa). Nei fatti la sentenza che obbligava la Gestervit, a chiudere il S. Valentino e prendere acqua termale dal pozzo S. Albino, è ancora completamente disattesa. Tutti i manifestanti chiedono che si ponga termine a questo stato di cose, e a questi ritardi ormai cronici. E’ giunto il tempo che si cominci a lavorare sulla chiusura del S. Valentino, per far ritornare il flusso idrico alla “callara”, e consentire il rifiorire del Parco del Bullicame.


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