... inquadrati nella Nato, siamo occupanti e
complici degli Usa, quanto lo erano i repubblichini con le formazioni
della Wehrmacht. C’è chi ciancia di “un ruolo dell’Italia”
in Iraq, in Libia, ovunque. Ovunque le vecchie e nuove potenze
coloniali provino a ricuperare i beni perduti. E’ una vergogna
senza fine.
Ne erano consapevoli i 5Stelle fino a qualche tempo fa.
Ora condividono la fola e la vergogna di questo “ruolo
dell’Italia”. Magari con effetto “collaterale” di qualche
altra Nassiriya, da far inorgoglire il Quirinale e piagnucolare il
Vaticano. Noi con Mussolini, Graziani, Balbo e Badoglio, con Crispi e
Giolitti, abbiamo già dato. Già rubato, già distrutto, già
ucciso. Nessun ruolo, mai, a noi e a chiunque altro pretenda di farsi
ancora vedere da quelle parti. Fuori dalle palle, punto.
Qualcuno
valuta che avendole perse, o piuttosto non vinte, Washington non
rischierebbe un’altra sconfitta. Ma quello che si sono ripromessi,
a partire da Bush, Clinton e Obama, i poteri cosiddetti occulti, non
è tanto la vittoria, quanto il caos. Una vittoria rischia di
sistemare le cose per un verso o per l’altro. Il caos mantiene in
vita le operazioni e, dunque, le catene di montaggio dell’industria
militare a tempo indeterminato.
E così il terrorismo, al quale è
demandato anche di giustificare stati sempre più di polizia e
sorveglianza. Il caos, poi è creativo, poiché impedisce che la
Russia e i popoli si assicurino vittorie definitive e si mettano di
traverso nella marcia per il dominio globale. Che un po’ nasce dal
caos e un po’ dalla pax americana, in un venefico mix...
Articolo collegato:
http://aurorasito.altervista.org/?p=9755&fbclid=IwAR1AOLUmG12KmDoMaA8QnY1QcnkfXMPU8TQFCbgsKpjeOUdUTcTubfZZsgA
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