Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del TAR del dicembre scorso, ordinando la sospensione degli esperimenti sui macachi in quanto la Direzione Generale del Ministero della Salute non è riuscita a dimostrare che sia impossibile trovare alternative a una sperimentazione considerata invasiva sugli animali.
Il Presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale dichiara: “Prendiamo atto dell’importante risultato conseguito. Per il momento sembra che i poveri 6 macachi detenuti negli stabulari di Parma potranno tirare un respiro di sollievo. Si tratta di una sospensione, ma almeno le loro speranze di salvezza aumentano. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati con azioni mirate e concrete per il raggiungimento di questo risultato”.
Aggiunge: “Animalisti Italiani comunque non si ferma e insieme ad altri attivisti animalisti saremo presenti con un presidio a Parma sotto agli stabulari affinché si arrivi allo stop definitivo, tutelando gli animali dagli esperimenti più atroci ed invasivi che successivamente li condurranno alla morte”.
Animalisti Italiani insieme ad altre sigle e ad altri attivisti non rinuncia a dare battaglia al progetto LightUp. Dopo gli appelli attraverso i tantissimi striscioni di protesta appesi anche stavolta (come lo scorso novembre) per la liberazione dei macachi in più di 30 città italiane.
La nostra priorità è, e sarà sempre, la protezione degli animali.
Associazione "Animalisti Italiani Onlus"
Via Tommaso Inghirami,82 - 00179 ROMA
Tel.: 342 8949304 - 06 78 04 171
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Nota di LEAL:
Una buona notizia non è una vittoria! L’Ordinanza 230 di sospensiva adottata ieri 23 gennaio dai Magistrati della Terza Sezione del Consiglio di Stato motiva che: “L’Ente che sperimenta (Ministero della Salute) deve provare che non esistono alternative a una sperimentazione invasiva sugli animali e foriera di sofferenze che la normativa europea e nazionale sul benessere animale, anche nelle sedi di sperimentazione, prescrive di evitare o ridurre entro rigorosi parametri fisiologi nonché depositare una dettagliata relazione sulla somministrazione agli animali oggetto di sperimentazione di liquidi e cibo sufficienti, astenendosi da misure che finiscano per trasformare la doverosa erogazione di cibo e liquidi in forma di premio per asservire la volontà di animali sensibili come i primati”. (Gian Marco Prampolini presidente LEAL)
Il Presidente degli Animalisti Italiani Walter Caporale dichiara: “Prendiamo atto dell’importante risultato conseguito. Per il momento sembra che i poveri 6 macachi detenuti negli stabulari di Parma potranno tirare un respiro di sollievo. Si tratta di una sospensione, ma almeno le loro speranze di salvezza aumentano. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati con azioni mirate e concrete per il raggiungimento di questo risultato”.
Aggiunge: “Animalisti Italiani comunque non si ferma e insieme ad altri attivisti animalisti saremo presenti con un presidio a Parma sotto agli stabulari affinché si arrivi allo stop definitivo, tutelando gli animali dagli esperimenti più atroci ed invasivi che successivamente li condurranno alla morte”.
Animalisti Italiani insieme ad altre sigle e ad altri attivisti non rinuncia a dare battaglia al progetto LightUp. Dopo gli appelli attraverso i tantissimi striscioni di protesta appesi anche stavolta (come lo scorso novembre) per la liberazione dei macachi in più di 30 città italiane.
La nostra priorità è, e sarà sempre, la protezione degli animali.
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Una buona notizia non è una vittoria! L’Ordinanza 230 di sospensiva adottata ieri 23 gennaio dai Magistrati della Terza Sezione del Consiglio di Stato motiva che: “L’Ente che sperimenta (Ministero della Salute) deve provare che non esistono alternative a una sperimentazione invasiva sugli animali e foriera di sofferenze che la normativa europea e nazionale sul benessere animale, anche nelle sedi di sperimentazione, prescrive di evitare o ridurre entro rigorosi parametri fisiologi nonché depositare una dettagliata relazione sulla somministrazione agli animali oggetto di sperimentazione di liquidi e cibo sufficienti, astenendosi da misure che finiscano per trasformare la doverosa erogazione di cibo e liquidi in forma di premio per asservire la volontà di animali sensibili come i primati”. (Gian Marco Prampolini presidente LEAL)
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