sabato 2 giugno 2018

Italia. Campo di battaglia tra sovranismi contrapposti


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L'Italia è governata da una casta privilegiata di maggiordomi e camerieri al servizio degli interessi stranieri.  Oltre ai conflitti sotterranei tra gli interessi USA e quelli della Germania (al di là delle apparenze e dichiarazioni di facciata) e all'influenza politica economica e finanziaria esercitata da questi due paesi sull'Italia, occorre mettere in conto anche altri scontri occulti che i mass media non rivelano certamente (essendo ormai divenuti solo casse di risonanza della propaganda che perviene loro tramite i frame elaborati dagli uffici stampa delle istituzioni elitarie internazionali, non facendo più vera informazione da decenni), quali ad esempio lo scontro in atto tra due fazioni massoniche, quella progressista e quella conservatrice e/o reazionaria, alle quali appartengono numerosi politici ed economisti di tutte le nazionalità e istituzioni italiane, europee e anglosassoni. 

Per capirci Paolo Savona appartiene ai primi e Mario Draghi ai secondi, e questi due personaggi sono ai ferri corti da molto tempo, un'ostilità mai dichiarata ma che gli addetti ai lavori conoscono molto bene. Il suggeritore di Mattarella è stato Mario Draghi, che ha posto il veto sulla candidatura di Savona al ministero dell'Economia.

Queste sono le potenti cause occulte che hanno determinato gli eventi dei giorni scorsi: Draghi agendo a suo piacimento sullo spread, strumento o arma inventata appositamente a scopo di ricatto e pressione, ha indotto i fantomatici "mercati" (che non sono affatto "liberi") a condizionare i vertici istituzionali rappresentativi del paese (leggasi Mattarella, personaggio assolutamente privo di autonomia e determinazione) obbligandoli a prendere una posizione contraria al cambiamento proposto dalle forze che hanno vinto le elezioni.

Addiverranno quasi sicuramente ad un compromesso e una ricomposizione del conflitto, che comunque sarà fallimentare in partenza, perché dovranno ridimensionare aspettative e obiettivi, a detrimento come al solito degli italiani. Una classe politica veramente libera e democratica, cioè sovrana, in questo contesto dovrebbe mirare a portare gradualmente il paese verso una neutralità basata sulla valorizzazione delle proprie potenzialità e capacità di negoziazione internazionale sfruttando tutte le prerogative geopolitiche e strategiche che ci competono per la nostra posizione nel Mediterraneo e nel continente europeo e per le nostre capacità produttive, il know how, la genialità e creatività dei nostri imprenditori e manager, per la ricchezza naturalistica, artistica e culturale posseduta da secoli, ecc., perché l'Italia, nonostante sia stata depredata di moltissime sue risorse e deindustrializzata per indebolirla, ha ancora moltissime risorse, soprattutto immateriali, ad altissimo valore aggiunto.

Occorre però liberarsi dall'asservimento e degrado mentale, culturale e corruttivo che caratterizza gran parte della classe politico burocratica di questo paese, occorre cioè che i maggiordomi e i domestici al servizio degli interessi stranieri siano licenziati e sostituiti, operazione certamente difficile perché osteggiata da tutti coloro che finora hanno tratto colossali privilegi dalla loro sudditanza. Quantomeno dobbiamo provarci risolutamente.

Claudio Martinotti Doria

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Commento integrazione di F.G.: 

“E' in corso un tentativo di accreditare, una volta di più, il governo Salvimaio a un complotto Usa diretto contro la Germania. Suggestivo ma totalmente strumentale e fondato su fonti sospette. Insomma, quest’italietta populista si mette a disposizione del mondialismo amerikano, per definizione antisovranista quando il sovranismo riguarda gli altri, per affermare un sovranismo nei confronti di Berlino. Che furbi! Se anche fosse vero che gli americani avrebbero una simile assurda intenzione, chissenefrega: il sovranismo rimane l’arma fondamentale in sé contro i globalisti... Se non è frutto di elucubrazioni fini a se stesse, è un raffinato tentativo di riparare ai danni e alle ingiurie ininterrottamente inflitteci dai tedeschi e di farcene ancora subire...”


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Articoli collegati: 



Le ambivalenze della emergente prospettiva sovranista analizzate relativamente al caso italiano. 
https://byebyeunclesam.wordpress.com/2018/05/31/la-via-yankee-al-sovranismo/


2 commenti:


  1. Commento di Vincenzo Zamboni:

    "C'è un caso nel quale la Germania abbandonerebbe l'Unione Europea: qualora il sistema venisse spinto verso la realizzazione di una unità politica e fiscale, perché ciò distruggerebbe i vantaggi determinati dagli squilibri monetari procilici sui quali i tedeschi hanno prosperato a danno dei paesi periferici. Di fronte alla prospettiva di doversi adattare ad un regime di trasferimenti fiscali riequilibranti, ovvero di perdere tutti i benefici automatici della posizione attuale, la Germania rifiuterebbe e finirebbe per staccarsi dall'Unione, probabilmente provocandone la disgregazione.”

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  2. Commento di Marco Bracci:

    Mi riferisco in particolare al commento di V. Zamboni, in cui dice che la Germania potrebbe uscire dall'Euro, creando un grande scompiglio.
    Se tanto mi dà tanto, l'Europa dovrebbe rimanere, ma formata solo da da 10 Stati, con a capo l'Italia.
    "La bestia con 7 teste e 10 corna". Roma: 7 colli=7 teste e 10 corna=10 nazioni. Ma non c'è da gioirne, perché sarà l'essenza del male che porterà al vero sfacelo."

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