Gillo e Bruno Pontecorvo patrioti di pace

...i quotidiani  di questi giorni sono pieni di titoli che riguardano il grande fisico nucleare, e Patriota con la P maiuscola, Bruno Pontecorvo, esfiltrato, forse per salvarsi la vita, in Unione Sovietica, poiché, secondo una monografia apparsa in Inghilterra, era minacciato di morte, per le sue note posizioni pacifiste, dai terroristi del F.B.I.

 Personalmente ho avuto la fortuna e l'onore di conoscere ben due protagonisti di questa monografia ma non l'eroe eponimo.

Il primo fu suo fratello GILLO, il grande regista scomparso nove anni fa: ad ALGERI, nel novembre del 1973, dove era venuto a presentare, in una proiezione riservata alla Cinémathèque, il capolavoro di FRANCESCO ROSI E GIAN MARIA VOLONTE', "IL CASO MATTEI", entrambi anche presenti, e proprio nei giorni in cui il Presidente dell' ENI, Raffaele Girotti, siglava, con la SONATRACH algerina, gli accordi per la costruzione del primo gasdotto sottomarino al mondo, fra Hassi 'R Mel e Mazara del Vallo, che entrò in funzione negli anni Ottanta proprio col nome di ENRICO MATTEI.

Un evento indimenticabile: il film fu seguito da una folla che parteggiava appassionatamente per MATTEI  e per l' Italia, tifando accanitamente contro gli americani, che giustamente venivano identificato come ' I Cattivi', per eccellenza, dei western 'all' italiana', anche là popolarissimi e seguiti da folte platee... Applausi sfrenati, si mescolavano ai 'buuu..', e ai fischi riservati ai dirigenti delle Sette Sorelle apparsi sullo schermo, una vera apoteosi...

Precedentemente, infatti, era stato ri-presentato, una ennesima volta, anche LA BATTAGLIA DI ALGERI, il capolavoro, a sua volta proprio di GILLO PONTECORVO, anch'esso sottolineato, inquadratura x inquadratura, da una vivace partecipazione degli spettatori.

A GILLO PONTECORVO, durante la seguente conversazione, posi poi una SOLA DOMANDA: "Maestro, potrei sapere, a proposito di un suo film precedente, KAPO', del 1961, che ho visto da ragazzino, QUALI PAROLE PRONUNCIA IN LINGUA EBRAICA LA PROTAGONISTA FEMMINILE DEL FILM, NELL'ULTIMISSIMA SCENA DELLA SUA OPERA ?"

Per chi non  conosca questa fondamentale testimonianza della storia, ricorderemo che la protagonista della vicenda è proprio una KAPO', impersonata da Susan Strasberg, amante dell'ufficiale ashkenazista CHE IL CAMPO STESSO DIRIGE (e che allude chiaramente a RUDOLPH HOESS, direttore di AUSCHWITZ), che poi diventa, mentre l'orrendo opificio di sterminio STA PER ESSERE CONQUISTATO E LIBERATO DALL'ARMATA ROSSA, la donna di un soldato sovietico, l'attore LAURENT TERZIEFF, che dirige la rivolta finale....


"La Pace è la mia unica Patria ", mi rispose l'autore.

Parole messe in bocca ad una kapò ebraica, come quelli rivelati dai diari segreti di Primo Levi, resa dalla disfatta finalmente consapevole di sé, E TANTO PIU' VALIDE OGGI, CHE GLI 'ARIANI' ODIERNI, OSSIA I NEO.CON DELLA ALTA PLUTOCRAZIA DI WASHINGTON/WALL-STREET, VOGLIONO NUOVAMENTE TRASCINARE L' ITALIA IN UNA "L'ORO " GUERRA CONTRO LA RUSSIA, AL SEGUITO DEL NOTO SCIMPANZE', STAVOLTA SENZA BAFFI.

LA PACE E' LA MIA UNICA PATRIA: penso che questo motto possa applicarsi a pennello sull' eroico BRUNO PONTECORVO  che rifiutò la militarizzazione imperialista della scienza, come invece fecero i collaborazionisti del PROGETTO MANHATTAN, ed in particolare Fermi ed Oppenheimer: e per questa ragione dovette abbandonare l' Italia, ricaduta, sub specie ATLANTICA, sotto il medesimo giogo 'razziale-puro' al quale si era orribilmente aggiogata con il partecipare all' OPERAZIONE-BARBAROSSA: non più di Berlino, ma stavolta direttamente promanante da Wall-Street, la capitale del Dio-Denaro/MOLOCH....

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L' altro protagonista che conobbi, nel 1979, fu invece il grande connaisseur ANTHONY BLUNT (BLUMENTHAL all'anagrafe), all'epoca che RAFFAELLO CAUSA lo invitò a Napoli per partecipare, quale membro del Comitato Scientifico, alla organizzazione della stupenda ed epocale MOSTRA DEL SETTECENTO A NAPOLI...

Ammiravo BLUNT, per essere egli l'autore di una fondamentale monografia su FRANCESCO BORROMINI, edita da LATERZA, quando questo genio sommo era ancora quasi del tutto, se non proprio ignorato, certamente assai sottovalutato, almeno rispetto al suo rivale BERNINI: scultore Supremo, ma che, come architetto, è ben lontano dalla fantasia e dalla invenzione, potente e raffinata pur nelle piccole forme che gli toccarono, del più piccolo antagonista, ma solo in dimensioni !!!!...Sant' Ivo alla Sapienza, San Carlino alle IV Fontane, Sant' Andrea delle Fratte, la Chiesa Nuova al Corso Vittorio, con annesso Oratorio dei Filippini, QUANTI CAPOLAVORI mi vennero incontro, dalle pagine di BLOOM, e mi resero capace di 'capirle' per goderne, passeggiando per Roma, con il semplice uso della vista !!!!

Proprio alla vigilia della inaugurazione della Mostra, alla quale doveva intervenire la REGINA ELISABETTA in persona, in Inghilterra scoppiò lo scandalo, cosiddetto, del 'CAMBRIDGE FIFTH': ossia la pubblicazione di carte MI-5, che identificano con certezza nello stesso ANTHONY BLUNT il 'quinto di Cambridge', quella eletta compagnia di spie sovietiche covate nei più prestigiosi college britannici, usque a pueri, e quindi nello stesso INTELLIGENCE SERVICE...

La visita della Regina Elisabetta VENNE IMMEDIATAMENTE ANNULLATA....

(Il caustico commento di RAFFAELLO CAUSA fu "Ma quali Sovrani, ma quale arte, chilli so' sulamente 'cavallari' ").

SOLTANTO CON IL SENNO DI POI HO POI CAPITO COME MAI, A TANTA DISTANZA DAI FATTI, 'SOLO' ALLA VIGILIA DELLA VISITA REALE, LO MI-6 'SCOPRE'  IMPROVVISAMENTE CHE BLUNT ERA UNA SPIA SOVIETICA.....Di certo lo sapevano già dagli anni Quaranta.....  

BENE: HO PER CERTO CHE CIO' AVVENNE PER IMPEDIRE IL PROGETTATO INCONTRO FRA LA REGINA D'INGHILTERRA ED IL SINDACO COMUNISTA DI NAPOLI, MAURIZIO VALENZI, INCLUSA LA PREVISTA 'AFFACCIATA AL BALCONE', INSIEME, DAL MUNICIPIO SULLA VASTA PIAZZA....

Per quali ragioni, resti 'in Mente Dei'.

Gianni Caroli - napolibera@gmail.com