...forse l'Italia s'è desta,
sarà l'effetto Tsipras oppure il tanfo che emana dal gabinetto del
bulletto fiorentino, che ha cagato troppo fuori della tazza. Ecco,
finalmente si ode uno squillo di tromba. Il trombato Pier Luigi, che
vinse le ultime elezioni a metà ma fu esautorato dal napoletano
perché non in grado di trovare una maggioranza al senato, lancia
un ultimo disperato squillo in difesa della democrazia: “Non voterò
l'Italicum”.
E le schiere residue della sinistra si ricompattano e
lanciano gridolini di guerra verso il democristiano che -grazie al
voto di extracomunitari e forzaitalioti in incognita- riuscì a usurpare la segreteria del PD, prima, e il seggio da primo
ministro (sfilandolo da sotto il culo al povero Letta) dopo (sempre
per grazia ricevuta del napoletano).
Sarà sufficiente la presa di
posizione odierna del “trombato/trombettiere” a restituire
dignità al Partito Democratico, che fu comunista?
La disfida del Bersani
contro Renzi mi ricorda molto la contesa avvenuta ai tempi del PDS,
allorquando Achille Occhetto vinse le elezioni ma perse il posto,
scalzato dal perfido Dalema. La causa di tanto male, in quel primo
caso come in questo attuale, il lubrico inciucio con il puttaniere
per antonomasia, nonché lenone e truffatore. Renzi è salito al
governo grazie a lui, il condannato ai servizi “socialmente utili”,
ed ora porta avanti (con la sua banda di ministri raccogliticci) il suo lavoro sporco, quello di distruggere la democrazia costituzionale
dell'Italia e trasformare la penisola in un lager del lavoro precario
(forzato) a basso prezzo.
Riusciranno le stanche truppe democratiche
residue a scacciare il vil marrano?
Apriranno gli occhi gli italiani?
Portavoce pro-tempore di European Consumers Tuscia
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