mercoledì 5 gennaio 2011

"Riflessioni sul perdono... per un nuovo anno..." - di Franca Chichi



E' l'inizio di un nuovo anno, ed ognuno di noi, anche senza volerselo confessare,è preso dal fervore del nuovo che avanza........ desideri, proponimenti,rimpianti, progetti e possibilità, ci affollano come leggeri palloncini multicolori, riempiendo ogni spazio....... Per me, questo spazio, oggì,è stato riempito da una riflessione che vorrei condividere con tutti voi. L'inizio del nuovo, per me, è lasciar andare, possibilmente e primariamente tutto ciò che è possibile del " vecchio ", di ciò che è andato,........Uno dei metodi per farlo,certamente, tra i più duri......è IL PERDONO.........

Condivido, con tutti voi,quindi, ciò che questa riflessione ha generato. Semplici, umili parole, che ognuno accoglierà con il proprio discernimento e il proprio sentire......

................Puoi scrivere che l'argomento che hai scelto è tra quelli più alti per poter discernere della LUCE.

Il Perdono, infatti, è uno strumento della LUCE, per l'Evoluzione umana. Esso passa attraverso la profonda comprensione della sofferenza umana in tutte le sue varie estrinsecazioni. E' lo strumento antico e secolare adoperato per poter portare le anime verso la salvezza o verso la perdizione. Il perdono viene, a volte, usato come strumento di potere e di coercizione, e, a volte, invece, come reale strumento di liberazione dell'anima.
Lo strumento di pressione e di potere esercitato dalle gerarchie religiose di ogni credo e tempo, è soltanto un mezzo per allontanare le persone ( e le anime ) dalla ricerca della LUCE, attraverso la paura, la blandizione e la perdita dharmica della propria vita.

Soltanto quando il perdono è donato a se stessi e ai propri simili, senza alcuna richiesta o pressione, (anche psicologica), ed è finalizzato ad un abbandono totale, nelle mani dell'INFINITO DI LUCE, del quale facciamo tutti parte, di tutto ciò che vogliamo lasciar andare, e far tornare nell'Armonia, possiamo pensare di aver " iniziato " a perdonare, con ogni parte di noi stessi, nessuna esclusa, perchè, finalmente, non ci sia più combattimento interiore fra le varie nostre parti duali e nulla più possa essere imputato o perdonato " all'altro ".
Perchè " l'altro " da perdonare, chiunque sia, interiore o esteriore, FA PARTE DI NOI, è una nostra creatura, una nostra " visione " da riportare all'UNITA'.

E' soltanto attraverso la comprensione profonda di ciò che siamo veramente, piccole cellule di LUCE, facenti parte di un unico immenso Organismo, in cui tutto è contenuto, e, in cui, ognuno gioca la sua piccola parte di competenza, molto spesso, scambiandosi completamente i ruoli l'un con l'altro. Cosicchè, poi, alla fine, TUTTI SONO TUTTO E IL PERDONO DIVENTA COSMICO.
...................................tutto è partito dal quel piccolo, individuale, atto di Consapevolezza profonda, nell'abbandono totale di se stessi e delle proprie, piccole , illusorie spettanze e desideri.............

Franca Chichi

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