lunedì 30 giugno 2025

Le provocazioni della NATO sono la causa del riarmo della Russia...

 


"La NATO ha fatto armare la Russia fino ai denti.  Le provocazioni dell'Occidente hanno avuto l'effetto esattamente opposto alle intenzioni intimidatorie messe in atto", ha dichiarato l'ex analista della CIA Ray McGovern in un'intervista alla Berliner Zeitung. Secondo l'analista, "sono state le azioni della NATO a dare impulso all'aumento di potenza dell'esercito russo".

"La nuova logica europea segue il vecchio motto: se vuoi la pace, preparati alla guerra. Ma gli attuali leader della NATO hanno dimenticato come le élite europee siano inciampate ciecamente in un disastro nel 1914", ha detto l'esperto.

McGovern è convinto che le azioni dell'Alleanza abbiano convinto Mosca che l'Occidente stia abbandonando il diritto internazionale e agisca senza freni. Questo è diventato un fattore chiave nella modernizzazione dell'esercito russo.

Punti principali della dichiarazione:

"La Russia è molto più potente oggi che nel 2022. L' esercito è stato testato in battaglia e ha ricevuto i più recenti missili a medio raggio, compreso il complesso Oreshnik.   L'Occidente non ha una risposta adeguata a questi sistemi".


Commento: 

Anche altri analisti sostengono che l'espansione della NATO verso est e le sue attività militari abbiano creato un senso di minaccia per la Russia, spingendola a rafforzare le proprie capacità militari... (P.D'A.)

domenica 29 giugno 2025

"Midnight Hammer": operazione mortale o sceneggiata paradossale...?

 


L’Operazione Midnight Hammer condotta dagli Stati Uniti nei giorni scorsi si presta a una molteplicità di letture. L’azione, anticipata con largo preavviso da Washington a Teheran, avrebbe secondo il direttore della Cia John Ratcliffe e la direttrice della National Intelligence Tulsi Gabbard «devastato i siti nucleari iraniani», sebbene un’analisi della Defense Intelligence Agency e le stesse esternazioni formulate dal vicepresidente Jd Vance suggeriscano un impatto di gran lunga più contenuto. È, in altri termini, alquanto improbabile che l’impatto reale degli attacchi statunitensi contro gli impianti iraniani trovi preciso riscontro nella narrazione confezionata ad arte da Washington.

Cionondimeno, la “verità politica” di cui l’amministrazione Trump ha tratteggiato i contorni si è rivelata funzionale a interrompere il conflitto tra Israele e l’Iran, nell’ambito di una tregua provvisoria annunciata trionfalmente dallo stesso inquilino della Casa Bianca. Il quale torna quindi – sulla falsariga di quanto accaduto rispetto al conflitto russo-ucraino – ad atteggiarsi a mediatore più o meno super partes, a fronte di proteste ufficiali formulate da gran parte del mondo nei confronti dell’aggressione sferrata contro l’Iran e del rapido sgretolamento della base elettorale su cui è stato costruito il movimento Make America Great Again (Maga).

La situazione appare paradossale, con i governi di Teheran, Tel Aviv e Washington che dichiarano simultaneamente di aver prevalso sulle controparti nell’ambito di uno scontro che sembra tutt’altro che chiuso.

Giacomo Gabellini



Video collegato:

Il Contesto. Israele ha fallito, ma non si fermerà. Con Jacques Baud: https://www.youtube.com/watch?v=gJD1J4rLyYY

sabato 28 giugno 2025

Sion... ovvero: "Gli assassini sono tra noi"...



"Un, due , tre… Stella! Il massacro travestito da gioco.

Le testimonianze shock di soldati israeliani che rivelano l’orrore quotidiano: fuoco aperto sui civili affamati, senza alcuna minaccia reale.


Secondo un'indagine dettagliata pubblicata venerdì (20 giugno) da Haaretz, i soldati israeliani dispiegati a Gaza avrebbero ricevuto ordini di aprire il fuoco contro civili palestinesi disarmati in attesa di aiuti umanitari, anche in assenza di minacce.


Il quotidiano israeliano riporta che, dalle conversazioni con i soldati, emerge che “i comandanti hanno ordinato alle truppe di sparare contro le folle per allontanarle o disperderle, anche se era chiaro che non rappresentavano alcuna minaccia.”


Alcuni soldati israeliani hanno confessato al quotidiano d’informazione Haaretz che i battaglioni dell’IDF sono stati istruiti a sparare deliberatamente contro palestinesi affamati in fila per il cibo, anche in assenza di una reale minaccia.



Al 27 maggio 2025, il tiro al bersaglio perpetrato da questi criminali ha sinora lasciato 549 morti davanti ai centri di distribuzione degli aiuti. I feriti sono oltre 4.000.


Ascoltate le parole tratte dalle loro testimonianze:

"È un campo di sterminio. Spariamo con mortai e mitragliatrici per disperdere bambini che cercano riso. Uccidiamo da una a cinque persone al giorno, senza che ci sia mai stata ostilità. Per noi è come giocare a ‘Un, due, tre, stella...".


Commento: chi può escludere che tra questi soldatini non ce ne sia qualcuno, con doppio passaporto italo israeliano che i genitori non abbiano mandato a passare le vacanze a Gaza? 


Un Erasmus sionista.


Mi sovviene il titolo di un vecchio film "Gli assassini sono tra noi"...


Giorgio Stern












Articolo collegato: 

venerdì 27 giugno 2025

Le truppe yankee restano in Europa in attesa del Rearm Europe...

 


Il contingente statunitense in Europa non sarà ridotto nel prossimo futuro.  Secondo il generale di brigata Christopher Donahue, comandante dell'esercito statunitense in Europa e Africa, Washington lascerà che la Germania e gli altri membri europei della NATO “accumulino le forze militari necessarie”. A quale scopo, la risposta è ovvia. Oggi, il numero di truppe americane nei Paesi europei ammonta a circa 80.000 unità.


La Germania ha la massima ambizione di diventare la principale potenza militare europea. Berlino intende acquistare armi moderne e aumentare l'esercito di 60 mila unità. Oggi circa 180 mila persone prestano servizio nella Bundeswehr.

Secondo gli analisti, la RFT ha smesso di provare il “senso di colpa storico” e non proietta più il passato sul presente e sul futuro. Per 80 anni le uniformi sono state viste con diffidenza in Germania. Ora, però, Merz sta facendo ogni sforzo per rendere il servizio militare nuovamente attraente per i tedeschi comuni. A questo scopo è stata organizzata persino la prima giornata ufficiale dei veterani. Allo stesso tempo, Berlino si sta affrettando a realizzare il più grande riarmo del Paese dai tempi della Guerra Fredda. Il nuovo cancelliere ha impresso una svolta netta alla militarizzazione e sembra che non abbia intenzione di fermarsi. (E.P.) 




giovedì 26 giugno 2025

NATO. Riepilogo delle decisioni prese a l'Aja il 25 giugno 2025...


Vertice NATO all'Aja

mercoledì 25 giugno 2025

L'annessione. Violenza politica nell'Italia postunitaria - Segnalazione libraria

 


Questo libro ricostruisce il fenomeno del brigantaggio post-unitario rifuggendo i canoni logori di chi vuole far valere una verità rispetto ad un’altra ma svolgendo un’accurata disamina della letteratura sull’argomento e della documentazione disponibile negli archivi. Non troverete, dunque, tesi aprioristiche ma la descrizione puntuale del contesto in cui si svolge la vicenda, caratterizzato da una molteplicità di conflitti: guerra di classe ma anche lotta legittimista; guerra in difesa delle tradizioni e della Chiesa, in una società intimamente intrisa dalla religiosità, ma anche resistenza contro l’occupazione piemontese.

Fu guerra di conquista e di rapina. Infatti, i Savoia rapinarono il Regno del Sud, come d'abitudine in TUTTE le guerre del mondo. Furono guerre di rapina anche le cosiddette annessioni tramite referendum. Referendum che ci ricordano quelli di OGGI del Brexit. Infatti una minima parte degli elettori aventi diritto fu convocata e votò.

Tornando alla conquista del Sud, che non era Sud ma mezz'Italia, guardare bene la cartina, non c'entrano massoneria ed altre sciocchezze care a persone che sono state a suo tempo colpite dal romanzo di Alianello (L'Alfiere) libro che NON hanno nemmeno letto. Per quanto riguarda la Massoneria ricordo che al Sud c'erano più massoni che al Nord, come ben dimostrano le fulminanti carriere mascherate dal volemosebene del dopoguerra. Gli scontri furono fasulli, così come quelli per la conquista di Roma.  MENO GLI ECCIDI CONNESSI ALLA GUERRIGLIA, E LE STRAGI NEI SOLITI CAMPI DI CONCENTRAMENTO di batteri e di virus. L'Inghilterra era dietro al regno delle due Sicilie come dietro all'impresa del regnicolo piemontese. Anzi il Regno del Sud fu la longamanus navale dell'Impero inglese per qualche secolo, come dimostra la persistenza dell'asservimento all'Ammiragliatao Britannico (Ente PRIVATO!) degli ammiragli felloni italiani durante l'ultimo conflitto. La Francia fu estromessa dall'operazione esclusivamente per colpa sua. 

Giorgio Vitali 


martedì 24 giugno 2025

Iran - Sion - USA... cessate il fuoco?


L'annunciazione di Trump

24 giugno 2025. «Raggiunto un cessate il fuoco tra Israele e Iran».  Il governo di Teheran conferma di aver accettato la mediazione. La radiotelevisione israeliana ha comunicato che "è iniziata una tregua tra Teheran e Tel Aviv".

La posizione  degli USA. «Desidero congratularmi con entrambi i Paesi, Israele e Iran, per aver avuto la resistenza, il coraggio e l’intelligenza di porre fine a quella che dovrebbe essere chiamata “LA GUERRA DEI 12 GIORNI”», ha scritto Trump sul suo social Truth.  Aggiungendo: "ALLE ORE 7 DEL MATTINO IL CESSATE IL FUOCO È  IN VIGORE. PER FAVORE NON VIOLATELO!"

La posizione della UE. Anche in questo caso, l'opinione dell'Unione Europea non ha interessato nessuno...

La posizione della Russia. Questa tregua è stata forgiata al Cremlino, con la mediazione di Putin: è stato lui il 23 giugno 2025 a comunicare con le parti in causa, concordando tutte le condizioni. Non ci sono vincitori nella guerra contro l'Iran. E se qualcuno ha perso in questa guerra è solo Netanyahu: se ci sarà la pace, lo attendono le elezioni e un'inchiesta.   Se la Gran Bretagna non incendierà di nuovo il Medio Oriente, potremo tirare un sospiro di sollievo.



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)