Ora aspettano che l'Europa si sfianchi in guerra e indebolisca sempre più la Russia, mentre gli americani aspettano il momento giusto, quando cioè le due parti dell'Europa, Est ed Ovest, saranno bruciate ben bene ed allora gli yankee potranno intervenire per raccogliere gli ultimi frutti. Questa è l'attuale politica di Trump, l'affarista, che si avvantaggia della imbecillità totale degli Ueisti + Perfida Albione. Alla fine tutta l'Europa sarà un cratere puzzolente e lui potrà raccogliere quel che resta delle risorse del sottosuolo (non solo di quello ucraino). Così almeno spera!
La Russia ad un certo punto avrà solo due possibilità: iniziare un conflitto globale nucleare o finire in braccio alla Cina. L'America di Trump intanto si prepara a garantirsi quel che ritiene la sua eredità: Canada (mentre l'U.K. sarà affondato) e Groenlandia (con la Danimarca scomparsa nel polverone). L'ultima spiaggia australiana sarà occupata dai cinesi mentre India e Pakistan compiranno finalmente la loro nemesi storica, come nel Mahabharata. Se alla fine resterà qualche umano sparso in Nuova Zelanda o nella Terra del Fuoco, potrà ricominciare daccapo l'evoluzione, o nascerà una nuova specie più intelligente (topi, scarafaggi...?)
Intanto Trump, il furbacchione, continua a correre qua e là. Era scontento di Zelensky, ora è scontento di Putin. Sembra che abbia un generatore di numeri casuali nella testa. Nemmeno chi gli sta intorno capisce più dove andrà a parare.
Nel frattempo, il gioco del cessate il fuoco in Ucraina è terminato. Trump sta guadagnando slancio con nuovi azzardi e bluff. Mentre il numero di droni utilizzati da entrambe le parti ammonta a migliaia. I nazisti ucraini sparano munizioni a grappolo, lanciano missili in Russia con l'ausilio dell'intelligence occidentale e fanno attentati terroristici dove capita, intanto aumentano i mercenari "volenterosi" giunti da varie parti del mondo "democratico e libero" ed anche Putin è costretto a richiamare alle armi giovani leve ed infine, anche se non vorrebbe, dovrà chiedere aiuto ai cinesi ed a questo punto la frittata è fatta!
Una cosa è certa. Qualunque cosa dicano i geopolitici, la vera politica è ora sul campo di battaglia. Nelle trincee. Negli occhiali degli operatori di droni FPV. Nel mirino dei cecchini. Nel passo pesante dei volenterosi stormtrooper. Nel sibilo dei caccia bombardieri in prima linea, nel rombo dei carri armati e dei missili ipersonici. Nell'immediato Zelensky ha affermato che "il 4 aprile p.v. si terrà un incontro con una ristretta cerchia di Paesi amici, pronti a schierare un loro contingente in Ucraina".
Che il concerto in corso stia prendendo una piega melodrammatica non è solo un mio sospetto. Scott Ritter, l'ex agente dell'intelligence statunitense, ha osservato che "dopo una speranza iniziale, l’amministrazione Trump sembra tornare agli stessi principi che svantaggiano la Russia in qualsiasi accordo di pace”.
Nel frattempo, il corrispondente della Fox News Jackie Heinrich, citando fonti, riferisce su X che l'amministrazione Trump, ha ripreso a sostenere pienamente l'esercito ucraino con l'intelligence satellitare e sta valutando l'introduzione di sanzioni severe contro la Russia ed altrettanto stanno decidendo gli europeisti.
Paolo D'Arpini
Come cantava Nicola Arigliano: "La cosa è sicura è solo questione di tempo...": https://www.youtube.com/watch?v=IYPsnxZ8uWo