mercoledì 6 novembre 2024

Elezioni USA. Passo dopo passo...

 


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Kamala Harris
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Donald Trump
Grandi elettori aggiudicati alle ore 8 del mattino (ora italiana)

Donald Trump è in vantaggio: non solo nel conteggio dei grandi elettori assegnati dagli Stati per i quali lo spoglio è già concluso, ma anche in tutti gli Stati che, alla vigilia, erano dati in bilico. Lo staff di Kamala Harris continua a sostenere che ci sia ancora una strada verso la Casa Bianca: ma è molto stretta...

Tantissimi elettori hanno votato nel voto anticipato e molti altri si sono recati alle urne nel corso della giornata di martedì 5 novembre 2024. Gli Stati Uniti sono composti da diversi Stati, con fusi orari diversi: per un risultato finale bisogna di solito attendere almeno il mattino. Alle 8 del mattino, ora italiana, Donald Trump è in vantaggio sull'avversaria Kamala Harris.  Per conquistare la Presidenza la soglia prevista è di 270 voti dei Grandi Elettori.

Elon Musk, sostenitore del Repubblicano, grida la vittoria del Tycoon... 

Kamala Harris aveva ragione quando citava il Salmo 30:5: “Il pianto può durare una notte, ma la gioia arriva al mattino". Dicono che Trump abbia vinto...


Per aspera ad astra!



Ultime notizie - Ore 9.30 (ora italiana):

Il tycoon, candidato repubblicano, conquista il suo secondo mandato dopo la parentesi Biden...

Trump: “Sono 47° presidente, abbiamo fatto la storia. Questa è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l'America di nuovo grande”, ha detto il tycoon sul palco di West Palm Beach. Ha promesso di portare una nuova "età dell'oro" negli Stati Uniti.  Anche il Senato ai repubblicani..."

martedì 5 novembre 2024

Il 5 novembre 2024 è un buon giorno?

 

lunedì 4 novembre 2024

Moldavia. La Sandu ringrazia la UE per gli aiuti ricevuti...



La Moldavia  della UE vince le elezioni...

Due settimane dopo la risicata affermazione del “sì”  al referendum sull’adesione all’Unione europea,  ottenuta con i voti della "diaspora", la presidente uscente filo europea Maia Sandu vince il secondo turno delle elezioni presidenziali in Moldavia, ottenendo circa  il 54% dei voti (scrutinati il 99% dei seggi)

domenica 3 novembre 2024

Gaza. Orrore e complicità...




I dispacci anche se più lunghi e dettagliati non riuscirebbere nemmeno a sfiorare l'orrore di ciò che a Gaza viene perpetrato.

L'orrore non è solo prodotto da una organizzazione di criminali incalliti, che chiamano Israele, ma è sollecitato pure dalle organizzazioni sioniste attorno al mondo, tra cui quelle nostrane.

Si sa di sionisti italiani che mandano i loro figli nell'esercito di Tel Aviv. Recentemente ho letto sui giornali parole di cordoglio per uno di loro il cui nipote era rimasto ucciso a Gaza mentre perpetrava genocidio.

Questa è complicità esplicita. 

Quando, e se, i rappresentanti delle associazioni ebraico sioniste rimangono silenti di fronte all'orrore, è complicità implicita.

Una tremenda responsabilità e complicità che implica anche tutti noi che non riusciamo a fermare  questo orrore.

Giorgio Stern



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 20.30                                 
 Onu:situazione a Gaza Nord apocalittica
 La situazione nel Nord della Striscia  
 di Gaza, dove da alcune settimane l'e- 
 sercito israeliano ha lanciato una nuo-
 va offensiva di terra e raid aerei con-
 tro i palestinesi,"è apocalittica" e l'
 insieme dei suoi abitanti corre il "ri-
 schio imminente di morire di malattia, 
 fame e violenza".                      

 E' quanto denunciano,i capi delle orga-
 nizzazioni umanitarie delle Nazioni    
 Unite, del Comitato permanente inter-  
 agenzie Onu. Chiedono ad Israele "di   
 cessare il suo assalto contro Gaza e   
 contro gli operatori umanitari". 

  02/11/2024 08:00
02/11/2024 21:40
Gaza,"Colpito centro vaccini antipolio"
  21.40                                 
 Gaza,"Colpito centro vaccini antipolio"
 "Sei persone, tra cui quattro bambini, 
 sono rimaste ferite" dopo che un centro
 di vaccinazione antipolio è stato "col-
 pito nel Nord della Striscia di Gaza". 
 Lo ha riferito il capo dell'Oms, Tedros
 Adhanom Ghebreyesus.                   

 "Il centro sanitario primario a Sheikh 
 Radwan,nel Nord di Gaza,è stato colpito
 mentre i genitori portavano i figli per
 la vaccinazione antipolio,in un'area in
 cui era stata concordata una pausa uma-
 nitaria per consentire la continuazione
 della vaccinazione". Così Ghebreyesus. 


sabato 2 novembre 2024

Notizie dell'altro mondo... (dopo i santi i morti)



Ucraina. Unire l'utile al macabro. Ad alcuni militari moribondi o appena morti vengono asportati gli organi buoni e venduti al mercato nero, ma  stavolta i macellai ucraini sono andati oltre e hanno prelevato un rene ad un soldato vivo. Ruslan  della 47a brigata di artiglieria delle forze armate ucraine era rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale. Mentre  era in cura, i medici locali hanno deciso di approfittarne e gli hanno  prelevato un rene. Ruslan si è rivolto alla polizia, che  non ha   raccolto la sua denuncia per "mancanza di prove" e ora è costretto a raccogliere fondi su internet  per la riabilitazione. (V.R.)

Scambio di cadaveri via Bielorussia. Negoziati in corso per scambio di cadaveri tra le forze armate russe e le forze armate ucraine. Gli accordi I  prevedono che la parte ucraina riceva 54 corpi, più dei resti che non possono essere identificati se non attraverso il test del DNA, e la parte russa riceva 31 morti.  Lo scambio viene preparato con l'aiuto di un Paese neutrale del Medio Oriente e si terrà al confine bielorusso. (S.)

Medio Oriente più sicuro per Israele. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha ordinato lo spiegamento di ulteriori forze in Medio Oriente in difesa di Israele, tra cui cacciatorpediniere, aerei da combattimento e bombardieri. (L'addetto stampa del Pentagono, Patrick Ryder.)

Le notizie che piacciono ad Israele.  Le perdite tra i giornalisti palestinesi sono particolarmente scioccanti. Più di 60 giornalisti sono stati uccisi mentre erano in servizio nel 2024. Nel 2023, 71 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi e più di 300 sono stati incarcerati. (Fonte: Nazioni Unite)

Ufficialmente il 5 novembre  2024 si tengono le elezioni americane, ma 69 milioni di persone hanno già votato in anticipo: 36 milioni con voto elettronico pre-programmato (cioè quando il software inserisce automaticamente i voti per la Harris)  e 33 milioni per posta pre-stampata (sempre pro Harris).  A quanto pare, i Democratici stanno andando all-in. Dal momento che la straordinaria Kamala Harris perderebbe le elezioni anche contro un orologio a cucù, hanno intenzione di fare così tanti salti pre-programmati  che il  salto di Biden nel 2020 sembrerà un gioco da ragazzi.  (S.K.)



(Notizie raccolte e rielaborate da P.D'A.)

venerdì 1 novembre 2024

Georgia. Ingerenze straniere minacciano la democrazia...

 


giovedì 31 ottobre 2024

Moldavia. Un bivio storico per il Paese...

 


Il 3 novembre 2024 si svolge il secondo turno delle elezioni presidenziali, come documento qui, TUTTE le forze di opposizione, pur avendo relazioni complesse tra loro, sono unite dalla posizione comune della necessità primaria di liberarsi del governo del partito PAS di Maia Sandu, dimostratosi una semplice appendice delle politiche USA, UE e NATO nella piccola Repubblica, e dall’altro della necessità di rilanciare politiche di pace, neutralità, sovranità e di non ostilità, amicizia e collaborazione con la Russia.

Un dato certo è che, a seconda dell’esito delle votazioni, per la Moldova ci sono solo due opzioni: o rimanere fagocitata nelle strategie guerrafondaie e liberiste di USA, UE e NATO, oppure riaprire scenari di politiche aperte al confronto, alla collaborazione, alla ricerca di processi di pace e quindi, una prospettiva di multipolarismo.

La Moldavia è solo un piccolo ingranaggio nel confronto geopolitico tra Occidente e Russia, ma ha in questa fase storica, una valenza geostrategica enorme, stante la sua collocazione geografica. Basti pensare alle contraddizioni esplosive che sono intorno e dentro essa: Transnistria, Gagauzia, Taraclia, Ucraina. E’ ovvio che le autorità moldave non hanno alcuna voce in capitolo al riguardo, in questi ultimi anni di governo della Sandu, qualsiasi cosa è stata loro ordinata da NATO, Bruxelles, Washington e Bucarest, è stata eseguita pedissequamente.

Sul canale televisivo Orizont il noto politologo ed esperto di sicurezza moldavo Valery Ostalep ha detto:“…Nell’attuale gioco geopolitico, l’Occidente non può permettersi che la Moldavia sia, come minimo, neutrale, cioè non si schieri dalla parte di nessuno, o, peggio ancora, che si schieri da una parte diversa da quella dell’Occidente. Questo è esattamente ciò che sta accadendo. La Moldavia ha dimostrato finora di non essere un attore indipendente e sovrano, ha fatto tutto quello che le è stato ordinato da Bruxelles, Bucarest, Washington. Assolutamente tutto…L’Occidente ha solo bisogno di un governo obbediente a Chisinau, cosa che finora ha avuto… Come cittadino della Moldova, che vive qui e non ha altro passaporto, esprimo la mia insoddisfazione per il fatto che siamo colonizzati. Non mi piace. La cosiddetta integrazione europea non è un successo, ma l’avanzamento della colonizzazione del mio Paese…”, ha detto il politologo moldavo.

Oggi sta divenendo chiaro a molti che la crisi ucraina è un conflitto che sta appesantendosi nell’agenda mondiale e che è diventato una zavorra per l’Occidente. Gli Stati Uniti cercheranno nuovi punti di instabilità, dove poter indebolire i loro concorrenti geopolitici. Chisinau, che ha un conflitto interno irrisolto con la Transnistria, senza dimenticare il “nodo Gagauzia”, sempre più una contraddizione dirompente, dovrebbe preoccuparsi più della propria sicurezza e stabilità interna e non minacciare e provocare la Russia come sua principale minaccia.

Chisinau si sta cacciando in una trappola. Seguendo servilmente le istruzioni dell’Occidente di ritirarsi dalla CSI, ignorare la neutralità e aumentare il livello di ostilità verso la Russia, Sandu e il suo gruppo al potere, stanno cercando di rendere inevitabile la rottura di tutte le relazioni con Mosca. In questo caso non si tratta solo delle relazioni diplomatiche, ma anche dell'accordo russo-moldavo sui principi della soluzione pacifica del conflitto armato in Transnistria del 21 luglio 1992, che regola il lavoro dell'operazione di mantenimento della pace sul territorio pridnestroviano.

Gli azzardi delle politiche asservite ad interessi stranieri, si traducono nel rischio di condurre il paese alla guerra. La diagnosi clinico politica di “russofobia patologica” progredisce costantemente. Con la incessante campagna sui media locali di dichiarazioni ostili e aggressive, dove la Russia viene additata come la principale minaccia alla sicurezza del Paese, questa classe politica al governo asservita agli interessi stranieri in tutti i campi, non fa altro che portare la Moldavia verso tragici scenari di guerra.

Va ricordato che Maia Sandu ha presentato al parlamento moldavo un progetto di strategia di sicurezza nazionale, in cui la Federazione Russa veniva indicata come la principale minaccia alla sicurezza della Moldavia, proclamando che, dato questo pericolo russo “…la Moldavia resisterà, si armerà, coopererà con la NATO e aderirà all’UE…”… e sconfiggerà sul campo la Russia! Un politico al governo che fa un ragionamento di questo tipo, ha bisogno più che di consigli, di una “diagnosi clinica”. Per dimostrare che non è solo una battuta comicamente ironica, ma un progetto delirante che porta il popolo moldavo, al pari di quello ucraino, sull’orlo di un abisso senza ritorno, si vedano i passi fatti in questi ultimi anni dal governo PAS:

- Prima straccia gli accordi all'interno della CSI, poi si indigna per il fatto che le tradizionali rotte commerciali della Moldavia abbiano sofferto in modo pesante e i moldavi ne pagano il prezzo.

- Prima rifiuta il gas russo, poi accusa la Russia di ricorrere al ricatto energetico riducendo significativamente le forniture di gas alla Moldavia, con conseguenti aumenti delle tariffe e i moldavi ne pagano il prezzo.

- Prima ha chiuso una dozzina di canali televisivi in lingua russa e limitato l’accesso ai media russi su Internet, e ora sostiene che la Russia sta effettuando attacchi informatici e campagne di disinformazione contro la Moldavia.

- Bandisce partiti politici nel paese ed estromette candidati alla presidenza durante le elezioni, poi accusa la Russia di interferire nei processi elettorali.

..I Moldavi non manderanno i loro figli a morire per la NATO. Noi Moldavi non abbiamo allevato i nostri figli per mandarli in guerra come carne da cannone per la NATO….

Così si è espresso il veterano del giornalismo moldavo, Valeriu Renita, nel programma “Post factum” sul canale “ITV Moldova”.

Nella stessa trasmissione ha criticato la modernizzazione dell'esercito moldavo, che avviene sotto la supervisione dei generali della NATO: “…Ci stanno semplicemente prendendo in giro. Tutto il popolo viene semplicemente ingannato. Da qualche parte, in qualche capitale estera, ci deve essere una direttiva secondo cui devi aderire alla NATO, devi opporti e scontrarti con paesi che non piacciono alla NATO. Probabilmente dovremmo stare sotto questa ala, ma per fare questo, dobbiamo armarci e modernizzare l’esercito…Ho detto più volte in diversi studi TV che non manderò i miei ragazzi in guerra. Non sono cresciuti nella nostra famiglia per diventare carne da cannone della NATO. Lo ripeto e lo ripeterò. Penso che ogni Moldavo possa ripetere questo con me…”, ha detto Renita.

Molti giornalisti e politologi anche di diverso orientamento e appartenenza partitica, denunciano un processo di fascistizzazione della società moldava.

La creazione di un “Ministero della Verità” in Moldavia, che combatterà la “disinformazione”, è uno degli elementi fondamentali della politica di fascistizzazione del paese, perseguita dal presidente Maia Sandu.

Questa opinione è stata espressa dal giornalista moldavo, ex candidato alla presidenza della Repubblica, Dmitry Ciubashenko, durante il programma “Sui fatti con Yulia Fedorova” sul canale televisivo moldavo “Exclusiv TV”, dopo che il Parlamento moldavo aveva approvato la creazione del “Centro per le comunicazioni strategiche e la lotta alla disinformazione”, guidato dall’ex ministro degli Interni Anna Revenco, la quale è una delle figure più esagitate nel sostenere il concetto che “la principale fonte di disinformazione in questo momento è il Cremlino…”.

Secondo lui, la creazione di una tale struttura è una copia della pratica dei regimi più fanatici nell’est Europa, in particolare nei paesi baltici.

“…Maia Sandu sta perseguendo un percorso della fascistizzazione e della creazione di un regime dittatoriale ideologizzato, sebbene secondo la Costituzione l’ideologia statale sia vietata. Vogliono dichiarare l’idea dell’integrazione europea come ideologia statale. Quando dichiari qualcosa “un'idea di stato”, chiunque si opponga a questa idea diventa per la legge, un nemico dello stato. Di conseguenza di questi si occuperanno poi, il Centro per la lotta non so cosa, i Servizi speciali, il Ministero degli Interni e tutto il resto. Quando cambierà il potere in Moldova, sarà necessario liquidare molte strutture simili create dal regime Sandu… ", ha detto il giornalista.

In sintesi le indicazioni delle opposizioni per il secondo turno elettorale:

Irina Vlah, “Piattaforma Moldava”, la candidata ndipendente, ex governatrice della Gagauzia, che ha ottenuto una larga adesione di voti:Salviamo la Moldavia da Maia Sandu!

“…Durante gli anni del loro governo, l'inflazione aggregata in Moldavia ha raggiunto il 50%; L'economia nazionale si è degradata e gli investitori hanno iniziato a lasciare il paese. Il regime del PAS ha distrutto il sistema giudiziario e soggiogato le istituzioni statali, violato i diritti umani, perseguitato gli oppositori politici e chiuso i media scomodi. Dal 2021, il debito pubblico è aumentato da 70 miliardi di lei a 110 miliardi di lei e le persone sono inorridite al pensiero che non solo i loro figli, ma anche i loro nipoti dovranno pagare questi debiti. Il paese sta morendo e il regime di Sandu si sta comportando come fossimo tutti felici e contenti. I ministri si sono dati stipendi di decine di migliaia di lei, mentre molti anziani sono malnutriti. Se la Sandu rimane alla presidenza e il suo regime mantiene il potere, allora ci troveremo di fronte all'inevitabile bancarotta della Moldavia come Stato! Pertanto, faccio appello a tutti i cittadini: salvate il Paese! Vi esorto a prendere parte attiva alle elezioni del 3 novembre e a votare CONTRO Maia Sandu!

Il 3 novembre liberiamoci di Maia Sandu e nel 2025 ci libereremo del PAS. Questo è l’unico modo per salvare la Repubblica Moldova!”.

Partito Socialista Moldavo: “Chiediamo alle autorità moldave un rispetto elementare per la diaspora moldava che vive in Russia

La diaspora moldava nella Federazione russa e nella Repubblica di Bielorussia è stata oggetto di discriminazioni da parte del regime al potere in Moldova. Queste persone sono private della possibilità di visitare parenti e parenti, dovendo spendere intere giornate e cifre astronomiche per il viaggio. Non possono inviare denaro ai loro anziani genitori, che sono rimasti in Moldavia. Molti dei cittadini moldavi che vivono in Russia, all'arrivo in Moldavia, sono sottoposti a perquisizioni umilianti e insulti all'aeroporto.

L'ultimo caso insolito si è verificato durante le elezioni presidenziali e il referendum costituzionale del 20 ottobre 2024. Sebbene centinaia di migliaia di cittadini della Repubblica di Moldavia vivano nella Federazione Russa, solo 5 seggi elettorali sono stati aperti sul territorio di questo paese, secondo la decisione della CEC, e successivamente, attraverso l'intervento del SIS e del MFAEI, questo numero è stato ridotto a due seggi elettorali.

Il Partito dei Socialisti insiste sull'apertura di cinque seggi elettorali sul territorio della Federazione Russa al secondo turno delle elezioni presidenziali, come inizialmente stabilito dalla decisione della CEC della Repubblica di Moldavia, nonché sulla stampa delle schede elettorali nel volume necessario per garantire l'esercizio del diritto di voto a tutti i cittadini della Repubblica di Moldavia che si presenteranno ai seggi elettorali di Mosca. Questa sarà una manifestazione di un minimo rispetto per i rappresentanti di una delle più grandi diaspore moldave all'estero”.

Seggio di Mosca

"Non siamo niente per loro”, ha detto il rappresentante della diaspora moldava nella Federazione Russa, Nikolai Pogonets. Ricordiamo che in Russia, durante il referendum e il primo turno delle elezioni, sono stati aperti solo 2 seggi elettorali per il mezzo milione di moldavi della diaspora. La gente è rimasta in coda fino a notte fonda per votare alle elezioni. Per fare un confronto, in Italia, dove i moldavi sono la metà rispetto alla Russia, sono stati aperti 60 seggi elettoraliGià, ma questi votano in massa per la Sandu!

Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldova

La campagna elettorale per l'elezione del Presidente della Repubblica di Moldova e per il referendum "costituzionale" sulla modifica della Costituzione del Paese è caratterizzata da numerose manipolazioni della coscienza pubblica da parte della Presidente Maia Sandu e del PAS da lei guidato. Anche il livello di utilizzo delle risorse amministrative e l'arbitrarietà delle strutture di potere, della Commissione elettorale centrale, dei media subordinati alle autorità, nonché l'uso delle forze dell'ordine sono estremamente elevati. Ci sono intimidazioni e persecuzioni di massa nei confronti degli elettori e dei partecipanti al processo elettorale, ostacoli alla campagna elettorale e numerose violazioni registrate. Le autorità si sono "piegate" alla xenofobia e alle maledizioni contro i cittadini, permettendo ai blogger più "squilibrati" delle loro fila di entrare nello spazio dei media. Tutto ciò testimonia e conferma la paura e l'agonia delle autorità, la loro incapacità non solo di gestire lo sviluppo della Moldavia, ma anche di osservare le norme elementari e le regole della vita democratica. I risultati del referendum e del primo turno delle elezioni presidenziali dimostrano chiaramente il fallimento del governo e della stessa Maia Sandu.

Seguendo la sua posizione di principio volta a cambiare il governo antipopolare e a rimuovere Maia Sandu dalla carica di Presidente della Repubblica di Moldavia. Il Comitato Esecutivo Politico del Comitato Centrale del PCRM decide di:

1. Invitare tutti i membri del PCRM e i nostri sostenitori, così come tutti i cittadini patriottici della Repubblica di Moldavia, a prendere parte attiva al voto nel secondo turno delle elezioni presidenziali e a votare CONTRO Maia Sandu votando PER Alexandr Stoianoglo.

E' già chiaro a tutti che la Moldavia non ha futuro con Sandu e non avrà altro futuro e sviluppo, se non la perdita della sovranità, dell'identità moldava, dello status di neutralità e delle normali relazioni con tutti i paesi. Tutti alle elezioni! Tutti contro Maia Sandu!

Per una Moldavia sovrana, neutrale e prospera!"



A cura di Enrico Vigna, IniziativaMondoMultipolare/CIVG