Vorrei raccontarvi in sintesi quanto successo alla nostra associazione negli ultimi tre anni. Per chi non lo sapesse, IHP dal 2009 si occupa di tutela cavalli in Italia (divulgazione scientifica, investigazioni, denunce, attività istituzionali) e gestisce un Centro di recupero per cavalli sequestrati per maltrattamento.
Nel dicembre del 2018 abbiamo trasferito sede e Centro da Montaione (FI) a Volterra (PI), grazie alla disponibilità di due benefattori che ci avevano offerto di ospitarci gratuitamente, in un posto enormemente più grande del precedente.
A soli due giorni dal trasferimento dei cavalli, e cioè il 31 dicembre 2018, è iniziata una catena di morti improvvise e subitanee di animali di varia età (anche giovani), in periodi diversi, in condizioni gestionali diverse, spesso a gruppi, tutti cavalli in buone condizioni di salute e tutte morti avvenute in 4-7 minuti, senza sintomi pregressi e sempre di giorno:
- 8 tra il 31 dicembre 2018 e il 3 gennaio 2019
- 1 il 21 febbraio 2019 (con i cavalli tolti dai pascoli già da un mese e mezzo)
- 1 il 9 luglio 2019
- 3 tra il 17 e il 22 ottobre 2019
- 3 tra il 20 e il 22 aprile 2020
- 3 tra ottobre e dicembre 2020
Alla fine le morti improvvise sono state 19: una vera strage. Si tratta di un fenomeno senza precedenti in Italia e, apparentemente, anche all’estero. La Procura di Pisa ha avviato un’indagine già all’indomani delle prime morti, e in tutto questo tempo sono rimaste sempre aperte l’ipotesi di avvelenamento ambientale e quella di avvelenamento doloso. I vari veterinari che sono intervenuti nelle 16 autopsie non sono mai riusciti a individuare la causa di morte, ovvero la sostanza che ha causato la tossicosi iperacuta di cui sono state vittime i cavalli. Abbiamo interpellato alcuni esperti anche all’estero (su tutti, il Prof. Del Piero, noto anatomo-patologo negli Stati Uniti), senza però riuscire a fare un passo avanti nelle indagini.
Nel corso dei due anni ci siamo anche scontrati con le autorità sanitarie, sempre riluttanti a costituire un tavolo di ricerca. Abbiamo lamentato delle lacune investigative, come ad esempio la mancata ispezione del sottosuolo, da noi ripetutamente richiesta e mai fatta.
Nel frattempo, nel gennaio 2021 abbiamo deciso e annunciato la ricerca di una nuova sede. A luglio ci siamo ritrasferiti a Montaione e cioè in quella precedente. Da gennaio 2021 non è più avvenuta alcuna morte improvvisa.
Nelle scorse settimane la Procura di Pisa ci ha notificato la richiesta di archiviazione, contro la quale abbiamo presentato una lunga e dettagliata opposizione. Siamo oggi in attesa di conoscerne l’esito.
Come è facile immaginare, l’associazione è uscita letteralmente a pezzi da tutto ciò, dal punto di vista emotivo e finanziario: con molta fatica abbiamo cercato un nuovo inizio, anche se tutt’ora stiamo affrontando enormi difficoltà.
Il motivo per cui vi scrivo è solamente quello di mettervi al corrente di una storia di cui, per quanto mi è dato sapere, molte associazioni sono all’oscuro nonostante ne abbiano parlato quasi tutti i media nazionali (allego uno dei tantissimi articoli) e nonostante sia stata oggetto pure di un’interrogazione parlamentare. È una vicenda che a mio parere dovrebbe essere di forte interesse da parte di tutti voi. Qualunque sia stata la causa, infatti, è doveroso pretendere delle risposte: lo è per gli animali che hanno perso la vita, lo è per prevenire eventuali avvenimenti simili in futuro, lo è per la tutela in sé degli animali che è l’obiettivo delle nostre azioni quotidiane.
La storia che vi ho raccontato in estrema sintesi la potete trovare completa sul nostro sito. Questo è l’ultimo articolo, in fondo al quale trovate i link a tutti gli articoli precedenti:
Qualsiasi iniziativa a supporto sarà molto gradita sebbene, come dicevo, non ve ne faccio richiesta esplicita, essendo il mio intento esclusivamente di informare chi non ne fosse a conoscenza o lo fosse parzialmente.
Con l’augurio a tutte/i di buon lavoro, vi ringrazio per l’attenzione.
Sonny Richichi
Presidente IHP Italian Horse Protection Onlus
via Casastrada 9 località Alberi
50050 Montaione (FI)
cell 328 6229264
Commento di Carla Rocchi, presidente nazionale ENPA: “Siamo ovviamente pronti a sostenere ogni iniziativa che possa fare luce su questa vicenda inquietante...”
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