sabato 25 giugno 2022

Il Grande Reset e la politica d'aggressione contro l'Est del mondo...



...qualcosa  sfugge a buona parte degli analisti geopolitici. Di solito sono fermi allo status quo ante; enfatizzatori dell’assoluto, prevaricante e dominante primato degli Stati Uniti d’America. seppure come strumento principale della cupola globale finanziaria. Strumento irrinunciabile per arrivare al famigerato Nuovo Ordine Mondiale come definito dal gruppazzo di criminali superoligarchi riuniti annualmente a Davos, attorno allo stregone Klaus Schwab.

Va considerato che questo grumo di licantropi si è formato la propria successione sotto forma degli schwabiani "Young Global Leaders", sicari del NOM che lo stregone addestra, fin dagli anni 90, a portare avanti, in capo a governi, Stati, partiti, corporation, banche, enti transnazionali, il programma transumano del Grande Reset. 

Con un euroatlantismo che ha fallito tutta una serie di scadenze globaliste sul piano militare ed economico e ormai vede un'Europa in stracci (non per nulla la Brexit), l'anglosfera, che si estende dall'Atlantico al Pacifico, ha integrato una NATO in affanno con coalizioni anglofone (per quattro quinti aventi per capo di Stato la regina). Dopo l'UKUSA (1946) per l'intelligence globale a guida britannica (MI6),  l'AUKUS (UK, USA, Australia, Nuova Zelanda, Canada), creata nel 2021, per dare ai "Five Eyes" storici una dimensione militare ed emarginare ulteriormente il centro di gravità francotedesco dell'UE. 

Il superattivismo guerrafondaio di Boris Johnson nel quadrante est-europeo e baltico è certamente stato anche l'innesco del  velleitario bellicismo della Lituania (altro paese spaccato, come l'Ucraina e gli altri paesi baltici, tra settore euro-atlantista e settore russofono), nell'imporre quel blocco a Kaliningrad. 

La tensione sale, come è negli intenti di chi se ne avvantaggia e ci maschera le sue debolezze, ma da qui alla Terza Guerra Mondiale, a mio avviso, ce ne corre. Anche perchè è ancora in corso la prima. L'obiettivo non è il conflitto nucleare, ma il caos.


Questo, invece, è il link a un forum di Visione TV condotto da Francesco Toscano c, con la partecipazione del sottoscritto e di Enzo Pennetta, Gianmarco Landi e Antonio De Martini.

Qui lo spunto è l'assedio a Kaliningrad, l'exclave russa tra Lituania e Polonia, sulla quale si esercita l'ennesima provocazione aggressiva, attraverso il microstato Lituania, dei bellicisti USA-UK-Nato. Tornano alla ribalta coloro che, come Giulietto Chiesa fin dagli anni '90, pronosticano con certezza la Terza Guerra Mondiale entro sera e, forse, stavolta qualche appiglio per intravvedere il grande Armageddon ce l'hanno. Infatti, Mosca ha reagito con la giusta durezza a questo incredibile affronto e ha annunciato misure "non solo diplomatiche".

Per me la vicenda, seppur gravida di pericoli , va ridimensionata. Intanto per l'exclave non è l'apocalisse, dato che le merci bloccate dal nanerottolo criptonazi lituano sono solo di un certo tipo, indicato nelle sanzioni UE. I rifornimenti sono tuttora possibili via mare e non c'è quindi il rischio di uno strangolamento, o di un genocidio, come quelli che hanno pienamente griustificato l'intervento russo in Ucraina.

Inoltre, in questa baraonda di irresponsabili fuori di testa e a secco di sangue come vampiri all'albeggiare, c'è un caposaldo di saggezza, autocontrollo, misura e lungimiranza. E sono Putin e il suo governo. Come dimostrano tutti i quattro mesi dell'andamento della guerra in Ucraina, segnata per parte russa da estrema attenzione a non provocare inneccessarie perdite in vite e cose.

 Quelle che vengono definite da sedicenti esperti della non proprio gloriosa e chiaroveggente  tradizione militare italiana, con in testa la videostar generale Camporini, come le carenze e ricadute negative delle forze armate russe, secondo questo ex-capo di Stato Maggiore (sic!) sempre sull'orlo del disfacimento, sono ben ragionate e calcolate misure di precauzione nei confronti delle pèopolazioni coinvolte. 

Ma non ci vuole il generale Camporini o suoi succedanei per darci la misura della disinformazione al limite del surreale e oltre con cui ci viene riferita la realtà. Peraltro non solo della guerra in corso, ma di tutto quanto uno scibile, dalla pandemia al clima rivoltato nel suo contrario.

E meno male che abbiamo voci come Byoblu (della quale torno a segnalarvi la strepitosa trasmissione di Francesco Borgonovo "1984", il mercoledì in prima e seconda serata, canale 262), Visione TV e tante altre, che hanno il grande merito, politico, e oggi addirittura di portata epocale, di fornirci vie di fuga e di riscatto dal tossico menzognificio generalista euroatlantico.

Fulvio Grimaldi https://fulviogrimaldi.blogspot.com/













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