sabato 24 ottobre 2020

Schiavitù del denaro, alta finanza, debito pubblico e tasse

 


…oggi debbo occuparmi di denaro, economia e finanza. Il fatto è che finché  non viene risolto il problema economico in modo ecologico ed “etico” la società non potrà  progredire e resterà preda di tormenti consumistici e schiavitù lavorative. Il denaro che è nato come mezzo di facilitazione per lo scambio di beni necessari, ed in se stesso all’inizio aveva un valore universalmente riconosciuto (la prima moneta furono gli spiedi che avevano un uso reale), è diventato pian piano un mezzo speculativo di asservimento e di sperequazione sociale.  Sia ben chiaro non è colpa del denaro in quanto tale se ciò è avvenuto ma la “colpa” sta nel modo in cui è stato utilizzato (e qui intendo proprio nel senso “utilitaristico” speculativo). Non voglio però fare una cronistoria del percorso. Fermiamoci al momento presente e cerchiamo di capire chi oggi detiene il potere di emettere denaro ed a quale prezzo per la comunità umana. 

Un piccolo incipit – Scriveva Stefano Trentin: “Vi siete mai chiesti dove finiscano i miliardi di miliardi di imposte e balzelli che continuiamo a versare allo Stato criminale e predatore? Lo stato Italiano per avere denaro deve cedere alle banche private  titoli di stato e pagare gli interessi del 4%. Le banche private ricevono dalla BC€, istituto privato di emissione, il denaro al tasso dello O,5%. Bankesters-usurai legalizzati ! Ecco la causa e l’effetto dei famosi 2100 miliardi del debito pubblico, in vertiginosa crescita!”. Negli anni passati ed anche ai giorni nostri alcuni “mattacchioni” consapevoli della realtà delle cose relative allo strozzinaggio della moneta debito (dicasi signoraggio bancario) hanno denunciato  alla magistratura questi fatti ma nessuno ha mai indagato un banchiere, al contrario fu  incriminato Giacinto Auriti che aveva denunciato i governatori di BankItalia e di BCE.

Gandhi disse che ”il modo migliore per sovvertire un potere vessatorio e dittatoriale è quello di non pagare le tasse”, sembrerebbe facile, ma finché la maggioranza della gente è consapevolmente o inconsapevolmente connivente con il sistema vessatorio, la rivolta fiscale non è pensabile (pena persecuzioni, multe, pignoramenti, galera, etc.). Ma lasciamo per ora da parte il come liberarsi economicamente dal cappio usuraio e vediamo come funziona, nei particolari, il meccanismo della emissione monetaria e dell’indebitamento pubblico.  E non dimentichiamo l’origine del problema, ovvero la rinuncia da parte dello Stato al suo diritto sovrano di emettere cartamoneta…

Sì avete capito bene, non è lo Stato Italiano e nemmeno la Comunità Europea a creare il denaro che circola, lo creano dal nulla la Banca d’Italia (prima) e la BCE (oggi). Queste banche sono enti privati (e non pubblici come erroneamente si crede).  La cartamoneta viene fatta stampare, senza alcun controvalore (ex nihilo) da codeste banche centrali  e viene concessa in “prestito” e lo Stato ripaga  il denaro così ottenuto  con  “obbligazioni” e “titoli” che poi vengono venduti dalle banche stesse  che ne ricavano ulteriori interessi. La moneta circolante è in tal modo un “debito” che lo Stato – e di conseguenza tutti i cittadini – debbono pagare.  Infatti l’emissione del denaro da parte della Banca Centrale, avviene solo in contropartita a Obbligazioni emesse dallo Stato al corrispettivo valore. E questa è la vera fonte del debito pubblico (a causa dei tassi di interesse, spread, etc.).

Ovviamente il problema non è solo europeo, anzi, diciamo che ha salde radici in USA. Infatti anche la Federal Reserve che sommerge di dollari il mondo è una banca privata ed è per questa ragione che, anche gli USA, sono sommersi dal debito pubblico. Tre anni dopo aver approvato il Federal Reserve Act del 23 dicembre del 1913, il presidente Woodrow Wilson affermò: «Sono l’uomo più infelice. Ho inconsapevolmente rovinato il mio Paese. Una grande nazione industriale è controllata dal suo sistema di credito. Ora il nostro sistema di credito è concentrato. Perciò, la crescita della nazione e tutte le nostre attività è nelle mani di pochi uomini. Stiamo per diventare un Paese mal governato, completamente controllato e dominato del mondo civilizzato. Non più un governo in cui c’è libertà di opinione, non più un governo guidato dalla convinzione e dal voto della maggioranza, ma un governo pilotato dall’opinione e dalla prigionia voluta da un piccolo gruppo dominante di uomini». 

Inoltre – truffa nella truffa – questi pezzi di carta colorata che le banche centrali private fanno stampare sono assolutamente privi di ogni copertura… non c’è alcun deposito aureo, beni, od altro di concreto che li sostenga.. l’unico valore è quello convenzionale per l’accettazione di chi usa la moneta. In verità il denaro che abbiamo in tasca ha valore solo perché noi gli diamo quel valore, non essendo garantito da alcun controvalore  in sé non vale nulla nemmeno il costo dei colori e della carta (praticamente inservibile per qualsiasi uso concreto). Eppure con questa colossale truffa effettuata dai banchieri il mondo sta passivamente diventando preda dei poteri  finanziari  “occulti” (nel senso che il popolo non conosce il meccanismo diabolico) che regolano ogni movimento economico e monetario.

Ohi, ohi, insomma le tasse che noi paghiamo sarebbero il pizzo che lo Stato deve versare come contropartita del signoraggio bancario e anatocismo consentito ai banchieri privati della BCE,  per onorare i trattati.  Ed i politici (tutti i politici) sono solo i sicari, conniventi o ricattati, dei banchieri finanzieri internazionali padroni di Banche, di Multinazionali e dei MEDIA, e  manipolatori delle masse. Insomma bisogna  andare sulla “CIMA della PIRAMIDE” con l’occhio del Big Brother, per trovare i veri artefici dei danni all’Umanità. E l’asservimento politico lo vediamo bene in Italia. 

Come dice Michele Meomartino: ”La politica che un tempo poteva avere margini di indipendenza rispetto agli altri poteri, oggi è completamente funzionale  e condizionata da questi poteri. Negli ultimi 20 anni, l’Italia ha avuto come presidente del Consiglio, prima Ciampi (eletto successivamente addirittura presidente della Repubblica) e poi Dini. Fino ad alcuni anni fa, c’era Mario Monti che rappresenta gli interessi di alcuni agenzie finanziarie. Per tacere di Prodi…”. 

Ma infine perché lo Stato non  ripudia la “moneta-debito” ed emette il denaro in forma diretta, tramite il Ministero del Tesoro? Beh, c’è da dire che questo gioco  sarebbe molto rischioso, a causa degli enormi interessi che stanno dietro alla mega-truffa bancaria… 

Infatti – ad esempio -  si sospetta che Aldo Moro fu eliminato proprio perché stava avviando un processo di affrancamento dal signoraggio bancario (le famose cinquecento lire emesse direttamente dal ministero del tesoro) e negli USA  il presidente Kennedy fu verosimilmente eliminato per la stessa ragione, cioè aveva dato ordine al Tesoro di iniziare un processo di emissione monetaria in proprio, garantita dall’argento posseduto dallo Stato. Perciò  non bisogna credere a chi semplicemente propone l’uscita dalla UE o l’azzeramento del debito pubblico lasciando però invariato il meccanismo della “produzione” del denaro. 

Occorre che lo Stato o l’unione degli Stati (come nel caso dell’Europa) assuma la sua sovranità monetaria rispetto alle banche centrali. 

Secondo l’economista Savino Frigiola: “La ricetta per schivare le manovre di strangolamento sono abbastanza semplici, facili da praticare, collaudate e sicure. Poiché la maggior parte del debito pubblico viene creato dall’emissione monetaria abilmente carpita dai banchieri privati, BCE o Federal Riserve che sia, è sufficiente che lo Stato invece di emettere propri titoli di debito per poi scontarli o venderli al sistema bancario, alle condizioni imposte volta per volta dal creditore, emetta direttamente i propri titoli monetari con i quali monetizzare il proprio mercato mediante il pagamento di opere o attività di pubblico interesse e così non si creano debiti”. Semplice no?

Ma state “tranquilli”  non vi saranno “forze” politiche coraggiose abbastanza da sfidare il golem finanziario e bancario mondiale ormai consolidato. Prova ne siano anche le norme  entrate in vigore con il Patto di Stabilità – come scrisse Loretta Napoleoni – tra queste c’è l’impegno del nostro paese a ridurre il rapporto tra debito pubblico e Pil al 60 per cento attraverso una maxi manovra finanziaria all’anno. Dato che al momento questo rapporto supera il 132 per cento (equivalente a 2080 miliardi di euro circa) bisogna ridurlo di almeno 900 miliardi di euro, il che equivale a circa 45 miliardi l’anno, in forma di diminuzione dei servizi, aumento di tasse e svendita di beni comuni. Tutto per soddisfare la  cima della piramide del NWO.

Cosa possiamo fare dunque nel “piccolo”? Nel privato per sfuggire minimamente alla catena e magari lanciare un messaggio di cambiamento? La mia soluzione è semplice: diventare vegetariani, ridurre od eliminare i consumi di prodotti industriali, ritirare i fondi dalle banche e operare economicamente in modi ed ambiti ecosolidali. Forse dovremmo anche ripensare il nostro stato sociale, restringere la delega allo Stato e cominciare ad attuare forme di autorganizzazione modello banca del tempo. Perché semplificando i bisogni, cercando l’essenziale e scartando il superfluo, avremo sempre meno bisogno di soldi e di tempo per soddisfarli… insomma sopravvivere in silenzio.

Come dice I Ching: "in tempi bui il nobile si ritira nella sua virtù, non accetta cariche pubbliche né emolumenti in modo da non confondersi con il malgoverno".

Paolo D’Arpini










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