A proposito di MES, Meccanismo Europeo di Stabilità, che è il nome d’arte, o piuttosto di battaglia, dei terroristi UE impegnati a imporre il principio della democratura: il potere dell’oligarchia plutocratica, sciolta dalla dipendenza da elezioni, sui popoli che ancora s’illudono di poter dire la loro mediante voto. E qui l’azionista di maggioranza nel parlamento, quello che sorride alle sardine mentre gli stanno tirando via la terra sotto ai piedi, tentenna, traccheggia, s’avvia all’impossibile compromesso con una triade Gualtieri-Mattarella-Von der Leyen che sentenziano “cosa fatta capo ha”.
Ecco, il peccato originale e diononvoglia finale: si chiama Ursula von der Leyen, il voto dei Cinquestelle che ne ha permesso l’elezione, quello contrastato che ne ha permesso la conferma a stragrande maggioranza degli euro-eunuchi (4 Eurodeputati 5Stelle tra contro e astenuti, grazie Corrao!). E, conseguentemente, la proclamazione dell’ ”emergenza ambientale” che, come tutte le “emergenze” adottate dai regimi pencolanti verso l’autoritarismo, non punta ad altro che a imporci lacci e lacciuoli per assoggettarci al imperialcapitalismo della Green New Economy. Grazie a Greta, Fridays For Future, Extinction Rebellion e petrosardine.
Il MES e il figlio deforme di un genitore pesantemente afflitto da deriva genetica, il Fiscal Compact, l’obbligo del pareggio di bilancio, addirittura inciso nelle tavole costituzionali. La Lega di Salvini dice benissimo che si tratta di un commissariamento dell’Italia, con un cappio al collo, il debito, che i boia non eletti dell’Unione – eminentemente le banche tedesche - possono stringere e stringeranno, quando si tratterrà di disperdere al vento le briciole dell’Italia che si sono mangiati. Sarebbe più convincente il solito cartonato Salvini se il suo braccio destro, sinistro e di centro, Giorgetti, non ne fosse stato il primo firmatario...
Fulvio Grimaldi - www.fulviogrimaldicontroblog. info
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