sabato 17 novembre 2018

Il giuramento gesuita (che piace a Bergoglio)

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Il papa nero

Ricordo che a New York ha la sua residenza il Generale dei gesuiti, che ha giurato come segue, lo rispetta e lo fa rispettare.

Tratto da "Il giuramento dei Gesuiti"

"Ti è stato insegnato a piantare insidiosamente il seme della gelosia e dell’odio fra le comunità, le province e gli stati che erano in pace ed a spingerli nel sangue, a coinvolgersi in guerre l’uno contro l’altro, a creare rivoluzioni e guerre civili in paesi che erano indipendenti e prosperi, che coltivavano l’arte della scienza e godevano della benedizione della pace. E a prendere posizione con i combattenti e per agire segretamente insieme al tuo fratello Gesuita, che potrebbe essere impegnato dall’altra parte, e ad essere apertamente in opposizione a ciò con cui tu sei connesso, in modo che infine la Chiesa ne tragga vantaggio, alle condizioni fissate nei trattati di pace, e che il fine giustifica i mezzi.
Ti è stato insegnato il tuo dovere come spia, per raccogliere tutti i fatti, le statistiche ed i dati in tuo potere da ogni fonte; ad ingraziarti la fiducia dei circoli familiari dei Protestanti e
degli eretici di ogni classe e carattere, così come quella di commercianti, banchieri, avvocati, nelle scuole e nelle università, nei parlamenti e nelle legislature, tra giudici e consigli di stato, e ad essere “ogni cosa per ogni uomo” per il bene del Papa, di cui siamo servitori fino alla morte.



E quanto scritto sopra viene attuato, appunto, sia in Occidente che in Oriente, che sembrano contrapposti (e alla luce delle persone comuni lo sono), ma dietro di loro c'è un unico artefice. Diceva Goebbels, lo stratega della comunicazione nazista (anch'egli imbevuto di gesuitismo):
"Più la dici grossa e più la ripeti, una bugia, più la gente ci crederà, perché intrinsecamente desidera il bene e non può accettare che esista una persona così malvagia da commettere quello che è stato commesso.".  Per cui tenderà a rimuovere dal conscio le atrocità già commesse o a non credere che saranno commesse se ancora non lo sono state.

(Marco Bracci)

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