lunedì 6 agosto 2018

Sud America. Ong e rivoluzioni "colorate" - Le sinistre "sinistre" fiancheggiano gli USA per distruggere il Venezuela di Maduro ed lo scomodo Nicaragua



Risultati immagini per ’attentato contro Maduro
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Foto, filmati e commenti dell’attentato contro Maduro, presidente del Venezuela, nel corso di una parata militare, attuato da due droni che sono esplosi in successione tentando di colpire Maduro, rimasto illeso e immediatamente protetto e ferendo diversi militari sulla tribuna. Sono stati catturati alcuni degli autori materiali, mentre Maduro ha immediatamente puntato il dito contro l’ultradestra colombiana, il presidente Santos e gli ambienti reazionari di Miami. L’attentato alla vita del presidente avviene dopo i due anni di terrorismo della destra venezuelana guidata e alimentata da Washington, campagna terroristica sconfitta anche dal voto che una volta di più ha assicurato una larga maggioranza al chavismo e a colui che in Uccidente viene definito “dittatore”. Un dittatore che, come Chavez, è stato confermato, insieme al suo partito, da una successione di elezioni (di cui solo una persa) giudicate assolutamente corrette da tutti gli osservatori internazionali.

Si tratta dell’ennesimo episodio della rinnovata offensiva degli Usa, accompagnata dai camerieri UE, per ricuperare il controllo, dominio e sfruttamento di quello che, da Monroe in poi, giudicano loro  “cortile di casa”, offensiva nel corso della quale, oltre ad attivare le solite Ong dei “diritti umani e civili”, note anche da noi nel Mediterraneo per il trasferimento di popolazioni in eccesso, per gli interessi delle multinazionali, il regime di Washington, che si dice impegnato nella “lotta al terrorismo”, impegna tutti gli arnesi del terrorismo, delle criminalità organizzata, del teppismo violento malavitoso, per destabilizzare i governi emancipati, progressisti, democraticamente eletti, disobbedienti al militarismo e al neoliberismo yankee.

Non va trascurato in questa vera e propria campagna di sociocidio e nazionicidio, la sedizione violenta innescata in Nicaragua dagli stessi autori del colpo di Stato che ha reso l’Honduras il paese più repressivo e con il più alto tasso di violenza del Centroamerica e il Paraguay una enorme base militare ed economica degli Usa. Il “manifesto”, a questo proposito, si è distinto per l’incredibile faziosità filoimperialista  con la quale in una serie di paginoni di un inviato incondizionatamente schierato con il movimento impegnato ad abbattere il governo sandinista, ha fornito ai suoi poveri lettori un quadro perfettamente aderente a quello disegnato dai golpisti del Dipartimento di Stato. Ignorando ogni voce della parte sandinista ed esaltando una “rivoluzione di popolo democratica contro il regime totalitario di Daniel Ortega”, questo organo della “sinistra” assistenzialista del globalismo imperialista e delle sue operazioni di regime change si è rivelato addirittura più disonesto e fazioso dei “mainstream” media tradizionalmente atlantisti e sostenitori di ogni cosiddetta “rivoluzione colorata”.

Le varie Ong e associazioni impegnate nel golpe strisciante in Nicaragua sono state tutte scoperte legate a doppio filo alle centrali della destabilizzazione Usa, come USAID,  National Endowment for Democracy (NED), la vetrina ufficiale per le operazioni sporche della CIA), Republican International Institute, Council for Foreign Relations. Tutte entità impegnate nel continente latinoamericano per riportare i paesi ricchi  di risorse ambite dalle multinazionali nordamericane e UE alla situazione della famigerata operazione Condor, quando l’America Latina era stata affidata a sanguinari dittatori al servizio degli interessi statunitensi come Pinochet, VIdela, Somoza, Duvalier e altri in tutto il continente. Con il “manifesto” che avallava le cifre inventate dai rivoltosi nicaraguensi, capeggiati dalle università private e da una  gerarchia cattolica che, pretendendo di favorire il dialogo proposto dal governo, sosteneva invece apertamente il terrorismo della teppa armata che incendiava sedi sandiniste, strutture statali,  scuole, cliniche e assassinava poliziotti e sostenitori del governo. Circolano video in cui si vedono preti cattolici partecipare alle aggressioni ai militanti sandinisti e addirittura torturarli, sandinisti torturati e poi bruciati vivi. La lezione statunitense di Al Qaida e Isis applicata nell’altro emisfereo.

Fulvio Grimaldi

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