domenica 27 dicembre 2015

Fantascienza realistica: “Resoconto della spedizione di astronauti provenienti dal sistema stellare di Alfa Centauri”



Sembrerebbe l’inizio di un film di fantascienza dove un gruppo di astronauti scesi su un pianeta abitabile scoprono che invece la vita non c’è più.  

Le foto che vi mostriamo parlano proprio del nostro pianeta dove 2 importanti e immensi laghi si sono prosciugati, uno è il lago d’Aral  tra l’Uzbekistan e il Kazakistan (il quarto al mondo per la sua estensione) 

e l’altro è il lago Poopò sull’altipiano Boliviano. 



Le cause sempre le stesse: L’uomo. Disastri causati in gran parte per l’eccessiva e incontrollata captazione delle acque d’immissione ai laghi per un’agricoltura dispersiva, nonché per esigenze di industrie inquinanti e in parte inutili e infine per esigenze  di approvvigionamento idrico delle città. A questo poi si deve aggiungere che le attività antropiche hanno di fatto modificato il clima planetario (come è stato affermato al COP21 di Parigi).

Sul lago d’Aral si sono spese migliaia e migliaia di pagine e versati “fiumi di lacrime”, ora nuove lacrime “da coccodrillo” si stanno versando in Bolivia. Sul lago d’Aral, ormai sappiamo tutto, pertanto ci fermeremo a parlare brevemente del disastro boliviano (che pochi conoscono).

Una catastrofe senza precedenti sta sconvolgendo il Sud America: nei giorni scorsi si è completamente prosciugato il lago Poopò, un bacino molto grande situato in Bolivia a 3.700 metri di altitudine, (il lago più grande della Bolivia dopo il Titicaca). Misurava 90km di lunghezza per 32km di larghezza e copriva una superficie di circa 1000 km². 


causa della siccità che da anni sta interessando la zona in modo drammatico, il lago è sparito: milioni di animali sono morti, mentre gli abitanti delle zone circostanti che sopravvivevano esclusivamente grazie alle ricchezze del lago, sono stati costretti ad emigrare. Il lago si è trasformato in un vero e proprio deserto: era un ecosistema perfetto, che è stato completamente distrutto non solo dal clima ma anche dalle attività minerarie della zona e dal proliferare di allacci di agricoltori per coltivare i terreni circostanti. Adesso, però, l’acqua è finita. Per sempre.

Quale sarà il prossimo grande lago che si prosciugherà, forse il Mar Caspio?

 Filippo Mariani

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