sabato 15 novembre 2014

Codacons denuncia ex vicepresidente per rivelazioni scomode



Ho appena saputo dall'eccellente collega penalista, collega di studio, Giuseppe IANNOTTA, che il CODACONS mi avrebbe denunciato per diffamazione.
Questo in quanto nell'ormai lontano 2008 inviai ai miei contatti di posta elettronica l'invito a votarmi in quanto mi ero candidato alle elezioni comunali a Roma. In questo invito, tra le varie cose, indicavo che cosa avevo fatto in passato e tra questo anche il fatto che avevo militato presso il CODACONS per sette anni, ero stato responsabile del Dipartimento assicurazioni del medesimo sodalizio ed ero uscito da questa associazione da vicepresidente nonché legale rappresentante, dopo aver firmato tra le denunce più pericolose in Italia, anche in quanto le associazioni dei consumatori, in buona sostanza, secondo il mio parere erano ormai colluse con le assicurazioni.
Solo oggi, come detto, vengo quindi a conoscenza che l'ex amico Giuseppe Orsini avrebbe pertanto non solo firmato la denuncia per diffamazione nei miei confronti, ma avrebbe anche sottoscritto l'opposizione all'archiviazione.
L'udienza per discutere la detta opposizione sarà il 26 novembre, tra l'altro pure il compleanno di mia madre alla cui memoria, non essendo ancora neanche decorso un anno dalla scomparsa, dedicherò la prossima azione.
La mia idea, passando a noi e trovandomi io meglio all'attacco piuttosto che in difesa, è, a mia volta, quella di denunciare io sia il CODACONS sia, chiaramente, l'ex amico Giuseppe Orsini, per qualcosa inerente l'attentato ai diritti costituzionali previsti all'art. 21 della costituzione o qualcosa del genere. Tra le varie sono vittima di una sorta di stalking un po' come quello che colpisce gli ex adepti delle sette religiose quando escono da tali consorterie in quanto ero stato nominato quale uno dei componenti per conto dei consumatori della commissione taxi del comune di Roma e il detto CODACONS ha fatto ricorso al Tar contro la mia nomina; aveva iscritto l'associazione ambientalista ASSTRAI fondata da mio padre nel lontano 1976 e che non ha mai avuto un fondo pubblico, presso il registro delle associazioni ambientaliste presso il ministero dell'ambiente e anche in questo caso mi è stato fatto ricorso al Tar.
Mi servirebbe, pertanto, un po' di materiale attestante la posizione dei consumatori e di chi li difende relativo al detto insanabile conflitto di interessi tra le associazioni dei consumatori e le compagnie di assicurazioni e quello che questo determina. Credo, vedrò appena la documentazione sarà rilasciata dalla cancelleria.
I prossimi giorni procederò ad effettuare tale ricerca, sempre che qualcuno già sia in grado di fornirmi un po' di materiale.
La mia idea, invece, era di predisporre detta denuncia col cosiddetto sistema a sorgente aperta ossia chiunque può partecipare e raggiungere quello che vuole a condizione che non mi mandi per davvero in galera!
Sarebbe simpatico anche una sorta di costituzione di parte civile o intervento o non so che cosa.
Detto questo, in attesa di eventualmente rileggerVi, invio i migliori saluti e gli auguri di un proficuo fine settimana di svago e riposo.
Vittorio Marinelli

Vittorio Marinelli


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Commento ricevuto da Giorgio Vitali:

CONFERMO IL NOSTRO ABBANDONO DEL CODACONS QUANDO, INOPINATAMENTE, COMPRENDEMMO LA LOGICA DI POTERE CHE AVEVA COINVOLTO E CONTAGIATO IL PRESIDENTE. INFATTI, IN UNO SPECIFICO GIORNO DI UN PARTICOLARE SETTEMBRE, DI FRONTE A UN CERTO NUMERO DI GIORNALISTI, che intendevano conoscere la posizione di questa associazione in relazione ad un prodotto farmaceutico, UNA STATINA, che avrebbe dovuto servire per ridurre la mortalità cardiaca e che invece aveva provocato qualche "migliaio" di decessi, né al sottoscritto, all'epoca consulente farmacologico dell'Associazione, né a Vittorio Marinelli, fu permesso di parlare. COLGO l'occasione per aggiungere che.... essere consulente farmacologico di una associazione di Consumatori, che oltretutto PRETENDE di difendere gli stessi dagli abusi di BIg Pharma significa CONOSCERE NON SOLO TUTTA LA LEGISLAZIONE FARMACEUTICA (italiana ed europea), il meccanismo d'azione dei farmaci che OGGI si compendia nel concetto di FARMACOECONOMIA,la medicina basata sulle prove di efficacia, ed i MECCANISMI di controllo economico e psicologico messi in pratica dalle Multinazionali, in combutta con le Università, per il controllo dei medici prescrittori. VA DA Sè CHE, per le ragioni precedentemente scritte, non è utile ad una associazioni di consumatori, servirsi di un consulente medico, a meno che costui NON abbia fatto parte di uno STAFF pubblicitario per farmaci, e quindi sappia bene quali sono le menzogne giornalmente propinate dai produttori ai danni dei pazienti, ne sia uscito per redimersi. 
NOI SAPPIAMO CHE OGGI L'OPINIONE PUBBLICA è MOLTO APERTA SU QUESTE TEMATICHE, PER NOSTRA ED ALTRUI FORTUNA, ma che, essendo la materia piuttosto complicata, DIFFICILMENTE RIESCE a percepire i meccanismo irrazionali che vengono fatti esplodere in PRO o contro gli scandali che puntellano la storia della sanità gestita in via diretta dalle Multinazionali. Il problema dell'uso delle associazioni di consumatori su questo tema NON è osa da poco e la corruzione è sempre dietro l'angolo. G.V. 

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