venerdì 23 maggio 2014

Fuorviare le masse prima con la disinformazione e poi con il terrore



Le tecniche usate per influenzare l'opinione pubblica sono  sofisticate. Lo scopo principale è quello di *creare un "frame",  ovvero una cornice mentale attraverso la quale ognuno di noi forma un  giudizio su un determinato fatto.  E' un meccanismo naturale, anzi  innato. Ogni giorno noi creiamo decine di "frames" ovvero giudizi  sovente fugaci, quando entriamo in un negozio, quando conosciamo una  persona, quando mangiamo in un ristorante, eccetera. Uno spin doctor, invece, mira a creare un *_"frame" collettivo_ dalla cornice molto  spessa, dunque radicato in maniera profonda nel subconscio collettivo  riguardo all'argomento che gli interessa*. E' facile formare un "frame"  su un tema che il pubblico non conosce bene. 

Ad esempio,  la crisi in Ucraina dove il confine tra bene e male, tra giusto  e sbagliato, tra buoni e cattivi è stato tracciato con notevole  disinvoltura e un certo successo in un'opinione pubblica occidentale  che mai si è occupata di quel paese e che pertanto è facilmente  suggestionabile.

Oppure associando il "frame" a un'emozione (pensate allo choc  collettivo provocato dall'11 Settembre) tanto più se suffragata da  immagini, filmati che non hanno bisogno di spiegazioni e parlano da sé. O da valori assoluti, indiscutibili, nobili come quelli creati per un  ventennio attorno all'euro. Che cosa ci hanno raccontato dalla metà  degli anni Novanta? Che era nell'interesse dei popoli europei, che  avrebbe accresciuto la ricchezza di tutti, che avrebbe portato l'Italia 
sui livelli della Germania, che avrebbe promosso l'uguglianza dei  popoli, il benessere di tutti, garantito la pace in Europa, la  fratellanza la democrazia, la giustizia... 


E ora che molti si  accorgono di essere stati ingannati, gli spin doctor usano un "frame"  potentissimo: quello della paura. Paura dell'inflazione, della  povertà, della disoccupazione, della punizione dei mercati finanziari,  della benzina a 4 euro, della svalutazione del prezzo delle case, in  genere del costo altissimo di una scelta irresponsabile come questa. Ed  è un "frame" così forte che ha quasi sempre successo.

Guardate quel che è successo in Grecia, un paese oggi in ginocchio,  annichilito, impoverito come se fosse uscito da una guerra. E invece  paga semplicemente il "dividendo" per essere rimasto nell'euro. 
Diciamola tutta: la Grecia avrebbe fatto meglio a uscire e a  ricominciare dalla dracma. Così rischia di restare schiava per sempre.  Ma al momento di dare la spallata finale, il popolo greco si è diviso in 
due. Quelli che hanno perso tutto sono scesi nelle strade, ma l'altra  metà, coloro che hanno mantenuto un lavoro o che sono stati  indotti a indebitarsi e dunque sono ricattabili, hanno avuto timore  di perdere quel poco che hanno e si sono allineati ai voleri della  Troika. Per paura, solo per paura.

Gli spin doctor hanno vinto due volte, prima e dopo. E nulla  cambierà, in Europa, se chi si oppone all'euro non prenderà coscienza di  queste tecniche, che vanno oltre la comunicazione e sfociano nella  manipolazione sociale e si trasformano in una forma di governo, per  quanto invisibile e mai dichiarato.  Solo contrastandole con efficacia  e consapevolezza, i popoli europei -- a cui è stata tolta la  possibilità di decidere sull'euro -- potranno riprendere in mano il  proprio destino.  Altrimenti nuovi "frame" spegneranno i sussulti di  libertà e di sana, democratica, legittima indignazione.


Marcello Foa - Il Giornale


(Fonte mediatica: NOCENSURA.COM)


.................................................


Commento di Giorgio Mauri: “Queste teorie sono dipinte bene dalle tesi della shock economy illustrate da Naomi Klein, ma anche dagli scritti del teorico dell'imperialismo capitalista, Milton Friedman, il peggiore di tutti, più bieco e disumano di Stalin stesso.”


Commento di M.F.: "Tentiamo un approccio nuovo.... magari amore, respiro consapevole, pace interiore... chissà forse funzionano meglio della politica, almeno a livello individuale. Per fare politica (per il popolo) ed avere un'esperienza spirituale (bliss) bisogna essere saggi ed illuminati, per essere illuminati bisogna avere esperienza della Luce Interiore e questo richiede di essere nel sentiero del Cuore.... Vedi Gandhi, Gesù ed altri nel passato e nel presente... allora sì che la politica avrebbe senso... far star bene il popolo come ognuno di noi vorrebbe stare; ispirare alla pace, comprensione, perdono, accettazione, Amore la Sorgente della Vita stessa. Opinione ed esperienza strettamente personale"

Mia rispostina: "Politica e spiritualità non sono in antitesi. Nella società umana, in termini di consapevolezza e condivisione, la politica è la simbiosi mutualistica tesa alla crescita, ben descritta con le parole del grande saggio Ramana Maharshi: “Una società è l’organismo; i suoi membri costituenti sono gli arti che svolgono le sue funzioni. Un membro prospera quando è leale nel servizio alla società come un organo ben coordinato funziona nell’organismo. Mentre sta fedelmente servendo la comunità, in pensieri, parole ed opere, un membro di essa dovrebbe promuoverne la causa presso gli altri membri della comunità, rendendoli coscienti ed inducendoli ad essere fedeli alla società, come forma di progresso per quest’ultima”. Ciò comunque non esclude la coscienza di quali altri meccanismi di potere vengono messi in atto da "politicanti" per interesse personale. Anche Gandhi combatté il colonialismo inglese (a suo modo)" 

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.