sabato 7 aprile 2012

Visioni akashike - L'altro volto di Gesù... la favola bella!



Avete mai sentito parlare dell'Akasha o delle memorie Akashike? Ecco un esempio (P.D'A.):


"...La stanza era sempre più buia e vennero accese delle grosse lampade ad olio di terracotta; le loro ombre danzavano sui muri,intrecciandosi alle lunghe volute d'incenso che si disperdevano.

Due uomini risalirono la scaletta per uscire dalla sala, e riapparvero poco dopo con una cesta piena di gallette d'orzo: quello fu l'ultimo pasto del Maestro con i centoventi riuniti al gran completo intorno a lui.

Facemmo passare tra noi i piatti e i piccoli pani rotondi e li mangiammo dopo averli intinti nella salsa di cereali; poche olive e un po' di vino acre completarono il pasto. Ricordo che ci sforzavamo tutti di farlo sembrare allegro...

Ma avevamo il cuore gonfio, come uno che sente che sta per diventare orfano.

Durante tutto il pasto e la corta preghiera rituale,il Maestro andò da uno all'altro,
scherzando con tutti e confortando quelli che gli dicevano d'essere disorientati...
Furono momenti di grande emozione, senza che nessuno potesse davvero spiegare che cosa stava accadendo...

Prima di lasciarci ci parlò a lungo dei suoi viaggi nelle terre dell'Est e delle molte sacre scritture che aveva studiato in quei luoghi...

- La mia via non si oppone a quella dei tempi antichi.

La parola che siete stati incaricati di diffondere è la parte finale di mille altre e si rivolge a tutte le specie terrestri...
La storia degli uomini, Fratelli miei, è quella di una pietra grezza caduta dai Cieli, caduta così dall'alto che si conficcò in terra credendo di diventarne parte integrante.

E' la storia della pietra resa cubica dai venti solari che la trasformeranno in un gioiello con centoquarantaquattromila sfaccettature quando per essa verrà il momento di raggiungere i giardini celesti.

Dovete capire queste cose e tenerne bene a mente la sostanza, perché tutto il mistero della razza umana vi è racchiuso. -

Dette queste parole il Maesto si alzò e si coprì il volto con il lungo velo di lino bianco, incrociò le braccia sul petto e l'imitammo nel più assoluto silenzio.

Con gli occhi dell'anima distinguevamo intorno a lui fiamme di un blu intenso,
e scintille dorate che si radunavano per elevarsi in volute verso le travi appena sbozzate della sala; questa percezione si prolungò a lungo, a lungo, ci parve, tanto a lungo che un'onda d'amore fino ad allora sconosciuta venne a chiuderci la gola e a gonfiarci i cuori.

Fuori era già notte: scendendo per i vicoli scoscesi che portavano fuori le mura,verso il betsaid, scorgemmo un punto luminoso che ancora palpitava in cielo:
era Luna-Sole,che come un tempo lanciava il suo appello, dispiegando mille mani di pace bianca,che facevano d'ogni cuore un crogiolo".

Da: "L'altro volto di Gesù. Memorie di un Esseno, vol.1°", Anne e Daniel Meurois-Givaudan

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