martedì 30 novembre 2010

Bioregionalismo, agricoltura biologica e salvezza planetaria….


Bioregionalismo, agricoltura biologica e salvezza planetaria… Senza virtualizzazioni ulteriori .. pur che «Senza immaginazione, la gente muore» (Jean Monnet)

Le soffiate di wikileaks sono giunte appena in tempo a fermare per qualche momento la disperazione dei poveracci che temono per il loro futuro… Tempismo eccezionale quello che ha portato il gossip politico a recuperare l’attenzione sul futile.. lasciando in disparte il necessario…. I pettegolezzi e le sparate delle lingue profonde della diplomazia statunitense ha coperto di silenzio anche il vertice di Cancun, in cui si dovrebbe decidere il “vero” futuro del mondo..
La situazione economica ovunque è allo sfascio, molte famiglie sono in stato precario perciò..., hanno pensato in alto loco, meglio ricorrere alle barzellette…

Scrive un amico scettico, Antonio Pantano, a commento delle vicende wikileaks: “Caro Paolo "veronese", il "gran bar dello sport" oggi tratta dei "wiki" e di internet (apparentemente libera e "democratica"). Falsi problemi! Le notizie sono tutte CONTROLLATE! Sopratutto quelle che fingono d'esser rivelatrici. (Fui io, con un amico giornalista argentino giramondo che, nel 1989, rivelai la rete di controllo globale Echelon). Prova tu a porre/diffondere/scrivere in wikipedia et similia un argomento del quale sei "padrone"! In mezz'ora "il controllore automatico" lo correggerà, deturpandolo, adattandolo in chiave somaresca alla "vulgata" del "regime mondiale globalizzatore! Ecco perché ridere di Wikileaks, della Clinton, di Berlusconi-Putin-Gheddafi, della Cina schiavizzata ma in finta scalata economica, e degli affari inumani ed antiumani che i "votati al potere" del nostro miserabile tempo svolgono a solo vantaggio personale e a danno dell'umanità tutta (prona e pronta a "credere", sopratutto allo inverosimile). Nichilismo, il mio? Esperienza, e...accortezza”

Ed ancora peggio scrive il buon laico Kiriosomega: “

“…Io, che sono sempre stato addestrato ad esaminare lo "scritto", ed a studiare l'esatto suo contrario brevemente mi chiedo:
1) Dato che Assange non è un cracker, ma un hacker, e ciò non è di poca importanza, perché mai avrebbe interesse a divulgare le sue "espugnazioni informatiche"?
2) I documenti che i giornali "vedono" sembrano irraggiungibili attraverso internet, almeno ai peones come me! Come mai?
3) Cui prodest della pubblicazione dei documenti, se non agli U$A ed ai corrotti che dovrebbero avere la dignità di levarsi dai coglioni".
3) Gli U$A veramente sono preoccupati, o più verosimilmente stanno seguendo la via per una nuova guerra mondiale così da "sfoltire" il globo di quanti considerano in soprannumero? Ciò per mantenersi uno stato energetico "ottimale"!
5) Rammentiamo che è di poco tempo addietro la sortita, anche di Bill Gates, sulla necessità d'eliminare molta gente dal pianeta. E non è il solo ad avere simili idee!
6) Rammentiamo che con enormi capitali nel circolo polare artico è stato costruito un colossale silos contenete, si dice, piante e semi delle specie vegetali anche meno comuni.”

Sarà pur vero quanto affermano gli amici catastrofisti, epperò occorre aiutare il "popolo" a sgrullarsi di dosso l'idea che tutto é inevitabile e che noi non "possiamo farci nulla". Sono sicuro che nell'inconscio collettivo qualcosa di "quella" semplice verità resta! Anche se in apparenza tarpata e negata.... E qual’è la semplice verità? Ovviamente si tratta della considerazione che l’uomo non si può arrogare il diritto di dirigere la vita a suo piacimento.. essendo lui stesso un prodotto della vita. Per cui occorre saper riconoscere il “potere” superiore che in questo momento sta facendoci passare degli esami particolari.. per scoprire se davvero siamo la “specie” più evoluta sul pianeta…

Intanto, per semplificare al massimo, cerchiamo vie di uscita dal marasma in cui siamo sprofondati scegliendo di tornare alla semplicità di vita… Ecco cosa ci consiglia –ad esempio- il nostro ottimo agro ecologo Giuseppe Altieri: “…oggi non è più il caso di difendere un posto di lavoro rischioso per la salute e costruito sull'inquinamento dell'Ambiente, smettiamo di essere pedine di un gioco internazionale che fa perdere sovranità nazionale alla nostra cara Italia e Sardegna. Bisogna approfittare della crisi industriale per smettere di inquinare e tornare all'Agricoltura Biologica, unica fonte produttiva reale di reddito a partire dal sole e dalla terra madre….”

Bene… torniamo dunque a casa…sulla Terra… e riportiamo al lavoro dei campi quelle braccia rubate all’agricoltura.

Paolo D’Arpini – europeanconsumers.tuscia@gmail.com

Referente per le Pubbliche Relazioni della Rete Bioregionale Italiana

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