giovedì 25 novembre 2021

Serve un dialogo aperto tra vaccinisti e novax, entrambi appartenenti allo stesso popolo



Considero personalmente che la salute sia  dipendente da ragioni quali: l'alimentazione,  l'igiene, la qualità ambientale, il buon funzionamento del sistema immunitario, ecc.    Contrastare il propagarsi del coronavirus con un  vaccino che non ha niente a che vedere con quelli del passato, poiché è  una profilassi genica basata su ogm e sostanze chimiche considerate persino cancerogene, risulta essere un azzardo.  Inoltre  puntare ad inoculare nel 100% della popolazione  questo  "farmaco",  di cui ancora non si conoscono  gli effetti collaterali di lungo periodo (anzi del quale pian piano risultano sempre più numerosi gli aspetti secondari perniciosi e persino mortali),   dimostra un atteggiamento del tutto imprudente da parte del nostro  governo, pur denominato "Governissimo" (perché sorretto da tutti i partiti)... 

Pertanto l'attribuzione di così tanta importanza a questo "vaccino",  per la risoluzione della pandemia covid,  non ha molto di scientifico. Non ci sono studi né dati sufficienti per considerarlo risolutivo e non pericoloso... Questo anche  in considerazione dei dati riguardanti la mortalità conseguente al contagio da covid, che è di minore incidenza rispetto ad altre cause di morte, quali ad esempio il cancro, malattia disastrosamente  causata da una  pessima qualità di vita, inquinamento ambientale e veleni di ogni genere  assunti in seguito all'alienazione dell'uomo dalla natura,

Appare perciò inconcludente l'approccio governativo  che spinge alla promozione dell'assunzione  del "vaccino anticovid", in forma diretta ed indiretta -come ad esempio l'adozione  del Super Green Pass che entra in vigore dal 6 dicembre 2021-  un atteggiamento che non ha alcunché di sanitario e lo dimostra il semplice fatto che con l'87% di inoculati siamo ancora in emergenza, malgrado che  le cure alternative approvate dalla UE ci sarebbero (ma non vengono propagate e rese facilmente accessibili).  

La realtà è che con il totalitarismo sanitario e vaccinale  in corso  si sta costruendo una società basata sul controllo,   con l'ausilio della pubblicità partigiana ed allarmista su tutti i media  la gente comune stenta a farsi un'opinione indipendente riguardo alla situazione che stiamo vivendo. Chi non subisce la tentazione vaccinale, in quanto obiettore di coscienza, può anche  rispettare  la  scelta di chi "volontariamente", per paura  del contagio o per fiducia  nel Governissimo,  decide di vaccinarsi,  ma questo  comportamento tollerante  non  viene condiviso da molti, sia tra i favorevoli al vaccino che  tra quelli contrari.  Questa è  la conseguenza della mancanza di un  dialogo  di chi non accetta un confronto ed un ragionamento  sull'intero caso, con discriminazione e distacco.


Paolo D'Arpini 






1 commento:

  1. Commento di Dario Ruggiero: "Ad esempio se il vaccino funziona, il non vaccinato non mette in pericolo la vita del vaccinato. Se il vaccino non funziona (realtà dei fatti) il non vaccinato rappresenta lo stesso rischio di chi è vaccinato (che può risultare allo stesso modo positivo). In definitiva il non vaccinato non danneggia nessuno e prive di consistenza sono le arringhe utilizzate da persone di basso standing per giustificare provvedimenti che non hanno nulla a che vedere con la sicurezza sanitaria ma sono solo funzionali al mero obiettivo di una multinazionale famaceutica, vaccinare quanto più persone di ogni età..."

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