mercoledì 16 giugno 2021

Biden ai suoi alleati e mercenari: "Armiamoci e partite!"



Sul tema davvero incandescente della guerra a Cina e Russia, proclamata dai tentacoli maggiori della Piovra globalista e subito spapagallata con l’entusiasmo dell’ ”Armiamoci e partite”...  non sottovalutiamo quanto è stato detto e in Cornovaglia dai 7+ avventizi e a Bruxelles dai 29 NATO, anche se le due adunate, come riprodotte dai commessi viaggiatori mediatici in video e verbo, ci possono essere sembrate il jamboree dei puffi attorno a un Grande Puffo in piena decadenza senile.

Una vera mandria di muggenti che insistevano orwellianamente a dare del cornuto agli asini (notoriamente animale tra i più intelligenti), uno sguazzare di rospi che si sforzavano di gonfiarsi a forza di inalazioni tossiche dal loro habitat paludoso. Non sottovalutiamolo, anche se restiamo un po’ straniti a sentire il Grande Puffo sbagliarsi nell’unico discorso tre volte tra Siria e Libia, perdere il filo ogni volta che incontra chi non riconosce , per cui viene facili ai reggicoda di Draghi delirare che sia stato lui a dare la linea a Biden.





Hanno rispolverato la norma ricattatoria degli USA agli alleati, quali sui trampoli, quali in ginocchio, per cui se qualcuno dà fastidio agli USA, o a uno degli altri puffi, tutti devono accorrere in sua difesa, cioè in attacco al disturbatore. E, sappiamo bene che il “disturbo”, dall’11 settembre in poi, è diventato facilissimo da inventarsi. Ma il giochi della False Flag è noto e anche logoro. La novità eclatante è invece quella secondo la quale consiste anche in aggressione a uno dei puffi Nato, una cyberoperazione, o pretesa tale perché i più accaniti disturbatori cyber e spioni del cosmo  riterranno opportuno definirla tale e russa, o cinese. O iraniana. O di mio cugino smanettone. Non solo, saliamo al parossismo della paranoia, tutta strumentale e malafidosa, quando l’articolo 5 della Dichiarazione Finale dice: “Basta che facciano disinformazione”.

 

E’ detto da un limitato numero di persone, uomini de panza e picciotti, che pretendono definirsi “Comunità, o Ordine, Internazionale”, rappresentando poco più del 17% della popolazione umana e proprio niente della nobilissima popolazione animale e ancora meno dei valori umani, dei diritti umani, della dignità umana, fuori della portata dei loro propagandisti corruttori per conto del padrone.

 

Traiamone motivo di riso. Ma anche di ghignante odio. Quello che temono più dell’opinabile giudizio di dio...


Fulvio Grimaldi



Link  collegato della trasmissione di Byoblu, andata in onda la sera di  martedì, 15 giugno 2021,  sul digitale terrestre 262: https://www.byoblu.com/2021/06/15/la-cina-e-davvero-una-minaccia-alberto-bradanini-fulvio-grimaldi-ed-ernesto-di-giovanni/



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