mercoledì 2 dicembre 2020

"Il grande aggiustamento" (“The Great Reset"). Una agenda di lavoro nel mondo post-covid



Il World Economic Forum (WEF) ha appena pubblicato (ottobre 2020) un cosiddetto “White Paper”, intitolato “Resetting the Future of Work Agenda in a Post-Covid World” (Reimpostazione del futuro di una agenda di lavoro nel mondo post-covid)

 

Questo documento di 31 pagine si legge come un progetto su come mettere in atto “The Great Reset" ("Il grande aggiustamento") di Klaus Schwab, fondatore e CEO del WEF, con il suo socio Thierry Malleret.

 

Chiamano "Resetting the Future" un Libro bianco, il che significa che non è proprio una versione finale. È una specie di bozza, una sorta di prova, per misurare le reazioni delle persone.

 

Sembra davvero il racconto di un boia. Molte persone potrebbero non leggerlo, in quanto non hanno consapevolezza della sua esistenza. Se lo facessero, andrebbero in armi per combattere quest’ultimo progetto totalitario offerto al mondo dal WEF, che promette un futuro orribile: "1984" di George Orwell si legge come una fantasia benigna, rispetto a ciò che il WEF ha in mente per l'umanità.

 


Il lasso temporale entro il quale l'agenda dovrebbe essere implementata è di dieci anni, cioè entro il 2030. Queste le misure pianificate in risposta all’emergenza COVID-19:

 

·         accelerazione fino all’84% dei processi di lavoro digitalizzati,

·         83% delle persone con lavoro a distanza, ovvero senza più interazione tra colleghi, con allontanamento sociale assoluto e privazione del contatto umano,

·         50% di tutte le attività pianificato per essere automatizzato con conseguente input umano drasticamente ridotto,

·         42% dell'aggiornamento delle competenze o della formazione per nuove competenze digitalizzato: nessun contatto umano, tutto su computer, intelligenza artificiale e algoritmi,

·         35% delle competenze pianificato per essere "rielaborato", ovvero le competenze esistenti sono pianificate per essere abbandonate e dichiarate defunte,

·         34% degli attuali assetti organizzativi "ristrutturato" - in altre parole, le strutture organizzative esistenti saranno dichiarate obsolete - per fare spazio a nuovi insiemi di quadri organizzativi, e strutture digitali che forniscono il massimo controllo su tutte le attività,

·         riassegnazione temporanea dei lavoratori a compiti diversi: si prevede che toccherà il 30% della forza lavoro, con scale retributive completamente diverse - "stipendio base universale" o "reddito di base" pianificato – che renderebbero totalmente dipendenti da un sistema digitale in cui il lavoratore non ha alcun tipo di controllo,

·         riduzione temporanea della forza lavoro che interesserà il 28% della popolazione, una cifra aggiuntiva sulla disoccupazione, sotto mentite spoglie, poiché il "temporaneo" non tornerà mai a tempo pieno,

·         riduzione permanente della forza lavoro del 13%,

·         aumento temporaneo della forza lavoro del 5%, per il quale, però, non c'è alcun riferimento a che tipo di forza lavoro (probabilmente manodopera non qualificata che prima o poi sarà sostituita dall'automazione, dall'intelligenza artificiale e dalla robotizzazione dei posti di lavoro),

 

Questo è ciò che viene proposto, ovvero il processo concreto di implementazione di The Great Reset che prevede anche uno schema di credito, in base al quale tutti i debiti personali sarebbero "condonati" a fronte della consegna di tutti i beni personali a un ente o agenzia amministrativa quale potrebbe essere il FMI.

 

Inoltre a nessuno dovrebbe venire in mente di non essere d'accordo con il sistema, perché – una volta vaccinati e con nano-chip - con il 5G e presto il 6G, la nostra mente potrà essere letta e influenzata. Per favore, non chiamatela una teoria della cospirazione. È un Libro bianco, un “rapporto autorevole” del WEF!

 

La DARPA - Defense Advanced Research Projects Agency - fa parte del Pentagono, e anni fa ha sviluppato la tecnologia. È solo questione di tempo per implementarla. E lo farà se Noi, Il Popolo, non protestiamo con Massiccia Disobbedienza Civile, il più presto possibile! Più aspettiamo con l'azione, più dormiamo in questo disastro umano assoluto.

 

Le relazioni sociali e umane vengono sventrate e ciò ha diversi vantaggi per questo nuovo approccio "totalitario" del WEF all'umanità:

 

·         noi, il popolo, non possiamo ribellarci, non abbiamo più coesione tra di noi,

·         "We, The People", sarà giocato l'uno contro l'altro e c'è un controllo digitale assoluto sull'umanità eseguito da una piccola super élite.

·         non abbiamo accesso a questo controllo digitale: è ben oltre la nostra portata. L'idea è che ci cresceremo dentro gradualmente - quelli di noi che potranno sopravvivere - e entro una generazione o giù di lì, dovrebbe diventare la Nuova Normalità.

 

La “'prospettiva della sopravvivenza" è un aspetto non menzionato direttamente né in ”The Great Reset“, né nella "Guida all'implementazione", ovvero nel Libro bianco "Resetting the Future of Work Agenda - in a Post-Covid World".

 

Bill Gates, i Rockefeller, Kissinger e altri, non hanno mai nascosto la loro ferma opinione che il mondo sia sovrappopolato e che il numero di persone debba essere letteralmente ridotto. Abbiamo a che fare con eugenetisti.

 

Un metodo perfetto per ridurre la popolazione mondiale sono i programmi di vaccinazione avviati da Bill Gates e supportati dall'OMS. Scandali di tali disastrosi programmi di vaccinazione che hanno portato alla morte dei bambini sono stati registrati in India (negli anni '90), Kenya (2014 e successivi) e in altre parti del mondo.

 

Vedi anche un Ted Talk molto rivelatore di Bill Gates del febbraio 2010, "Innovating to Zero", proprio nel momento in cui è stato pubblicato il "Rapporto Rockefeller 2010" - lo stesso rapporto che ci ha fornito finora, il "Lock Step Scenario" - e lo stiamo vivendo adesso.

 

Difficilmente protestando il mondo intero - 193 paesi membri delle Nazioni Unite - è stato cooptato o costretto a seguire questo abietto abuso dei diritti umani su scala globale.

 

Ciò che entrambi i rapporti, The Great Reset e "Resetting the Future of Work Agenda" non menzionano è chi imporrà queste nuove regole draconiane. Si suppone che siano le stesse forze che ora vengono addestrate per la guerra urbana e per reprimere rivolte e disordini sociali. Sono la polizia e l'esercito.

 

Parte della nostra Organizzazione popolare per la disobbedienza civile, sarà su come concentrarsi e parlare, educare, informare la polizia e l'esercito di ciò per cui verranno utilizzati da questa piccola élite e che alla fine sono anche solo esseri umani, come tutti noi, quindi è meglio che si alzino in difesa del popolo, dell'umanità. Lo stesso deve essere fatto agli insegnanti e al personale medico: l'informazione, la verità senza restrizioni.

 

Questa è la sfida. Se ci riusciamo, il gioco finisce. Ma è una lunga strada.

 

La disinformazione dei media è brutale e potente e difficile da contraddire per "noi", senza un budget considerevole per la contro-propaganda, e come gruppo di persone che è sempre più diviso dagli stessi media.

 


L'obbligo di indossare maschere e il distanziamento sociale, ha già fatto nemici di ciò che eravamo, colleghi, amici, anche all'interno delle famiglie.Questo stesso diktat è riuscito a creare spaccature, divisioni e discordie all'interno delle nostre società.

 

Nessuna paura, ma distruggere letteralmente "Resetting the Future of Work Agenda" e "The Great Reset", con un'alternativa umana che eliminerebbe organizzazioni come il WEF e le agenzie delle Nazioni Unite cooptate, come WHO, UNICEF, WTO, Banca mondiale, FMI e forse anche l'intero sistema delle Nazioni Unite.

 

I leader politici e aziendali dietro questo progetto devono essere confrontati. Devono essere applicati i principi fondamentali del diritto internazionale, compresa Norimberga.

 

 

Peter Koenig



Economista e analista geopolitico. È anche uno specialista in risorse idriche e ambientale. Ha lavorato per oltre 30 anni con la Banca Mondiale e l'Organizzazione Mondiale della Sanità in tutto il mondo nei settori dell'ambiente e dell'acqua. Insegna presso università negli Stati Uniti, in Europa e in Sud America. Scrive regolarmente per riviste online come Global Research; ICH; New Eastern Outlook (NEO) e altro ancora. È autore di Implosion - An Economic Thriller about War, Environmental Destruction and Corporate Greed - fiction basata su fatti e su 30 anni di esperienza della Banca Mondiale in tutto il mondo. È anche coautore di The World Order and Revolution! - Saggi dalla Resistenza. È ricercatore associato del Center for Research on Globalization.

 






Fonte originale

https://www.globalresearch.ca/world-economic-forum-step-two-resetting-future-work-agenda-after-great-reset/5729175

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