venerdì 10 aprile 2020

MES, 10 aprile 2020 - Compromesso storico... Gualtieri e Conte soddisfatti




10 aprile 2020 - Accordo sul Mes. Lo schema degli “aiuti” anti-coronavirus è semplice: soldi per sanità e per la "ripresa", poi sull'Italia la sorveglianza fiscale EU.

 L'Eurogruppo trova l'accordo: "Si al Mes".  Il piano prevede prestiti  sino a  mille miliardi. Nell'intesa è previsto che il  Mes,  potrà fornire assistenza finanziaria  per le spese mediche e sanitarie dirette o indirette legate al Covid-19. L'Olanda tuttavia insiste a dire che per il sostegno economico le linee di credito del Fondo Salva Stati manterranno una serie di condizionalità.

"L'accesso concesso sarà il 2% del PIL del rispettivo stato membro alla fine del 2019, come parametro di riferimento". Tutti gli Stati membri dell'area euro comunque "rimarranno impegnati a rafforzare i fondamenti economici e finanziari, coerentemente con i quadri di coordinamento e sorveglianza economica e fiscale dell'Ue, compresa l'eventuale flessibilità applicata dalle competenti istituzioni dell'Ue".  (AGI)

Le reazioni politiche in Italia

Il presidente del consiglio Conte ed il ministro dell'economia Gualtieri  si dichiarano soddisfatti dell'accordo sul Mes: "con condizionalità leggere,  un pacchetto che include 200 miliardi della Bei per le imprese, 100 miliardi che attraverso il nuovo programma Sure contribuiranno a finanziare la cassa integrazione. Inoltre, ai paesi che vorranno farvi ricorso, sarà possibile accedere a un ulteriore  credito  dedicato unicamente all'emergenza sanitaria,  priva di ogni condizionalità presente e futura".

Posizione opposta quella espressa da Matteo Salvini: "Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c'è il Mes, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli. Dal 1989 ad oggi l'Italia ha versato all'Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento, come più volte richiesto dalla Lega. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus. Presenteremo mozione di sfiducia al ministro Gualtieri. Se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto".

Le  opinioni  popolari

Franco Bechis: "L'Ue ce l'ha MES in quel posto!  In arrivo un cappio al collo dell'Italia."

Gianluigi Da Rold: "Conte e Gualtieri escono sconfitti dall’Eurogruppo: alla fine dicono sì al Mes e restano senza eurobond.  La sensazione che si coglie è che, per salvare il salvabile di questa Unione Europea indecifrabile, si è raggiunto un compromesso, come avviene sempre in politica. Ma vista la linea  si può dire che l’accordo è un compromesso al ribasso per l’Italia. Non avrà una stagione facile da affrontare questo governo, anche dopo questa tornata dell’eurogruppo europeo"

Carlo Terzano: "Non c’è ombra di Eurobond, nel documento finale sottoscritto dai ministri delle Finanze. Tuttavia, viene indicato che: “L’Eurogruppo è d’accordo a lavorare ad un Recovery Fund per sostenere la ripresa. Il fondo sarà temporaneo e commisurato ai costi straordinari della crisi e aiuterà a spalmarli nel tempo attraverso un finanziamento adeguato.”. Il ministro delle Finanze olandese già su Twitter preannuncia battaglia sul tema: “Siamo e resteremo contrari”.

Giuseppe Altieri: "Hanno Firmato il Mes! NEL GIORNO DEL "TRADIMENTO DI GIUDA".  Subito 2 referendum abrogativi dell'accordo, per non finire come la Grecia. Ci ruberanno tutto, a partire dai risparmi di una  vita.  Non rimane che la "rivolta popolare democratica"  per uscire subito dall'Europa!  E parallelo ricorso alla Corte Costituzionale contro le misure approvate dal Governo. Poi dimettiamo il Governo.". 


(Notizie e commenti  raccolti da Paolo D'Arpini)

2 commenti:

  1. Dopo l'accordo dell'Eurogruppo sull'apertura di credito MES all'Italia, ecco cosa comporterebbe la ratifica di Giuseppe Conte, ce lo spiega con parole semplici Lillo Massimiliano Musso: "Conte non ha firmato? Vi spiego cosa sta succedendo..." - Continua: https://www.facebook.com/LMaxM/videos/2858583140855844/?hc_location=ufi

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  2. Commento di Fernando Rossi riguardo all'approvazione del MES, risalente al 2012:

    "Il voto favorevole del Senato sul MES è arrivato il 12 luglio 2012, mentre l’approvazione definitiva è stata data dalla Camera una settimana dopo, il 19 luglio 2012.
    All’epoca era in carica il governo tecnico di Mario Monti.
    A Montecitorio il MES ottenne 325 voti favorevoli, 53 contrari, 36 astenuti e 214 assenti. Tutti i 168 deputati del Partito democratico presenti votarono a favore, così come 83 parlamentari del Popolo della libertà (con Berlusconi che cedette agli attacchi e ai ricatti della grande finanza che voleva il MES), 30 dell’Unione di Centro e 14 di Futuro e libertà, di Gianfranco Fini, neo convertito sulla via di Montecarlo, al liberismo della grande finanza.
    Mancarono i 51 voti della Lega (con Roberto Maroni segretario) che votò contro, insieme a Guido Crosetto e Lino Miserotti, all’epoca deputati del Popolo della Libertà, mentre Giorgia Meloni, che era deputata del PdL, da cui uscì pochi mesi dopo, non si presentò in aula.
    Ma la verità non fermerà chi vuole stare agli ordini della grande finanza e cerca scuse e rinvii per non farlo capire al popolo"

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