venerdì 3 agosto 2012

Nuove religioni materialiste - Il sistema bancario come culto - "..io sono il signore euro tuo e non avrai altra moneta all'infuori di me.."

Gran sacerdote BCE


Il sistema bancario è basato sulla fiducia e come tutte le fiducie si
fondano sulla "fede", ma cosa è la fede? Chiunque ha provato a darne
una spiegazione o definizione ha finito per essere odiato. La fede non
si spiega o c'è, o non c'è! La fede nasce da un contesto che ci ha
"condizionato" a "credere" ad una religione, o struttura simile che in
ogni caso poi "condiziona" la nostra vita e le nostre scelte. Una
delle fedi imperanti in questo secolo è certamente quella del "dio
denaro" (o meglio moneta) a cui bisogna "credere e basta". Questa fede
prevede, come ogni religione, la credenza di dogmi senza spiegazione
(emissione "fiat man"), prevede dei sacrifici (tasse), prevede dei
riti (F24), prevede delle preghiere (e dai direttore dammi questo
prestito!!) e sopratutto prevede una buona dose di guerra
psicologica, con frequenti lavaggi di cervello. L'esistenza di Dio,
ha la necessita ontologica di una fede. L'uno non esiste senza
l'altro. Uno rappresenta il trascendentale l'altro il trascendente,
entrambi (almeno mi si conceda questo) frutto della rappresentazione
della mente, non può essere dimostrata l'esistenza di dio senza che
esista pure l'uomo e la sua mente che genera l'esigenza della
dimostrazione. Il "Dio" esistere finché l'ultimo uomo avrà l'ultimo
briciolo di fede, un minuto dopo che questa sparisce, non vi è più la
necessità ontologia di un Dio. Parimenti si può fare un ragionamento
del genere con il "Valore" (DIO) , il sistema bancario (la
religione), la banca (la chiesa) e tutto quello che fa esistere
questo, la fiducia (la fede). L'inghippo nasce quando nell'errore del
tempo, vogliamo "materializzare" questo valore per "conservarlo".
Quando la moneta assunse la terribile funzione di "riserva di valore".
Prima si conservava grano, sementi, legumi, ecc per l'inverno, poi
(purtroppo) quando la moneta divento mezzo di scambio "sempre" più
accettato, la "riserva" dalla cose "reali e materiali", passo
all'immateriale "fede" (denaro) sebbene sempre su supporto fisico
materiale (moneta). Naturalmente qui c'è una delle "matrici di tutti i
mali" poiché la "riserva" (che ha a che fare con il dominio del tempo)
sarà l'elemento dietro cui nascondere la truffa del materiale
sull'immateriale, se ne occuperanno in forme diverse (Steiner,
Jefferson, Gesell, Pound, ecc). Ma andiamo con ordine, perché io
conservo qualcosa? Perché ho incertezza del futuro e quel qualcosa
andrà a coprire delle esigenze che io prevedo di avere. Metto in
dispensa un sacco di farina, e quando avrò fame la userò per farci del
pane. La previsione, per una eventuale incertezza (incertezza ed
insicurezza su cui poi tutta la "ingegneria del consenso" ci giocherà
per il controllo delle masse e della fiducia) mi induce a "fare
riserva". Ma questa riserva (di farina, di legumi, ecc) come tutte le
cose del mondo deperisce (anche il ricordo deperisce, anche la carta
su cui si fissano le idee per evitare che il ricordo si affievolisce,
deperisce, brucia, marcisce, ec). Oggi la "riserva" viene effettuata
direttamente con denaro (debito) virtuale al 98% (fede pura) che
diminuisce (non deperisce) per effetto dell'interesse da riconoscere
al prestatore, che ne prosciuga la quantità in circolazione attraverso
le tasse che sono un "pizzo" (tangente) bello e buono che lo stato si
è impegnato a riscuotere per conto terzi massacrando i suoi cittadini.
Oggi non c'è il sacco nella dispensa che io posso andare a vedere e
toccare con mano. C'è solo la "fede" nella religione bancaria, di un
qualcuno che sta tenendo per noi (quanto è buono) una "riserva" di
"valore" (in un "qualcosa" che è un debito) che se in futuro si avrà
bisogno la si potrà utilizzare per comprare i fagioli, ma questa
"riserva" continua a diminuire in continuazione, al punto ché è meglio
tornare ad avere il sacco di fagioli che deperisce almeno più
lentamente. Ma come mai tutto deperisce (anche le riserve) mentre il
denaro cresce sempre di interessi? Il denaro dovrebbe rappresentare
valore deperibile!! Certo che si, ma per spiegare questo si rimanda ai
testi di Gesell, qui possiamo solo dire che sostenere questa ipotesi
del "demurrage", viene presa per follia pura, poiché crollerebbe tuta
la ingegneria industriale della finanza ( la finanza oggi è 80% del
Pil Mondiale, fonte "Uscita di Sicurezza" di Giulio Tremonti) e
chiuderebbero due terzi delle banche ed andrebbero a spasso tutti gli
speculatori. La cosa interessante (sempre a livello di programmazione
mentale sottile) è che questa tecnica della moneta di ghiaccio la
vogliono introdurre sulle monete complementari, strano molto strano,
ansi chiarissimo, poiché stanno esplodendo le moneta complementari e
fra poco saranno di grande necessità, magari le concederanno proprio
con il "principio della deperibilità", cosi che non si possa fare (per
il poveraccio) "riserva di valore", mentre il demurrage dovrebbe
essere applicato a tutte le monete. Se cosi si facesse, uscirebbe
cosi tanto denaro in circolazione per paura che perda valore ché
l'economia riprenderebbe con indici di crescita a due cifre, ma ciò
comporterebbe anche inflazione, e tutto verrebbe rimesso in
discussione secondo gli economisti classici (in effetti una soluzione
c'è ma non è oggetto di questo articolo). Per ovviare a queste forme
inflattive derivanti da abbondanze monetarie, si cerco di legare la
moneta a sua volta a qualcosa di "raro" e stabile, ossia l'oro, che fu
e ancora lo è, una moneta per eccellenza, e poiché, per la legge della
rarità, una cosa più è ricercata e più è limitata più assume valore,
divenne un riferimento (psicologico - "fede") soprattutto, subito dopo
la seconda guerra mondiale. Infatti nel tentativo di regolamentare il
"sistema bancario" o meglio il "sintema di emissione monetario" si
realizzò il Golden Standard (1944, purtroppo nello stesso contesto di
Bretton Woods nacque anche il FMI e la BM) . Come al solito le regole
sono fatte per essere infrante sopratutto se chi li deve rispettare
sono proprio dei banchieri. Infatti l'emissione "felice" di moneta
anche legata ad una "riserva rara e preziosa" come l'oro porto altri
disastri. Non importava per l'utilizzatore della banconota controllare
la quantità d'oro presente (ammesso che lo potesse fare) bastava solo
"credere" che c'era l'oro (fede). Poi, per una pura legge statistica
(solo meno del 10% chiedeva la convertibilità ) la banca poteva
emettere moneta in quantità superiore alla propria riserva fin quando
anche questa fu regolamentato (si fa per dire) oggi le banche creano
moneta dal nulla utilizzando questo principio, in ragione del 2%,
accordo di Basilea II e III, (salvo altre novità). Tutto si regge
sempre e solo sulla fiducia ("valore indotto"- G. Auriti) non importa
infatti che ci sia "realmente" qualcosa a garanzia, ma semplicemente
che tutti "credano che ci sia" questa in italiano si chiama " fede"
(del resto tutte le guerre psicologiche sono realizzate da
"eventi più o meno inventati" e fatti passare per veri, con la
propaganda, con il plagio della mente sociale collettiva; quando tutti
credono che qualcosa sia vera, questa cosa diventa vera), salvo
aspettare un miracolo che ano arriva mai. Tutto questo diventò
tremendamente sostanziale e sopratutto palese, dopo il 1971 ossia
dopo che Nixon pose fine al Golden Standard. Secondo J.K. Galbraith
il Golden Standard, anche se in vigore dal 1944, di fatto non fu mai
effettivo se non per un anno e mezzo. La moneta è quasi sempre stata
bancaria, o comunque in gran parte bancaria, in altri termini la banca
ti fa un prestito "Fiat man" (creato quasi dal nulla) e quello diventa
denaro (debito) solo perché tu ci credi, peccato che poi la banca lo
rivuole indietro con gli interessi. Ammesso di graziare la teoria
degli interessi, questi dovrebbero essere chiesti solo sulla parte
della riserva frazionaria, perché "moneta vera" e depositata,
piuttosto che sull'intera somma (capitale prestato), ma lasciamo
queste elucubrazioni costruite su una base, in ogni caso
matematicamente folle. Finché il popolo "crede" che una banca con la
sua moneta abbia valore, e compie i vari "riti religiosi bancari"
(comprare, chiedere prestiti, pagare interessi, pagare le tasse,
ecc) la banca esiste ed è vegeta, nel momento in cui quella banca
perde la mia fiducia (BCE), quella banca non esiste più, per esempi
chiudo il conto e lo apro in un'altra "religione" ops!! Banca, oppure
vado in un bosco e divento ateo (non uso più nessuna banca e nessun
denaro). Peccato che l'euro (moneta assolutamente fiduciaria) ci è
imposto a corso forzoso, altro che liberismo, e ci sono imposte anche
le penitenze conseguenti alla sua "adozione" (nel vero senso della
parola). L'euro sta in piedi solo per le tasse che sono la sua
copertura. Ora anche la "fede" sta vacillando e quando la fede vacilla
arriva il terrore. La paura del mostro che terrorizza gli europei (o
"dio" se si rompe l'euro cosa succede? niente assolutamente niente , o
meglio quello che è sempre successo, si ricomincia con un'altra
moneta, sperando nella onesta e serietà dei prossimi (ma i prossimo
sono sempre gli stessi?) Portare alla disperazione, i propri "fedeli"
è uno degli errori dei banchieri parassiti, ma come si sa la "fede"
non si può "imporre" per lungo tempo. Tutto questo è sempre avvenuto,
non è questione di oggi o di un passato prossimo, infatti avviene
dalla notte dei tempi (saltando a piè apri il Deuteronomio per non
attirarmi le Ire) sempre il grande Galbraith nel favoloso libro "l'età
dell'incertezza" nel capitolo "ascesa e declino della moneta"
raccontando come nasce il dollaro spiega come l'apertura di prestiti
senza garanzia o con pochissima garanzia (oggi diremo riserva
frazionaria) con grande gioia dei Banchieri e della ignoranza (in
altri termini si potrebbe dire "fede") popolare, tuttora persistente,
era all'ordine del giorno, e siamo a fine 1700. La fiducia è solo un
atto di previsione, senza la previsione (induzione del valore, quindi
fede e fiducia) tutto il sistema cade miseramente. Io accetto denaro
solo perché ho fiducia di poterlo spendere, nel momento in cui questo
perde la mia fiducia cerco di cambiarlo e di non accettarlo più. É
curioso scoprire come nella storia della moneta, diversi oggetti
abbiano "rappresentato" e "conservato" valore assolvendo la funzione
di moneta. Alcuni oggetti hanno dell'incredibile: conchiglie,
ossicini, sale, pelli, bestiame, lavoro, avorio, biglietti
dell'autobus, le carte da gioco, ecc , l'elenco è lunghissimo: La cosa
che si vuole sottolineare è che sempre c'è in gioco, la fede
nell'accettazione del mezzo monetario. Senza la fede nel sistema
monetario non si fa nulla, non esiste la moneta, e non ha valore. Il
professor Giacinto Auriti nella sua analisi ha sostenuto che se il
sistema monetario ha valore è perché il popolo gli da valore
fiduciario. Succede però, che dopo tanti sacrifici e penitenze e
sopratutto dopo tanto tempo che non arrivano miracoli, ma solo
ulteriori penitenze che uno perde la fede. Oggi con questa crisi in
Europa i cittadini "euro-schiavi" stanno perdendo la" fede" nell'euro
(che non avrebbero mai dovuto avere). Chi conosce, soprattutto perché
è il regista, ha già diversificato le proprie riserve( con altre
valute o beni reali), e sta operando per rastrellare il più possibile,
a danno di chi ancora non vuol capire che questa non è nemmeno una
religione, ma una setta sanguinaria (suicidi). L'euro è un fantasma
sanguinario che infesta l'Europa, prima bonifichiamo il sistema e lo
sconsacriamo meglio è per tutti gli europei. Quante anime dopo
l'inferno passeranno ancora per questo "purgatorio" con la certezza di
"... riveder le stelle"?

Accademia della libertà - Giuseppe Turrisi

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