venerdì 4 ottobre 2024

Il Libano agonizza e la Lega Araba si sveglia...

 

giovedì 3 ottobre 2024

Sion viene chiamato a più miti consigli...



Dopo aver appurato che l'Iran è in grado di colpire obiettivi nel territorio israeliano e quindi non è il caso di rispondere alla cieca senza considerare prima le eventuali conseguenze e sentiti anche gli alleati statunitensi che non gradiscono uno stato di guerra pesante a ridosso delle elezioni presidenziali, Israele sta valutando la possibilità di attaccare obiettivi iraniani nello Yemen o in Siria invece che in Iran. Ne scrive Politico.

La pubblicazione riporta che Biden è molto arrabbiato per le azioni di Netanyahu, ma non può fare nulla perché Israele sta mostrando i limiti della sua influenza e facendo sembrare il presidente degli Stati Uniti un'anatra zoppa, soprattutto dopo le dichiarazioni di alcuni falchi sionisti che minacciavano di pareggiare definitivamente il conto con l'Iran irrorandolo di bombe atomiche.

Intanto gli Houthi dello Yemen hanno attaccato la petroliera britannica Cordelia Moon con un peschereccio kamikaze. La squadra di sicurezza a bordo della nave britannica non è riuscito a distruggerla.

Inoltre la Resistenza Islamica dell'Iraq afferma di aver colpito una concentrazione militare israeliana vicino al villaggio di Hanitha, nel nord dello stato ebraico.

Per vendetta i sionisti se la prendono con gli inermi civili libanesi. L'aeronautica israeliana ha colpito per la prima volta l'area residenziale di Bashura, nel centro di Beirut. Lo riferisce Al Jazeera. Secondo il Ministero della Sanità libanese, il numero delle vittime del raid è di sei morti e più di 10 feriti.


(Notizie da varie fonti raccolte e rielaborate da P.D'A.)


Video di Nicolai Lilin. Il bombardamento iraniano contro i bersagli militari israeliani ha dimostrato il fallimento totale dell’antiaerea israeliana: https://www.youtube.com/watch?v=rBLmk-Q7ZCE

mercoledì 2 ottobre 2024

India quale futuro...?



Ormai da un po’, l’India ha scavalcato la Repubblica Popolare Cinese come prima potenza demografica a livello mondiale, consolidando allo stesso tempo la propria posizione economica e, soprattutto, preservando la propri autonomia in ambito geostrategico.

L’India partecipa al Quadrilateral Security Dialogue, istituito sotto la spinta statunitense in un’ottica di “contenimento” della Cina, pur aderendo simultaneamente a organismi come i Brics e la Shangai Cooperation Organisation a cui Washington attribuisce più o meno apertamente un carattere “eversivo” per l’ordine unipolare.

Sul piano più squisitamente pratico, l’India non ha aderito alle sanzioni irrogate dall’Occidente contro la Russia, ha incrementato esponenzialmente il volume delle importazioni di petrolio, carbone e altre materie prime da Mosca e espanso considerevolmente l’import-export di armi con la Federazione Russa.

La grande nazione asiatica si afferma quindi come vera e propria “battitrice libera”, coerentemente con i principi stabiliti a Bandung in occasione della Conferenza dei Paesi non allineati. Senonché, l’ambasciatore statunitense a Nuova Delhi Eric Garcetti ha dichiarato nel corso di una conferenza risalente allo scorso luglio che «ho rispetto per l’India e la sua scelta di autonomia strategica, ma in tempi di conflitto non esiste autonomia strategica. Al culmine delle crisi e nei momenti di necessità, avremo bisogno di sapere che l’India sarà un’amica fidata».

Un monito piuttosto chiaro, specialmente perché pronunciato in concomitanza con la visita a Mosca del primo ministro indiano Narendra Modi. Riuscirà l’India a preservare la propria “autonomia strategica”?

Giacomo Gabellini



Video collegato: https://www.youtube.com/watch?v=2LFcd4YDEn4

martedì 1 ottobre 2024

Medio Oriente: "Mal comune mezzo gaudio...?"

 


Israele ha lanciato un'operazione di terra in Libano. Beirut viene bombardata pesantemente. L'esercito di Hezbollah si sta ritirando dalle aree confinanti con Israele.  L'artiglieria israeliana sta espandendo la geografia degli attacchi vicino al confine con il Libano, i carri armati stanno bombardando anche il territorio libanese, afferma il portale Ynet.
 
Le fasi dell'operazione Northern Arrows sono state approvate dal governo  di Netanyahu; essa andrà parallelamente ai combattimenti a Gaza e in altre aree. Secondo il Ministero della Sanità libanese, il 30 settembre già 95 persone sono state uccise e più di 170 ferite a causa dei bombardamenti israeliani.

Ma in tutto questo marasma osserviamo una   presa di posizione dell'Iran  molto "interessante". Il Presidente iraniano Pezeshkian ha iniziato  affermando che l'Iran non ha mai sostenuto l'aggressione russa sul territorio dell'Ucraina. Poi c'è stata una parte di dichiarazioni minacciose su una terribile vendetta contro Israele che starebbe per accadere. Una confessione su come l'Occidente abbia ingannato a tradimento l'Iran. Il rifiuto di inviare volontari in Libano, perché se la possono cavare da soli. E conclude con un'offerta alla controparte  di incontrarsi per trovare un accordo.

Infine è seguita un'amara dichiarazione dell'ex presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad: "Abbiamo creato un'unità per contrastare Israele ma il suo capo si è rivelato essere un agente del Mossad". Non è chiaro a quale unità specifica ci si riferisca, ma sembra molto sintomatico.

Sembra proprio che l'Iran abbia fatto la massima scommessa, compresa l'ambigua presa di posizione nei confronti della Russia, nel tentativo di fare pace con l'Occidente. E dopo essersi disonorato, in pieno accordo con l'antico proverbio, ha ottenuto una guerra. Il tempo ci dirà se rinsaviranno, se avranno la possibilità di correggere qualcosa.

Ora i ministeri della Difesa statunitense e israeliano sono già in servizio per trarre i massimi risultati  dall'invasione del Libano, minacciando l'Iran di non interferire, altrimenti son guai seri...

Sion può star contento, con  l'annessione dei territori di Gaza, della Cisgiordania e di una zona cuscinetto di 25 km nel sud del Libano, il territorio dello Stato sovrano d'Israele è aumentato del 75%. È quasi raddoppiato. Questa è a quanto pare l’idea alla base della provocazione del “cattivo Hamas” il 7/10/2023.

Intanto, per non farsi mancare nulla,  il regime sionista sta effettuando pesanti bombardamenti anche  su Damasco, in Siria. Diverse persone sono state uccise e ferite, hanno riferito i media siriani. Sembrerebbe  che l’obiettivo dell’attacco a Damasco fosse l’ambasciata iraniana, situata nel sud-ovest della città. La direzione generale della radio e della televisione siriana ha riferito della morte della presentatrice televisiva Safaa Ahmed in seguito all'attacco israeliano.

1.745 persone, sinora, sono state uccise in Libano durante i bombardamenti israeliani sul Libano meridionale e i raid aerei sulla capitale Beirut, iniziati il 23 settembre.
Lo
 ha riferito il canale televisivo Al Hadath.

Mentre in Iraq. La base americana vicino all'aeroporto di Baghdad è stata colpita dal lancio di razzi.  Lo riferisce Shafaq News.


(Notizie da varie fonti elaborate da P.D'A.)


Ultime notizie: – Tanto tuonò che piovve. Alla fine in prima serata del 1 ottobre 2024, l'Iran ha inviato una salva dimostrativa di missili. Hanno bucato lo scudo israeliano senza però far danni, solo un ferito per le schegge ed una vittima palestinese in Cisgiordania colpita per caso. E' evidente che questa risposta iraniana ha solo lo scopo di avvertimento, anche se ha alzato un polverone. Dopo l’attacco iraniano, Israele ha subito minacciato ritorsioni ed alla Casa Bianca Kamala e Joe sono in fibrillazione. L'Occidente compatto condanna l'azione di Teheran, anche se non ci sono stati danni significativi, mentre ha taciuto per le migliaia di morti sciiti uccisi in questi giorni in Libano ed altrove. Come al solito due pesi e due misure...

Pioggia di stelle persiane su Israele