Gli umanimali, senz'offesa per gli animali, ovviamente, essendo bestie feroci e pertanto destinate all'estinzione, non sono capaci nemmeno di pescare con reti di Canapa… biodegradabile e disinquinante per i terreni.
Ora il mare è pieno di nano-plastiche… La plastica nel settore agroalimentare e della pesca rappresenta il 90% della spazzatura non biodegradabile… una vergogna infinita... Che la natura rimette nel piatto dei criminali
… siano essi stessi vittime del loro veleno e della loro ignoranza.
Ovviamente, anche per vegetariani e vegani in agricoltura dobbiamo limitare la presenza di lumache e insetti per salvare i raccolti… Ma con tecniche biologiche e confusione sessuale, in odor di femmine per maschi che non riusciranno a procreare, così da evitare il verme nella mela di Eva… Cosa diversa da quella di Biancaneve… piena di pesticidi dai residui indistruttibili e devastanti…
In primis dobbiamo agire sulle catene trofiche, di terra, mare, aria, uccelli, pesci. Pesci avvelenati e polipi con il Parkinson e l'Alzheimer, sono all'odine del giorno. Come i tumori negli animali selvatici, che si sviluppano sempre più rapidamente (studi dell'Università di Napoli). Il binomio fatale plastica-pesticidi devasta la vita fino al plancton. Se iniziassimo a proteggere il mare… forse capiremmo che non serve pescare per godersi la vita…
Venite a trovarmi qui in Umbria a Massa Martana. Abbiamo ciliegie, fragole, frutta e un bell'orto di antiche varietà…
e l'immancabile grano monococco degli antichi uomini.
Giuseppe Altieri, Agroecologo - altieri@agernova.it
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