Nelle regioni della Pianura Padana si continuano ad autorizzare nuovi allevamenti intensivi. È paradossale se pensiamo che si tratta di una zona già drammaticamente inquinata. Eppure, vengono costruiti nuovi capannoni giganteschi, dove verranno stipati migliaia di maiali o centinaia di migliaia di polli. Anche in Friuli, per fare un esempio, nei pressi di San Vito al Tagliamento è già è presente un allevamento intensivo di avicoli di oltre 200.000 capi/ciclo, ma è attualmente in corso una procedura di ampliamento per l’allevamento di ulteriori 200.000 capi/ciclo.
Ormai tutti sanno che gli allevamenti intensivi sono una causa di inquinamento, sono spesso luoghi di terribili sofferenze per gli animali, e l’ammoniaca emessa da questi impianti porta alla formazione delle polveri sottili, PM 2,5, causa di migliaia di morti premature ogni anno solo in Italia. Ma c’è chi continua a far finta di nulla e a preferire i propri interessi economici alla salute delle persone e degli animali.
Simona di Greenpeace - greenpeace.italia@act-it.
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