Negli anni che hanno seguito la dissoluzione dell’URSS nel 1991, vi era stato un netto riavvicinamento tra la Russia e l’Occidente: nel 1997 era stato firmato l’Atto Fondatore NATO-Russia, che fu rotto in seguito all’invasione dell’Irak da parte della NATO nel 2003, senza mandato dell’ONU, basata su una totale menzogna, e … senza aver consultato la Russia di Putin che stava per entrare nella NATO!
Ciò ha provocato un ribaltamento a 180° dell’atteggiamento di Putin verso l’occidente.
In seguito, tra il 2004 e il 2020, la NATO è passata da 16 a 30 paesi membri, dispiegando varie armi in Polonia, Romania e negli Stati baltici confinanti con la Russia, e cio’ in violazione di tutta una serie di promesse fatte da parte di diversi leaders occidentali (Kohl, Mitterrand, Thatcher e Manfred Wörner, segretario generale della NATO) di non estendere la NATO al di là della Germania riunificata.
Inoltre, al vertice della NATO del 2008 a Bucarest, gli alleati hanno affermato che "la Georgia e l'Ucraina potrebbero aderire alla NATO in futuro".
Video collegato:
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