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martedì 20 settembre 2011
Ancora sulla spiritualità laica e sul sincretismo religioso
Interventi a commento dell'articolo di Paolo D'Arpini:
http://paolodarpini.blogspot.com/2011/09/spiritualita-laica-per-un-momento-di.html
Non so cosa si possa aggiungere a tale dialogo tra Voi sulle massime fedi, così come ci fu per i massimi sistemi. L'uomo ha in se caratteristiche diverse tra esseri della stessa specie, tra cui di pensiero che si evolve nel corso della vita, magari partendo da un dogma di fede o di principio. Non esiste un solo colore migliore degli altri, ma solo la possibilità di amalgamarli o di metterli insieme nella forma più armonica possibile, come i vari colori di un fascio di luce. La diversità di pensiero porta a diversità di comportamento come nel caso delle religioni, che a causa delle diverse interpretazioni di ciò che è giusto o meno sfociano in conflitti secolari, mentre a volte si armonizzano, come in un ciclo meteo. In senso assoluto non esiste il bene ne il male, ma azioni dettate da impulsi. Se prevalgono gli impulsi della sopravvivenza della specie o razza umana, questa non si estinguerà e proseguirà il suo doloroso cammino attraverso guerre e conflitti, altrimenti si estiguerà come specie animale prima che il sole cessi di splendere.
Giorgio Quarantotto
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Concordo con Paolo D'Arpini! E tuttavia occorre prendere atto delle tendenze ed in un certo senso razionalizzarle. Per fare un esempio, possiamo citare come la rinascita "rinascimentale" si è espressa attraverso l'esistenza di UOMINI che hanno saputo interpretare i loro impulsi più profondi attraverso un linguaggio "artistico", cioè comunicativo: Piero Camporesi, il grande interprete della vita sociale e culturale del popolo italiano, scrive a proposito di Marsilio Ficino: Teologo solare, Marsilio Ficino intuiva un intimo, profondo rapporto fra il movimento ascensionale del sole e la ripresa giornaliera della vita dopo la stagnazione pituitosa delle ultime ora della notte, una arcana corrispondenza fra la rinnovata velocità di scorrimento del sangue e l'alzarsi allo zenith del "Luminare maius", una alacre sintonia fra pienezza organica dei tessuti irrorati dal ritmico pulsare del sangue e attività intellettuale incrementata dall'ascesi del sole, graduata dallo svettare dell'Astro. Giovanni Ciampoli, affascinato dalla potenza vitale del grande globo luminoso, INDICAVA NEL CUORE IL VICARIO DEL SOLE, il domestico sole che ci scintilla dentro al petto", animato dall'astro potente che, distributore di calore e di "temperatura", mettteva in calda effervescenza il sangue dell'uomo.
NOTA MIA: a parte le parole scritte da un grande della letteratura italiana come Camporesi, a parte l'ovvietà, almeno per noi, dei concetti ivi citati....MA QUALE GRANDEZZA DI PENSIERO E DI INTUIZIONE IN QUESTI GRANDI DELLA NOSTRA STORIA. NON a caso...rinascimentali. Quale fermento di pensieri, di capacità interpretative e immedesimative nella Natura!!
E' a questo pensiero che dobbiamo tornare. Questo è il NUOVO rinascimento. Il SUPERAMENTO della separazione intellettuale, concettuale, razionalista/materialista. L'OLISMO è oggi la cultura che PUO' UNIRE. Ovviamente è anche il superamento delle Religioni intese come dottrina dogmi comportamenti prescrittivi.Il ritorno all'UNITA' è uno sforzo continuo per il superamento dei limiti imposti dalle religioni in quanto tali. ( Vedasi SCHUON: L'unità trascendente delle religioni.) NON a caso Giovanni Crisostomo ( boccadoro), uno dei 33 padri della Chiesa, scriveva: La semplicità non disgiunta dalla prudenza, è il punto d'arrivo del cammino di perfezione.
Nota finale: si tratta di un insegnamento totalmente SOCRATICO!
Giorgio Vitali
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Sono d'accordo anch'io con te. Ma si può (meglio: si dovrebbe) "unire" ciò che è autentico, e innanzi tutto che ha fondamento nella realtà storica e nella verità. Sakyamuni esistette sicuramente, Maometto pure. NON così il legislatore della saga giudaica ("Mosè"), né quello posto dai preti come architrave della loro cattedrale ("Gesù detto il Cristo"). E' un problema su cui i massoni Guénon e Schuon fan finta di sorvolare. Sarà piccolo per loro, per me è grande come una montagna.
Joe Fallisi
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