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mercoledì 16 maggio 2012
Ohi, Ohi... contrordine ragazzi.. il Giappone riaccende i reattori
Leggiamo sul Sole 24 Ore del 15 maggio 2012 che "i reattori
nucleari ripartono a Ohi", una cittadina giapponese a 360 km da Tokio.
Questo il testo del trafiletto, che riporta un dispaccio della Reuters:
"Una città del Giappone occidentale, Ohi, ha deciso di riaccendere due
reattori nucleari spenti dopo l'emergenza di Fukushima. Nella regione,
il Kansai, le autorità hanno previsto tagli alle forniture di
elettricità quest'estate".
Se si va al testo diretto della Reuters, scopriamo "succosi" dettagli
su un consenso comprato:
“Ohi received about 2.5 billion yen ($31 million) in subsidies in the
financial year to March 2010 related to Kansai Electric’s four
reactors. Many jobs also depend in some way on the plant.”
La notizia è molto importante perché giunge dopo la chiusura, avvenuta
il 5 maggio scorso, di tutti i 54 reattori giapponesi, che aveva fatto
pensare ai soliti ambientalisti Jo-condor che il Sol Levante stesse
per abbandonare l'atomo cd "civile".
I reattori erano stati spenti, giungendo al black-out contemporaneo,
ricordiamolo:
1) causa stress test per la sicurezza, che si effettuano del resto
periodicamente
2) causa legge giapponese sulla gestione del nucleare, che subordina
al permesso degli enti locali la riaccensione degli impianti dopo le
verifiche.
In Giappone il movimento antinucleare sta montando con mobilitazioni
massicce che in alcune zone ricordano la Valle di Susa: l'80 per cento
della popolazione, dopo Fukushima, sarebbe - finalmente! - diventata
avversa all'atomo. Di qui la resistenza di Comuni ed enti locali ad
accordare i permessi di riaccensione.
Ma - è necessario ribadirlo - l'antinuclearismo non è affatto
l'orientamento del governo centrale giapponese, strettissimamente
collegato alla lobby atomica. L'attuale premier Takeshi Noda, ad es.,
è subentrato all'ex Naoto Kan, scacciato brutalmente proprio per avere
solo prospettato la possibilità che si potesse pensare ad un "futuro
senza nucleare".
Sarà dura per i giapponesi (e non solo per essi) farla finita con il
mostro nucleare. Il Giappone è la principale "potenza nucleare
latente", vassalla degli USA.
Non si tratta semplicemente di fare i conti con una opzione
energetica, qui è in ballo la geopolitica, la politica di potenza in
un quadro globale: a toccare certi fili, letteralmente, si muore.
Quanto scritto vale anche per l'Italia ed è rivolto a tutti coloro
che, in buona o in cattiva fede, si illudono che basti un referendum
che ha vinto sulla base di una - sacrosanta - ondata emotiva.
Avere abbassato la guardia, avere sciolto il Forum Nazionale, offre ad
avviso di chi scrive, carte importanti alla lobby atomica nostrana,
Finmeccanica in testa, che vuole usare l'Europa per fare rientrare
dalla finestra quello che è stato cacciato dalla porta con il
pronunciamento popolare.
Per questo è importante l'esperienza della C.A.V.R.A. a Milano (vedi
convocazione sotto riportata per il 16 maggio pv) ed è necessario che
qualcosa di analogo sorga a livello nazionale, riprendendo l'appello
che era circolato prima del Forum Alternativo di Marsiglia, e sul
quale non ho personalmente potuto lavorare per motivi di salute.
La riunione antinucleare per l'alternativa rinnovabile a Milano segue
il Direttivo dell'Associazione Energia Felice, convocato nello stesso
posto (via Borsieri, 12) alle ore 17.00.
Costituzione del CAVRA Milano – comitato per attuare la volontà del
referendum antinucleare
Alle amiche ed agli amici interessati al nostro progetto di
partecipazione energetica per la “rivoluzione del risparmio,
dell’efficienza e delle rinnovabili”.
Nella riunione che abbiamo effettuato il 2 maggio 2012 nello Spazio
Kronos, subito dopo il direttivo di Energia Felice, abbiamo deciso:
1- di approvare il documento sulle linee guida che proponiamo per
il Piano energetico comunale
2- di inserire Mario Agostinelli nella terna dei portavoce che
dovrà incontrare il Sindaco di Milano, quando l’appuntamento sarà
fissato;
3- di far gestire la pagina facebook, che è già stata aperta, a
Carolina Balladares, di Terra Nuestra
4- di organizzarsi per una Tenda in piazza della Scala (o in un
luogo di analoga valenza simbolica), che potrebbe già partire il 27
maggio , 2 giorni prima dell’assemblea dei soci di A2A.
La “Tenda del Sole” dovrà avere contenuto informativo e di
sensibilizzazione sull’attualità del no al nucleare che deve tradursi
anche in si al risparmio ed alle rinnovabili.
Il Sindaco Pisapia non ha ancora risposto alla nostra richiesta
ufficiale, anche se ha partecipato all’iniziativa organizzata
dall’Associazone Energia Felice il 9 maggio al Punto Rosso
(presentazione del libro di Alfiero Grandi), ed in quella sede è stato
incalzato da Mario Agostinelli sulla Multiutility del Nord.
Pisapia ha difeso l’elezione di Pippo Ranci a nuovo presidente di A2A
definendolo “un campione tecnico che trainerà il rilancio aziendale”.
Bisognerà fargli notare che A2A avrebbe bisogno non di esperti
finanziari, di area PD-cattolica, per giunta nuclearisti, bensì di
autentici tecnici dell’energia con la competenza e la volontà per
attuare il cambiamento di modello necessario.
Occorre aumentare la pressione sul Sindaco per ottenere l’incontro.
Bisognerà telefonare alla sua segreteria e spedire ulteriori fax.
Alfonso Navarra
cell. 340-0878893
E mail alfonsonavarra@virgilio.it;
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