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martedì 7 febbraio 2012
Dittature, ebrei, nazismo, poteri economici, chiarezza, pareri di vari lettori del Giornaletto di Saul
Intervento del 5 febbraio 2012:
Onda lunga – Scrive Marco Bracci: “Ieri sera ho visto un film ILLUMINANTE. Parla di un insegnante che, durante la settimana ad argomento libero (scelto dagli studenti - la dittatura) decide di far loro sperimentare che le dittature possono nascere in qualunque momento, mentre gli studenti dicevano che, causa la recente e disastrosa avventura Hitleriana, in Germania un'altra dittatura non avrebbe mai più potuto essere instaurata. Ma quello che è il nocciolo, secondo me, lo si sente dire all'inizio, quando, a domanda su cos'è che favorisce le dittature in un Paese, i ragazzi rispondono: ingiustizia sociale, immoralità, impoverimento, politica allo sbando, incertezza del futuro, ecc., che sono tutte quelle cose che abbiamo oggi. E allora verrebbe da dire "se continuiamo così verrà una dittatura". Invece io dico: il fine del "potere" è giungere a una dittatura, perciò provoca tutto ciò che porta alla richiesta del popolo di porvi fine, così che reclami e accetti qualcuno che metta a posto tutto, legittimando la dittatura". E così, dopo averci causato lacrime e sangue, ci diranno anche che la dittatura l'abbiamo voluta noi...”
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Continua il 6 febbraio:
Pareri diversi – Stralcio di una mail di Fabrizio Belloni: “Rispondendo al sig. Marco Bracci. Il Nazional Socialismo non fu e non è quello che i vincitori alleati ci hanno dipinto. In estrema sintesi, fu la lotta... contro il moloc, il vitello d'oro. 54 stati contro 3. Ma non è finita. La paura del sempre maggior riaffermarsi delle idee dei due "Innominabili" spinge i democratici adoratori del denaro a prendersela anche con una tomba, quella del Rudolf Hess "suicidatosi" a 92 anni. Il giorno prima della ritrovata libertà. E comunque furono Inghilterra e Francia a dichiarare guerra al "Diavolo", non viceversa. Coincidenza: due mesi dopo che Hitler aveva nazionalizzato la Bundesbank, estromettendone i.... parassiti. Curioso, vero?”
Mio commento - “A scanso di equivoci vorrei solo dire che quest'ipotesi della guerra fomentata dai potentati economici in seguito alla nazionalizzazione del Banco di Germania è un'ipotesi che oggigiorno alcuni storici prendono in considerazione. Comunque che la Germania hitleriana avesse tirato la corda all'inverosimile, sollecitando una “reazione” da parte di Francia e Inghilterra, è un altro dato di fatto... Evidentemente erano due mondi che non potevano andare d'accordo, la guerra era inevitabile.... Trattandosi di uno scontro fra due estremismi”
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Continua il 7 febbraio:
Germania nazista gesuita – A commento di quanto espresso da F. Belloni scrive Marco Bracci: “... per arrivare a una dittatura, occorrono certi pre-requisiti, e questi pre-requisiti ci sono anche oggi e, soprattutto, secondo me, vengono creati ad hoc per poter giungere alla dittatura. Per quanto riguarda il Terzo Reich, so benissimo che Hitler è stato "pompato" dagli americani, che hanno favorito a suon di miliardi di $$$ la ripresa economica accelerata della Germania, che il Mein Kampf è stato scritto da un gesuita (sempre loro di mezzo), ma ciò non toglie che, pur avendo fatto certamente anche cose buone, come fanno tutte le dittature, quella di Hitler era, appunto, una dittatura...”
Matrismo dimenticato - Scrive Stefano Panzarasa: “Rimango veramente addolorato del fatto che pochi vogliano riconoscere o conoscere la storia (europea) e del matrismo originario. Non so ma a volte penso che dare spazio a tutti sul Giornaletto sia anche dare spazio alla disinformazione... Pensa che ho saputo che gli USA nel rispetto della massima tolleranza delle opinioni hanno autorizzato (non mi ricordo la città) un corteo di neonazisti inneggianti a Hitler e al Nazismo all'interno di un quartiere ebreo...! Certo è che sul giornaletto ti ci impegni tantissimo e leggerlo tutto (anche se interessante) non è facile... Io scorro le notizie e poi mi soffermo qua e là... Ti avevo appena parlato dei neonazisti americani e tu pubblichi una lettera di un neonazista (italiano)? E la commenti così quasi fosse una cosa normale difendere il nazismo? Boh...”
Mia rispostina: “Caro Stefano.. è vero che cerco di lasciare spazio a tutti, ma entro certi limiti, come avrai visto.. Ed inoltre non perdo mai di vista le nostre principali cause: il bioregionalismo, l'ecologia profonda, la nonviolenza, la solidarietà fra umani ed altre specie, etc. Queste sono sempre presenti e mai oscurate... Insomma faccio del mio meglio per restare nel "giusto", capisco però che non sempre ci riesco... la via di mezzo è impervia!”
Successivamente
Ebrei – Scrive Stefano Panzarasa: “Caro Paolo, certo è difficile stare nella via di mezzo e infatti anche oggi qualcosa è andato storto... Pubblichi le parole di Mmarco Bracci che dice che la dittatura di Hitler ha fatto cose buone...? Avevo uno zio ebreo, ho avuto e ho tutt'ora amici ebrei, chissà Hitler quante cose buone avrà fatto per i loro parenti, magari gli mandava gli auguri di Natale ad Auschivitz... Buona giornata, così a me comincia male...”
Mia rispostina: “Tranquillo Stefano.. non dobbiamo farci travolgere da motivazioni personali... Quel che diceva Bracci, vegano ed animalista e pacifista, è riferito ai vantaggi sociali per il popolo tedesco, ovviamente in una politica egoista che non teneva conto della controparte, gli altri che erano stati assoggettati e svantaggiati.. ma questo è un altro discorso... Comunque siccome forse hai dimenticato che io stesso sono di origine ebrea.. oggi o domani scriverò qualcosa in merito...”
Replica di Stefano: “...avevo dimenticato la tua origine ebrea, c'è quindi ancora una cosa che ci accomuna, bello! Però come ha fatto a fuggirti allora la pesantezza (se non l'orrore) di una tale affermazione (qualunque sia il contesto...). “La dittatura fa anche cose buone”? Certo, lo dicevano pure gli schiavisti, anche le guerre si fanno per fare cose buone... devo continuare l'elenco (mettici pure le buone intenzioni dell'inquisizione quando mandava al rogo le streghe...)...”
Mio commento: “Caro Stefano, nel senso antico "dittatura" non è una gestione pubblica totalmente negativa.. di solito serviva a metter ordine dopo un periodo di anarchia o per fronteggiare un pericolo incombente esterno, che doveva essere affrontato con decisione... Insomma possiamo anche dire, nei tempi lunghi, che la dittatura è parte della democrazia. Ora ad esempio viviamo in una dittatura finanziaria imposta all'Italia dai potentati economici.. (espressione del paese democratico per antonomasia..) -e questa è persino più dannosa delle dittature nazionali..- ma forse tu non te ne sei ancora accorto perché guardi alle dittature del passato... Per capire come si svolgono le diverse vicende, i cicli storici, i ritorni, nella società umana occorre avere una visione a tutto campo, sempre.... Ti riporto qui il significativo inizio di un articolo di Dario Lodi, uscito nell'ultimo numero di Lucidamente: Le società odierne e i governi, anche quelli “democratico-occidentali”, sono strutturati secondo gerarchie di tipo oligarchico che tutelano gli interessi di pochi individui. «Ogni popolo ha il governo che si merita»: la tesi possiede una logica, ma in senso assoluto, cioè ideale, e in fondo decreta la pochezza dell’uomo, in quanto spesso i governi hanno ben poco di esaltante. Ha una logica inferiore, la tesi, se applicata alla realtà. I governi, anche quelli democratico-occidentali, sono espressione di una élite, cioè costituiscono una forma di potere di tipo oligarchico..."
Commenti di Andras Kocsis, in risposta a Stefano Panzarasa: “Mi cascano le braghe! Questo uomo va scovare i neo-nazisti in un angolo sperduto in America, mentre il mondo brucia d'avanti la porta? I comunisti fanno cotto crudo altrove (ad esempio in Italia) di questo non accorge nulla? E ha la faccia tosta rimproverarti, quando fai un Giornaletto d'avvero equilibrato? Persino i Tuoi (rari) commenti sono saggi e molto ponderati. Allora caro Panzarasa! Usa il maus e vai leggere i "Fatti Quotidiani", L'Unità.. Ma purtroppo (per Te) la "Pravda" è ormai solo un ricordo lontano...” - E in risposta a Marco Bracci: “Caro Marco, questi elucubrazioni sul Nazismo= Dittatura sono assai fuorivianti. Il “Buon” Adolf era ancora nella sua cella a Landsberg, per stendere il suo Mein Kampf secondo Te con ausilio dei Gesuiti?. Quando un certo Valdimir Iljic Uljanov meglio conosciuto come LENIN,,,già massacrava alla grande il suo proprio popolo! 1933 quando Hitler arriva al potere in U.S.S.R. il terrore ROSSO ha fatto già milioni di morti. Non parlando del GULAG al quale in confronto Auschwitz era un "Kinder Garten" (leggi il libro Un giorno di Ivan Deniseievic) torturava con ausilio del freddo glaciale e bontà d'animo comunista milioni di disgraziati senza colpa. Se un giorno si sciogliesse la neve e il giaccio anche nel GULAG,,,decine di milioni di morti congelati, nuoteranno verso questa stupida "civiltà" occidentale DEMOCRATICA,,,che è assolutamente "mono-corda"!”
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Interventi del 8 febbraio 2012:
Scrive Stefano Panzarasa: "Caro Paolo, non divagare, nella lettera si parlava di dittature come il nazismo e si faceva capire chiaramente che il nazismo qualcosa di buono l'aveva fatto... Devo continuare a spiegarti che certe affermazioni mi fanno venire i brividi... Su tutto il resto di cui tu parli potremmo anche discutere ma esula dal contesto a cui era riferita la lettera. O rimango dalla parte dei miei parenti e amici ebrei che a leggere certe cose si sono indignati. Buonanotte"
Replica di Fabrizio Belloni: "Io ho amici ebrei. Ma nessuno sa giustificare alcune cose. Il fatto che la Federal Reserve è di proprietà di dieci banche private. Nove sono ebree. Le parole del Talmud "solo gli ebrei sono uomini, i goim sono bestie"; "l'ordinanza" del 1934 pubblicata dal Guardian, nella quale si annunciava che tutte le comunità giudaiche del mondo si consideravano in guerra co Terzo Reich; la dichiarazione di guerra da parte dell'Inghilterra dopo tre mesi che Adolf Hitler aveva, con l'ebreo Shacht, Governatore della Reichsbank, dichiarato che i soldi dei tedeschi erano dei Tedeschi e non dei parassiti internazionali. E potrei continuare per ore. Gli ebrei non sanno dare risposte. A questo e a tanto altro. pechè?"
Parere di Marina: "Caro Paolo, rimango un pò confusa dalla discussione sul nazismo. Ho capito bene? C'è ancora chi mette in dubbio gli orrori perpetrati durante il lugubre, drammatico periodo del nazismo?. Sono parecchi i giovani che continuano a subire la fascinazione di esseri spregevoli come Hitler. Questo non è un fatto da minimizzare, non può passare in secondo piano rispetto agli sconvolgimenti attuali. La dittatura, tutte le dittature sono figlie della rinuncia dei popoli alla libertà
(consiglio a questo proposito l'illuminante libro di Wilhelm Reich 'Psicologia di massa del fascismo' e 'Fuga dalla libertà' di Erich Fromm). Se non cerchiamo di capire perchè questo accade, perchè si subisce in modo così forte il fascino delle dittature, sarà difficile sottrarsi ad ogni forma di totalitarismo. In difesa della libertà, comunque, quello che intanto possiamo fare è prendere una posizione chiara e netta contro ogni forma di razzismo, di violenza che giustifichi la sopraffazione tra esseri umani, soprattuto se perpetrati nelle forme orribili che hanno contraddistinto il nazismo e il fascismo, e che sono un fatto storico certo, indi-scu-ti-bile e in-giu-sti-fi-ca-bi-le. Chi mette in discussione o tenta di giustificare questi accadimenti malgrado l'evidenza dei fatti, non contribuisce a ricostruire la verità, ma intende convalidare teorie odiose e sprezzanti contro i propri simili. Ecco, questo aspetto è il discrimine e quindi il limite ad ogni possibile apertura su tale argomento, perchè il rispetto dell'uomo non è negoziabile e l'odio razziale ne è la negazione. Chi si richiama ad altre dittature, come quella comunista o quella finanziaria, o comunque adduce l'esistenza di altre circostanze storiche concomitanti col periodo del nazismo, lo faccia onestamente e in buona fede, senza prospettare irresponsabili e offensive forme di negazionismo della realtà. Ti saluto caramente, Marina"
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Intervento del 9 febbraio 2012:
Scrive Stefano Panzarasa: "Il rispetto dell'uomo non è negoziabile e l'odio razziale ne è la negazione" (Marina) - Caro Paolo, ho letto la bella lettera di Marina e certo che ci voleva una donna per mettere fine alla discussione fra uomini... Però tu ora che fai? nel giornaletto di oggi ribadisci la tua posizione intermedia di moderatore...! Ma allora la lettera non l'hai capita per niente... E infatti mentre sul giornaletto ti dilunghi sulla tua posizione mediana delle parole di Marina non metti nulla in evidenza, rimandando solo alla lettura dal link (che come forse si è capito non molti hanno il tempo di fare...). Mi sembra chiaro che l'hai fatto apposta, le sue parole erano chiare, belle, dure e inequivocabili. - sul nazismo, le dittature in genere e sul negazionismo non c'è nessuna posizione mediana da prendere. BRAVA MARINA! Un saluto"
Bis di Stefano Panzarasa: "Te lo ridico chiaro: Marina ti ha chiesto una posizione che sul nazismo, dittature in genere (comunismo, banche, ecc.), negazionismo, non può essere mediana. Su certi orribili argomenti bisogna urlare forte il proprio rifiuto, che mediazione ci può essere con chi esalta il nazismo, i negazionisti, e quant'altri? Ovviamente il Giornaletto è il tuo giardino e puoi farci crescere le piante che credi, io non posso aspettarmi che tu la pensi esattamente come me, però anche nelle coltivazioni bisogna stare attenti alle associazioni di piante... E poi a nutrirsi bene..."
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Interventi del 10 febbraio 2012
Scrive Stefano Panzarasa: "Caro Fratello paolo. La società civile (in primis una donna) ti chiede di pronunciarti chiaramente contro il nazismo, le dittature in genere e il negazionismo. A questo punto sono curioso di vedere come ti tiri fuori (se ci riesci) da questo impiccio... Saluti"
Secondo commento di Stefano Panzarasa, dopo aver letto il link: http://www.circolovegetarianocalcata.it/2012/02/09/pareri-su-sionismo-ebraismo-cristianesimo-olocausto-palestina-israele-e-karma-collettivo/ -
"Caro Paolo, grazie per la fotografia (sul Giornaletto di Saul odierno) che rappresenta una "posizione", ovviamente la mia, non-mediana. Infatti non ho accanto una bandiera che inneggi alla guerra... La tua "posizione mediana" invece è orribile, dovrebbero venire tutti i morti dell'olocausto e di qualsiasi dittatura a dirti di notte nel sogno : Paolo sei impazzito? E magari poi al risveglio troverai un negazionista che ti porta la colazione a letto... Nel bellissimo film del regista giapponese Akira Kurosawa, "Sogni", c'è un episodio che narra di un plotone di soldati che segue il suo comandante alla fine della guerra, lo segue per molto tempo e alla fine il comandante si gira e chiede agli uomini del plotone cosa vogliono da lui, loro dovrebbero sapere che sono tutti morti... Ma loro non lo hanno ancora capito e continuano a seguirlo... Ecco, la tua così tanto descritta posizione mediana mi ha fatto venire in mente solo immagini di morte... Buona giornata (si fa per dire...)"
Scrive Joe Fallisi: "Vorrei ci si soffermasse un attimo sulle cifre riportate nell'ultimo messaggio (cfr. http://it.groups.yahoo.com/group/libertari/message/68554). ATTENENDOCI ALLE STIME PIU' BASSE e senza considerare i MILIONI di tedeschi che subirono, ad opera degli Alleati - Stati Uniti e Gran Bretagna in testa -, un destino fatale di pulizia etnica dal 1945 al 1950 e le centinaia di migliaia di afghani e pakistani sinora uccisi, quello che segue è il computo minimo dei cadaveri prodotti dai vari governi di hamburgerlandia (ovvero USA, Paese esportatore, per antonomasia, del "progresso", della "democrazia" e dei "diritti umani") al di fuori dei due megamacelli mondiali:
* Nativi americani: 13.778.000
* Corea: 2.854.000
* Vietnam: 2.058.000 + 224.000 + 900.000 = 3.182.000
* Cambogia: 500.000
* Laos: 70.000
* Indonesia: 300.000
* Timor Est: 150.000
* America Latina: 200.000
* Iraq: 1.400.000 e, nella carneficina in corso, sinora almeno 1.000.000... = 2.400.000
(Lista incompleta, mancano Afganistan ed altri luoghi)
TOTALE: 23.434.000 (VENTITREMILIONIQUATTROCENTOTRENTAQUATTROMILA)...
E queste orridi genocidari all'arpione razzista (e tutti i loro servi miserabili) hanno il coraggio di farci la lezione e imporre per legge la commemorazione unica, obbligatoria, DOC????????!!!..."
Nota ulteriore di Stefano Panzarasa: "Un appunto per fare chiarezza da parte mia come co-fondatore della Rete Bioregionale Italiana: con il movimento ecopacifista, ecologisti, bioregionalismo ed ecologia profonda, gli amanti delle dittature e degli dei patriarcali e i negazionisti non c'entrano niente. Per loro non c'è spazio in movimenti che inneggiano alla vita e non alla morte”
Mia rispostina: “Fratello Umano Stefano, chiediti se nell'ecologia profonda ci possono stare i lupi, le iene, gli avvoltoi, i bianchi, i neri, i gialli, i Moretti, le Etain, i Paoli.. o solo gli Stefano Panzarasa? Fratello Stefano, quanto devi ancora penare... pazienza e pazienza... Accettare nel novero dei viventi non significa condividere le forme specifiche.. Siamo qui sulla Terra tutti insieme per compiere un'opera alchemica.. solve e coagula.. altrimenti che differenza c'è tra un nazista e te? E poi, ricapitolando, estrapola dai miei scritti pubblicati dove ho inneggiato a nazisti e razzisti vari.. se trovi una sola parola a favore ti offro una cena... altrimenti taci e medita!"
Scrive Marina: "Caro Paolo, apprezzo il tuo sforzo di equanimità su temi così delicati e che ti costano schiaffi da una parte e dall'altra. Sono anche sicura della
tua limpida ricerca di verità. E' vero che spesso puntualizzazioni eccessive esasperano futilmente le reciproche posizioni a discapito della verità dei fatti, quindi comprendo la tua impostazione. E' anche vero che la storia dell'olocausto è una pagina aperta con tante verità da svelare e su cui bisogna far luce. Ad esempio ci si può chiedere perchè ancora oggi si racconta che il fascismo non era razzista malgrado le leggi razziali. In questi casi la ricerca della verità può, anzi, deve essere spietata e si deve indagare su questi dispositivi autoassolutori (confermati dai fatti e dalla storia), che contribuiscono, con un maquillage spesso dalle tinte poetiche, a sdoganare ideologie di stampo razzista, cioè fascista, che oggi molti
tentano di riaffermare in nome di una presunta libertà di pensiero e di agire che si rivendica per sè ma che ci si guarda bene dal riconoscere ad altri! Così come è interessante capire se l'antigiudaismo cattolico era solo religioso e non anche razziale (chi si è espresso in tal senso è stato ovviamente fortemente criticato).
La mia presa di posizione non mi impedisce di criticare l'attuale politica israeliana responsabile del dramma palestinese, politica non condivisa dai tanti israeliani pacifisti che non si riconoscono nelle scelte del proprio governo e che insieme ai palestinesi cercano di costruire una realtà diversa. Ma questa è un'altra storia. Equiparare situazioni differenti che richiedono analisi diverse crea confusione e impedisce di essere equanimi nelle valutazioni. Non è con la mistificazione della realtà storica che si aiuta a capire la questione palestinese.
Concludo con una frase di Anna Frank: "Oh è triste, molto triste, che per l'ennesima volta si confermi il vecchio principio: 'Se un cristiamo compie una cattiva azione la responsabilità è soltanto sua; se un ebreo compie una cattiva azione la colpa ricade su tutti gli ebrei'... " Un abbraccio e saluti a Stefano!"
Mia rispostina: "Il tuo riferimento ad Anna Frank, cara Marina, mi ha commosso... Devi sapere che quando lessi quel suo diario versai lacrime.. e pensai "avrei potuto essere al suo posto...". Ed è verissimo quel che dice.. Tra l'altro dovresti leggere tutti gli scritti di ebrei religiosi che dicono esattamente la stessa cosa, riferendosi ai sionisti ed agli israeliani che con il loro comportamento coinvolgono e danneggiano tutti gli ebrei, ovunque essi siano.... Come è difficile essere giusti ed allo stesso tempo rispettare ogni essere umano.. come è difficile essere se stessi e non sentirsi esclusi dalla società.. per una ragione o per l'altra... Ti ringrazio infinitamente per la tua bontà d'animo e comprensione.. Da parte mia cerco di restare equanime con tutti, umani e non umani. Certo, mantenendo fede alla mia natura tendenzialmente vegetariana, non-violenta e sincretica.... Un abbraccio forte forte"
Scrive Caterina Regazzi: “Penso che si potrebbe dire semplicemente, che tutti i genocidi sono ugualmente orribili e, come si é preso spunto per ricordare con la
Festa della Donna (anche se ormai ha assunto un significato solo commerciale) dall'evento del 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare e 129 operaie morirono in un incendio, che si era sviluppato nella fabbrica, non potendo scappare perché la proprietà aveva bloccato le uscite, così si potrebbe inglobare, nella Giornata della Memoria, il ricordo di tutti i massacri che sono stati perpetrati dal genere umano nei confronti dei propri simili. Ovvio che la cosa potrebbe essere non bene accetta da popoli che avrebbero solo da vergognarsi, ma non credo siano solo i tedeschi che debbano vergognarsi per ciò che é successo con gli ebrei. Inoltre, il passato è passato, e bisognerebbe guardare di più e contrastare e protestare contro i massacri che stanno accadendo oggi, con una scusa o l'altra, come quella di portare la democrazia in giro per il mondo. Dovrebbe essere l'occasione per fare chiarezza su fatti avvenuti e non sempre adeguatamente conosciuti. Molti popoli dovrebbero chiedere scusa ad altri popoli che sono stati sfruttati, vilipesi e massacrati. E questo dovrebbe essere lo spunto, senza paraocchi, perché queste cose non debbano più accadere...”
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Intervento del 11 febbraio 2012:
Negazionismo collaterale - Scrive Andras Kocsis, a commento degli articoli di ieri sull'olocausto, questo è un commento finale poiché ritengo che ormai l'argomento sia stato sviscerato abbondantemente e non vorrei che diventasse una fissa, per cui con questo ultimo commento chiudiamo il discorso: “Caro Paolo, Grazie prima di tutto per la bellissima fotografia che ti rasserena, e ti da fiducia per il futuro. Ti prego fai di "queste" foto una lunga seria, nel nostro mondo cupo e terribile, per avere speranza. Inoltre congratulazioni per la Tua risposta pacata ma ferma all'essere umano, mono-cromo, polemico e strabico, che non vede altro che ebrei in pericolo, "dappertutto". Non provo nemmeno consigliare ormai, leggere qui sopra ciò che scritto LENIN,,,! Tanto lui queste cose non vede. Un "NEGAZIONISTA" nato. Nel partito bolscevista, un nutrito gruppo di ebrei hanno fatto con i Russi, decenni prima, ciò che Panzarasa rimprovera ai nazisti,i quali imitavano i comunisti 15 anni più tardi. Lo so che adesso mi scriverà che sono "negazionista", ma allora lui è un mio Fratello, perchè "NEGA"!!! Quando vede solo un unico lato! (TROCKIJ, FELIX DZERZINSKIJ, BERIJA) per citare solo i più conosciuti e zelanti, fra i suoi beniamini sono persone da quale Hitler, Himmler, Heydrich, probabilmente possono invidiare il "MESTIERE". Il mondo è vario e Tu sei molto equilibrato, saggio e pacato. Grazie ancora!"
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Commenti del 13 e 14 febbraio 2012
Scrive Ultima Spes: "....volevo muovere i primi passi nello studio della Cabala... ma quello che ho letto mi ha sconvolto, in effetti la Cabala, insieme con la Torah, è ancora più impregnata di razzismo dello stesso Talmud... in più la sua originalità NON esiste... l'impianto emanatista è tutto tratto dal neoplatonismo... di suo ha la pazzissima idea che ogni lettera del "sacro" alfabeto ebraico sia una gemma segreta dalla potenza infinita e che ogni parola dei litolibri racchiuda un significato esoterico - anche questo fa parte della loro volontà suprematista... e delle loro chimere..."
Ultimo commento di Stefano Panzarasa: “In relazione alla scommessa... Che bello Paolo! Mi devi una cena! Dunque se la metti su questo simpatico tono di critica e di sfida, ti rispondo che la tua posizione mediana e il lasciare spazio a chiunque, quindi anche a nazisti e razzisti, equivale ad approvare chi inneggia a dittature, razzismi e negazionismi vari, è quello che cerco di farti capire da giorni...
Scherzi a parte tu non hai mai pronunciato parole filonaziste, ecc. quindi diciamo che mi devi solo una merenda... Per quanto riguarda chi può stare nell'ecologia profonda, ecco la risposta (sulla base dei principi dell'ecologia profonda, Arne Naess e George Session ne hanno dichiarati 8 - il principale riguarda la parità dei diritti di tutti gli esseri viventi), ma i buddisti ne hanno uno chiarissimo: Non procurare dolore non necessario.
1) lupi, iene e avvoltoi nell'ecologia profonda ci stanno per loro diritto naturale.
2) bianchi, neri, gialli, Etain, Moretti, Paoli, ci stanno pure se vogliono basta che dicano esattamente in cosa credono, senza buttarla in caciara e con parole semplici dettate dal cuore e dalla consapevolezza ecologica (non servono i trattati).
3) Nell'ecologia profonda (sorpresa!) non ci sta Stefano Panzarasa, diciamo che ci prova con limiti e difetti, percorre un sentiero che porta all'ecologia profonda, a ritrovare quel senso di connessione fra mondo umano e mondo non-umano attualmente perduto, come sai Thomas Berry diceva che questo è il sogno della terra"
Il parere laterale di Claudio Moffa: "D'Arpino, please rifletti: tu stai argomentando in vari modi che non si deve parlare della Shoah e nello stesso tempo vanti qua e là origini ebree, io ne parlo e scrivo quanto cazzo mi pare, anche se non pretendo che altri facciano altrettanto. Mi pare però che un po' di coerenza ci voglia. Il dogma dell'Olocausto è un arma terribile nelle mani di Israele e del sionismo internazionale, e va costantemente constrastata non per pregiudizio ideologico, ma perché alla verifica dei fatti non regge ed è una enorme menzogna. Affermi di stare sull'orlo dell'abisso? Sull'orlo dell'abisso non ci stai tu, ma l'Iran: ed è in Iran che è stato riinvitato Faurisson nella recentissima conferenza sull'hollywoodismo, proprio nei giorni di maggiore paura per un attacco americano o israeliano. Il parlare solo di "pacifismo" -come vorresti tu- (al di là del termine un po' consunto) è veramente limitativo rispetto ai problemi posti.
PS. Alla conferenza di Teheran c'erano diversi ebrei, tra cui l'italiano Mario Moncada, autore di Israele, Stato razzista. C'erano Tarpley e altri studiosi americani di origie ebraica, eppure lì si è potuto parlare liberamente. Cerchiamo di fare altrettanto anche in Italia.."
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Intervento del 15 febbraio 2012
Ultimo commento di Andras Kocsis: "Paolo! caro Amico (anche se non ci siamo mai incontrati) lascia perdere. Tu sei un Giusto,,, e loro sono "fanatici". Con argomenti,ragionamenti,non convincerai loro; mai. Ma se vuoi combattere la loro cieco e sordo stupidità, chiedi fare un reso conto,,, di che cosa è l'IRGUN e HAGANAH,, chi erano all'nizio nella loro carriera RABIN, BEGIN, GOLDA MEIR, DAYAN,ma sopratutto,,, SHARON e cosa hanno da dire di Sabra e Chatila? Come nato lo stato di ISRELE in un fiume di sangue opera di Terroristi? Vedrai che di colpo diventeranno "NEGAZIONISTI" anche loro! Quante volte Lo Stato Ebraico non ha rispettato le risoluzioni dell'ONU? In quale DEMOCRAZIE hanno costruito un MURO dopo la "DEUTSCHE (?) DEMOKRATISCHE REUBLIK"??? Cosa è la MOSSAD e come lavora? Vedrai che rimangono ZITTI! Tu sei GIUSTO,,, e devi seguire solo la TUA COSCIENZA!!!"
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Pensiero forse collegato:
Quando poniamo molta fiducia o aspettative in una persona, il rischio di una delusione è grande.
Le persone non esistono in questo mondo per soddisfare le nostre aspettative cosi come noi non siamo qui per soddisfare le loro.
Dobbiamo bastare ...dobbiamo bastare a noi stessi sempre, e quando vogliamo stare con qualcuno dobbiamo essere coscienti che stiamo insieme perché ci piace, lo vogliamo e stiamo bene, giammai perché abbiamo bisogno di qualcuno.
Una persona non ha bisogno dell'altra, esse si completano... non per essere due metà, ma per essere un intero, disposte a condividere obiettivi comuni, gioia e vita.
Nel corso del tempo, ti rendi conto che per essere felice con un'altra persona, è necessario, in primo luogo, che tu non abbia bisogno di questa persona.
Comprendi anche che la persona che ami (o pensi di amare) e che non vuole condividere niente con te, sicuramente, non è l'uomo o la donna della tua vita.
Impari a volerti bene, a prenderti cura di te stesso, e principalmente a voler bene a chi ti vuole bene.
Il segreto non è prendersi cura delle farfalle, ma prendersi cura del giardino, affinché le farfalle vengano da te.
Alla fine troverai non chi stavi cercando, ma chi stava cercando te.
(Mario Quintana)
Aggiunta "tecnica" di Joe Fallisi: "Il termine "semita" ha ormai assunto carattere magico-incantatorio, ideologico al massimo grado. La (pretesa) connotazione unitaria di etnia a esso relativa fu stabilita tre secoli fa. Nel 1781 A. L. Schlötzer designò col nome di "semitiche" le lingue parlate da ebrei, aramei, arabi e assiri, in riferimento al passo della Genesi - 10, 21-31 - dove gli eponimi delle suddetti popolazioni risultano come figli di Sem, da cui poi il nome di "semiti" esteso a tutte quelle affini. Ma gli studi linguistici, storici e antropologici contemporanei, anche e soprattutto dopo la scoperta della civiltà di Ebla (1964), mettono seriamente in forse l'ipotesi di una "razza" semitica originaria. Quel che è certo è che semiti si possono definire in modo proprio solo i popoli stanziati in origine prevalentemente nell'Asia anteriore parlanti lingue, dette semitiche, che presentano un numero assai elevato di caratteristiche comuni. Quali sono le grandi partizioni di tali lingue? Il semitico orientale (accadico - con due varianti: assiro e babilonese, quest'ultimo poi sostituito, nella sua forma ultima, neobabilonese, dall'aramaico), che rappresenta la prosecuzione e lo sviluppo del semitico arcaico parlato in Siria ai tempi di Ebla (III millennio a. C.); il semitico nordoccidentale (amorreo, ugaritico e, più tardi, fenicio, ebraico, aramaico antico, yaudico, medio aramaico occidentale - nabateo, palmireno, aramaico giudaico palestinese, aramaico cristiano palestinese, samaritano -, medio aramaico orientale - hatreno, siriaco, aramaico giudaico babilonese, mandaico(1) - moabitico e ammonitico); il semitico sudoccidentale o meridionale (arabo - l'arabo preclassico, coi dialetti taymanitico, dedanitico, lihyanitico, thadudeno e safaitico, l'arabo classico e il sudarabico - sabeo, mineo, qatabanico, awsanico, hadramutico, con dialetti come il mehri, il socotri, lo sheri o gibali - e lingue semitiche di Etiopia o etiosemitiche - settentrionali: ge'ez, tigré, tigrino o tigrigna, meridionali: amarico, harari, guraghé, argobba, gafat). E' chiaro che gli ebrei (o meglio i cosiddetti ebrei parlanti l'ebraico - minoranza nella minoranza), tra le genti del mondo definibili semite, rappresentano una parte molto esigua. E tuttavia, follemente, il Kosherbig Brother vuole obbligarci all'identificazione unica: ebrei = semiti, semiti = ebrei. Dunque, chi critica e combatte il comportamento di costoro (e innanzi tutto dell'entità sionista) non può che venir definito, tout court, "antisemita".
NOTE
(1) Lingue aramaiche ancora oggi parlate sono il neoaramaico occidentale, il neoaramaico centrale o turoyo e il neoaramaico orientale o suret.
Penso che si potrebbe dire semplicemente, che tutti i genocidi sono ugualmente orribili e, come si é preso spunto per ricordare con la Festa della Donna (anche se ormai ha assunto un significato solo commerciale) dall'evento del 1908, quando un gruppo di operaie di una industria tessile di New York scioperò come forma di protesta contro le terribili condizioni in cui si trovavano a lavorare e 129 operaie morirono in un incendio, che si era sviluppato nella fabbrica, non potendo scappare perché la proprietà aveva bloccato le uscite, così si potrebbe inglobare, nella Giornata della Memoria, il ricordo di tutti i massacri che sono stati perpetrati dal genere umano nei confronti dei propri simili. Ovvio che la cosa potrebbe essere non bene accetta da popoli che avrebbero solo da vergognarsi, ma non credo siano solo i tedeschi che debbano vergognarsi per ciò che é successo con gli ebrei.
RispondiEliminaInoltre, il passato é passato, e bisognerebbe guardare di più e contrastare e protestare contro i massacri che stanno accadendo oggi,
con una scusa o l'altra, come quella di portare la democrazia in giro per il mondo.
Dovrebbe essere l'occasione per fare chiarezza su fatti avvenuti e non sempre adeguatamente conosciuti.
Molti popoli dovrebbero chiedere scusa ad altri popoli che sono stati sfruttati, vilipesi e massacrati. E questo dovrebbe essere lo spunto,senza paraocchi, perché queste cose non debbano più accadere.
Caterina Regazzi