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venerdì 17 giugno 2011
Stefano Panzarasa: "Verso l’Era Ecozoica… Bioregionalismo e scelta vegana"
"Muri patio" Immagine di Gustavo Piccinini
Caro Paolo D'Arpini, innanzitutto mi congratulo con te per l’impegno che hai profuso nel continuare l’esperienza della Rete Bioregionale Italiana e poi mi scuso, anche con tutte le persone presenti all’incontro, per non essere potuto intervenire, purtroppo questo è un periodo della mia vita in cui, nel bene e nel male, il destino vuole che io rimanga dalle mie parti, a casa mia, nel mio territorio e, se può essere un buon motivo per farlo, diciamo che va bene proprio dal punto di vista bioregionale…
Ecco il mio breve intervento sull’alimentazione.
Verso l’Era Ecozoica… Bioregionalismo e scelta vegana
Io sono ormai vegano (con qualche piccola trasgressione vegetariana ogni tanto), Mariagrazia, la mia compagna, è vegana ed è anche una brava cuoca (chi vuole può visitare il suo sito www.cucinaecozoica.it). Noi dunque non mangiamo ne carne, ne pesce, ovvero nulla che sia di derivazione animale, uova, latte, eccetera, e invece mangiamo in tantissimi modi diversi e a volte anche molto creativi ma sempre molto gustosi, frutta, ortaggi, cereali, legumi e i loro derivati come per esempio il seitan.
Siamo felici di questa scelta che quindi è un po’ vegana e un po’ crudista perché non causa sofferenza e dolore agli animali (nessuno li tiene imprigionati o gli ruba le uova per esempio), fa del bene al pianeta (si pensi alle foreste tagliate per far posto ad allevamenti intensivi e poi al deserto…) e infine fa anche molto bene a noi stessi perché gran parte dei problemi fisici umani (allergie, obesità, malattie cardio-vasco-circolatorie, tumori…) derivano proprio da una cattiva alimentazione o dal mangiare alimenti come la carne e il latte e i suoi derivati ai quali non siamo neanche geneticamente predisposti.
La verità è che per capire come andare avanti in questo mondo insano e confuso (definiamo la civiltà occidentale patriarcale e violenta) avremmo bisogno di semplicità e di una grande visione che ci dia speranza e energia per andare avanti… Ma verso dove?
Una possibile soluzione ce la offre, sempre rimanendo nel campo dell’alimentazione, la scelta vegana-crudista, fatta di prodotti locali, biologici e biodinamici magari provenienti da orti sinergici e/o di quartiere (non dimentico mai anche chi vive in città…), prodotti di stagione legati quindi ai cicli della vita e che dunque sottintendono una vera e propria consapevolezza ecologica.
L’”ecologista integrale” come diceva il compianto Thomas Berry (si veda sul blog della Rete Bioregionale il suo bel Manifesto per l’Era Ecozoica), finita l’era dei preti, dei guru e degli sciamani, figure magari un tempo pure valide ma al mondo odierno anche inadeguate, può veramente essere una persona capace di indicare un sentiero di consapevolezza ecologica verso quella che in modo originale Berry ha definito l’Era Ecozoica.
Ovviamente l’Era Ecozoica non esisterà chissà quando e chissà dove ma è un’era da cominciare a creare piano piano sin da oggi e con tutte le tecniche e le pratiche sostenibili possibili rispettose del pianeta, degli animali e ovviamente anche di noi umani. L’Era Ecozoica può quindi ben cominciare dalla pratica quotidiana del cucinare in modo ecologicamente corretto, dalla nostra tavola! Una rivoluzione silenziosa (niente più urla di dolore degli animali) e anche sana e gustosa e che ognuno può tranquillamente realizzare ogni giorno a casa proria, nel suo territorio, nella sua bioregione.
Uno dei principi dell’ecologia profonda è quello di rispettare i diritti degli animali, uno dei principi basilari del buddhismo è quello di non causare dolore non necessario… Nessuno di noi vive in posti estremi del pianeta come i deserti o le terre artiche, abbiamo quindi la possibilità e la fortuna di scegliere come alimentarci.
Anche se il pianeta ci da ultimamente tanti segnali per arrivare a cambiamenti radicali nel nostro stile di vita (buco dell’ozono, alluvioni, desertificazione) e tutto può sembrare molto urgente, io credo che ognuno di noi possa fare le sue riflessioni e le sue scelte con calma. Purtroppo veniamo da millenni di patriarcato e, tanto per rimanere nel tema, la violenza contro gli animali che mangiamo è persino considerata normale, ancora oggi, dalla maggior parte delle persone…
Questo fatto ovviamente non vuol dire che tale pratica non sia sbagliata, si pensi a quando era considerato normale tenere in schiavitù gli esseri umani…! Forse un giorno al supermercato troveremo scritto sui pacchi di carne (come sui pacchetti di sigarette dai tabaccai): “Nuoce gravemente alla salute”, “Mangiare carne fa venire il cancro” o addirittura “Prodotto nocivo, tenere fuori dalla portata dei bambini!”.
Detto ciò io sono sempre stato contento, specialmente quando ancora mangiavo la carne, di frequentare una persona come Paolo D’Arpini che nel suo semplice, bellissimo Circolo Vegetariano di Calcata, apriva la porta con gioia a chiunque mostrando un sentiero di vita giusto e sano unicamente a partire da una buona cucina. Se oggi a quasi sessanta anni mi sento così felice, illuminato, pieno di energia e speranza lo devo molto anche a Paolo…
Ma nel passato cosa è successo? Non abbiamo sempre mangiato carne?
No, tanti se lo chiedono quasi sempre per darsi una giustificazione che invece purtroppo non c’è… Girando in rete alla ricerca di qualche buona (o gustosa) idea per scrivere questo articolo, ho trovato questo intervento su un sito http://elisirdibuonavita.info/nl/, io penso le stesse cose ma un po’ per pigrizia e un po’ per piacere riporto integralmente quello che ho letto senza ulteriori integrazioni:
“In origine, i nostri antenati erano cacciatori-raccoglitori e non onnivori. Non mangiavano carne. Quando si osservano gli animali predatori e carnivori si può vedere che i loro denti sono progettati per squarciare e dilaniare, non per masticare. Gli animali erbivori hanno denti piatti che servono a masticare il cibo.
Gli esseri umani si sono evoluti da creature che erano vegetariane. I sistemi digestivi non sono stati progettati per mangiare e digerire la carne. Mangiare carne è uno sviluppo relativamente recente nella storia umana. Si crede che l’uomo abbia cominciato a mangiare carne, perché non riusciva a trovare i cibi naturali a cui era abituato.
Inizialmente, erano simili a creature che si sono evolute da animali come le scimmie erbivore. Queste scimmie erano simili all’uomo e camminavano in posizione eretta. Il loro cibo era costituito da radici, bacche, frutta e noci. Fino a quando è stato scoperto il fuoco, anche l’uomo mangiava principalmente ortaggi e frutta.”
Non ho altro da aggiungere, vi auguro un bell’incontro e vi mando un abbraccio veramente di cuore,
Stefano Panzarasa
Moricone 17 giugno 2011
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