L’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), la LEAL (Lega Antivivisezionista) e la LEIDAA (Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente) accolgono con soddisfazione la notizia del trasferimento dei cinque macachi detenuti presso lo stabulario dell’Università di Ferrara in un centro di recupero in Spagna. Si tratta di una vittoria importante, che pone fine a una lunga battaglia condotta da diverse associazioni animaliste – tra cui OIPA, LEAL e LEIDAA – per ottenere la loro liberazione.
Tutto era iniziato con la scoperta della soppressione del macaco Orazio, uno dei primati custoditi in un’università.
La sua morte aveva destato grande allarme, spingendo le associazioni a depositare denuncia e istanza di sequestro preventivo degli animali per ottenere il relativo trasferimento in una struttura idonea, riconosciuta e autorizzata dal Ministero della Salute.
LEAL, OIPA e LEIDAA hanno quindi chiesto il trasferimento dei macachi presso la struttura “Stella del Nord”, gestito da LEIDAA ( Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente), resasi subito disponibile ad accogliere gli animali .
Nel frattempo le associazioni hanno organizzato una manifestazione pubblica per la tutela dei macachi,
Grazie alle azioni legali e alla pressione dell’opinione pubblica, oggi Clarabella, Eddi, Cleopatra, Cesare e Archimede sono stati finalmente liberati e affidati all’Associazione francese GRAAL, che si occupa di animali salvati dai laboratori di vivisezione. Vivranno in un centro specializzato in Spagna, dove potranno finalmente essere tutelati e curati.
Il procedimento penale in merito alla vicenda è tuttora in corso, ma OIPA, LEAL e LEIDAA esprimono piena soddisfazione per il risultato ottenuto. Le associazioni, che hanno presentato istanza anche al Ministero della Salute e al CITES, continueranno a monitorare le condizioni in cui vivono i macachi e il loro stato di salute.
Silvia Premoli - Ufficio Stampa LEAL
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