Davide Sassoli, è stato testè celebrato dal colto e dall'inclita, ma soprattutto dai suoi mandanti, gestori e loro applauditori, con un funerale di Stato. Apogeo conclusivo (si spera) di una settimana di passione eulogistica e di beatificazione come non se ne ricordava dai tempi di Teresa di Calcutta (peraltro una strega). Del collega (se tale si può dire il disco con il logo della Voce del Padrone) non mi sarei curato, non fosse stato per l'alluvione di livore e dileggio riversata dagli schermi di un sedicente informatore e autentico delatore (TG Mentana, La7) sul povero Prof. Paolo Becchi.
Di Becchi, già teorico dei Pentastellati, si può dire di tutto (come di Massimo Cacciari, capitato a sua insaputa nel consesso di persone coerenti e lucide e subito distintosi), ma non che nelle sue osservazioni sull'eziologia del male che ha ucciso Sassoli non fosse confortato dal brivido di sospetto che è corso per le sinapsi di mezzo mondo.
Che, cioè, nella polmonite di 4 mesi prima e poi nel decadimento delle difese immunitarie del tri-punturato Sassoli avesse svolto qualche ruolo la sostanza multiforme che, nei continenti che ne abusano, sta provocando esiti analoghi in numeri incontenibili (e ormai insopprimibili) di vittime...
Fulvio Grimaldi - https://fulviogrimaldi.blogspot.com/
Commento di Walter Caporale, Presidente Animalisti Italiani: “Da mesi la nostra Associazione piange, ogni giorno, la morte di decine di animali ad opera degli amici di David Sassoli. Oggi piangiamo anche la morte prematura di un uomo, le cui sofferenze non gli hanno impedito di difendere anche il supplizio e lo strazio dei tanti fagiani, volpi, uccelli massacrati dai suoi amici cacciatori, che lui ha continuato a difendere e sostenere, grazie alle sue importanti cariche a livello europeo. Noi Animalisti Italiani ricordiamo, dunque, la famiglia di David, ed il suo dolore per la morte di Sassoli, ma ricordiamo anche il dolore per le pallottole degli animali uccisi dai cacciatori, suoi amici che ha sempre voluto appoggiare...”
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