mercoledì 15 dicembre 2021

Le "sperimentazioni sanitarie" che violano il Codice di Norimberga


- Come va condotta una sperimentazione medica?
Lo spiega il  Codice di Norimberga che scaturì dalla sentenza del tribunale militare che il 19 agosto 1947 condannò 23 medici nazisti, 7 dei quali a morte, per gli esperimenti condotti nei campi di concentramento.
In dieci punti, tratta quell’insieme di norme fondamentali in ogni caso di sperimentazione medica su soggetti umani. Ed è su questo testo che agisce anche il Comitato Etico, ovvero quell’organismo indipendente che si occupa di tutelare i diritti, la sicurezza e il benessere dei soggetti che partecipano ad una sperimentazione.

- Già il 25 agosto 2021, sopravvissuti alla Shoah e i loro discendenti hanno scritto una lettera aperta all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) e all’Agenzia regolatrice inglese dei farmaci (MHRA) per chiedere l’interruzione immediata della campagna vaccinale contro il Covid-19 , in quanto viola i principi etici fondamentali del Codice di Norimberga.
Altre organizzazioni in tutto il mondo e in Italia stanno seguendo questo percorso di giustizia internazionale (altre info nell'articolo al link).

- Non è sperimentale? Ma va?
"Qualcuno afferma che il vaccino obbligatorio non viola il Codice di Norimberga per l’utilizzo improprio del termine “sperimentale” (ad esempio secondo bufale.net ed altri factchecker https://www.bufale.net/il-vaccino-obbligatorio-non-viola-il-codice-di-norimberga-lutilizzo-improprio-del-termine-sperimentale/).
Fatto sta che Ema  darà il via libera all’autorizzazione al commercio completo dei vaccini emergenziale Pfizer e Moderna, come se fossero dei normali farmaci, tra un paio d’anni. Dunque, nel 2023. L’ostacolo da superare nasce dai tempi che le aziende produttrici hanno concordato per concludere la sperimentazione clinica del vaccino. Pfizer si è impegnata a concludere lo studio di fase 3 tra ben 28 mesi circa. E l’azienda conferma e risponde che, «siccome lo studio di fase tre prevede il follow up dei partecipati per due anni, per la sua chiusura si parla del 2023». Moderna invece, per la fine degli studi, anticipa di un anno la concorrente: dicembre 2022. Ma il suo vaccino è poco diffuso in Europa, e comunque i tempi rimangono lunghi. Potrebbero superare, paradossalmente, la durata dell’attuale pandemia. La sperimentazione clinica deve comunque rispettare i suoi tempi. E l’ente regolatorio europeo si prenderà il tempo necessario per trasformare «l’autorizzazione condizionata», che attualmente è stata concessa a Pfizer e Moderna, in «autorizzazione piena», concessa valutando i rischi e benefici su dati completi forniti dalle aziende. Che non potranno essere presentati prima della fine della fase 3 che dovrebbe essere accompagnata da una  farmacosorveglianza attiva, ma non succede.  Vedi qui https://www.ilgiornale.it/news/politica/lautorit-farmaco-europea-lautorizzazione-completa-commercio-1972896.html"

Jure Eler



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