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martedì 4 novembre 2014
Intelligence su l'Entità vaticana
E’ il più antico, e forse anche il più misterioso, Servizio Segreto del mondo. Recentemente ne ha parlato il settimanale “L’Espresso”, per conoscerlo abbiamo intervistato la professoressa Antonella Colonna Vilasi esperta di “Intelligence” a livello internazionale e Presidente del Centro Studi Intelligence (U.N.I) Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Manuale d’Intelligence”, “Storia della Cia” e “Storia dell’M16. A Servizio di Sua Maestà”.
Professoressa Colonna, incominciamo dal nome: “L’Entità”. Un nome che sa un po’ di “esoterismo”. Perchè questo nome? Chi è stato il fondatore?
“Il Papato, parliamo di una Istituzione fra le più antiche al mondo se non la più antica, specie se relazionata alla sua dimensione messianica. Storicamente fu Pio V, nel 1566, a fondare il primo Servizio segreto, ufficiale e organizzato; la necessità di tutto stava nel dover agire contro il protestantesimo che stava montando in Europa. Per arginare quella corrente religiosa nacque dunque la ‘Santa Alleanza’”.
Qual è la “mission” dell’”Entità”? Secondo il celebre Simon Wiesenthal, cacciatore di criminali nazisti, quelli vaticani sono i “Servizi” migliori del mondo. Come si giustufica, secondo Lei, questo giudizio?
Concordo con Wiesenthal. L’Entità è realtà attuale, di valore e significato non solo essenziale, ma pure irrinunciabile. Tenga conto di quel che oggi accade a ogni latitudine: pensi, ad esempio, agli episodi che stanno succedendo in Nigeria dove vengono bruciate chiese e dove gli stessi fedeli cattolici sono fatti oggetto di strage. La tutela del Cristianesimo e della fede cattolica sono indispensabili in un mondo nel quale le religioni sono in contrasto. A volte in modo palese, a volte in modo silenzioso. Hanno anche una rete di controspionaggio. Si chiama ‘Sodalitium Pianum’, storicamente fu essa a organizzare l’assassinio di Enrico IV re di Francia. Il suo motto è ‘Per la Croce e con la spada’ e serve a difendere l’integrità dell’Istituzione pontificia. In relazione al loro funzionamento, si tratta di una rete di preti senza paura, pronti a tutto e pure a morire, soldati nell’ombra agli ordini del Papa”.
Qual’è stata l’epoca, nella storia, di maggiore attività di questi Servizi?
“Per circa cinquecento anni tale sorta di avanguardia della fede ha ubbidito ciecamente all’autorità dei Pontefici: diffamando, cospirando, avvelenando, uccidendo in nome di Dio. Negli anni di pontificato di Giovanni XXIII si ebbe una sorta di sospensione. Il Papa li costrinse a periodi di inattività, lui del resto era colui che ambiva al dialogo. Diverso fu con i suoi successori, Paolo VI e Giovanni Paolo II”.
Da chi è composta “L’Entità”? Da religiosi?
“Ne fanno parte religiosi, ma non solo. Vi sono anche laici, e non necessariamente cittadini vaticani, anche donne sposate”.
Esistono, recentemente, operazioni importanti alle quali hanno partecipato partecipato agenti dell’”Entità”?
“Bè, è risaputo – almeno fra coloro che studiano la materia – che sia stato parte della caduta del Muro di Berlino… Ma vorrei riportarla indietro di molti anni. Siamo negli Anni ‘70, epoca nella quale Chiesa cattolica ed Ebraismo cercano un avvicinamento. Nel gennaio del 1973, all’aeroporto romano di Fiumicino doveva atterrare Golda Meir, primo ministro israeliano. Ebbene, fu la telefonata di un religioso, Carlo Jacobini, ad avvisare il Mossad dell’esistenza di un piano terroristico finalizzato a colpire l’aereo al momento del suo atterraggio. Attentato ovviamente sventato e che permise a cattolici ed ebrei di avviare quei contatti oggi tanto fraterni. Venendo agli utimi anni: lo scontro tra il Vaticano ed Amnesty International; il caso dei ‘Trentanove’, in riferimento ai religiosi polacchi che collaborarono con l’SB (i Servizi polacchi) durante il comunismo; il caso della spia venezuelana in Vaticano, al servizio del presidente venezuelano Hugo Chavez, che aveva organizzato – con la complicità di due signore venezuelane – di attirare in una stanza d’albergo a Roma un alto prelato venezuelano per poi fotografarlo in atteggiamento compromettente; i rapporti tesi con la Cina e la manipolazione dei dati riferibili all’Enciclopedia Wikipedia”.
L’”Entità” opera anche all’estero?
“Sì, con sede presso le Nunziature apostoliche. E nel suo complesso, sia l’attività di spionaggio che di controspionaggio gode di prestigio elevatissimo”.
Ultima domanda: se lei fosse un’ analista dell’”Entità”, dove collocherebbe il rischio di maggior pericolo per la Santa Sede?
“In ogni luogo, ed in ogni dove in cui la religione cattolica è in pericolo ed è minacciata la libera espressione della stessa”.
Intervista a Antonella Colonna Vilasi
(Segnalazione di Daniela Lombardi)
Fonte: http://confini.blog.rainews.it
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