Si avvicinano i giorni fatidici del voto per il rinnovo del Parlamento italiano e del governo. Molti sono i cittadini demotivati che hanno deciso di non votare, altri che daranno in massa i voti al Movimento 5 stelle. Tutto questo è il frutto di una risposta logica, dopo che i nostri politici che hanno preso posto negli scranni dei governi regionali e del parlamento nazionale grazie ai nostri voti, non sono stati capaci di proteggerci, impotenti o collusi con la speculazione internazionale, con i poteri forti dello stato contro il cittadino onesto, contro il fallimento di migliaia e migliaia di aziende che producevano eccellenze, contro la povertà indotta da tasse e gabelli statali "medioevali", da bollette di enti privati voraci e dall'impoverimento del valore dei nostri stipendi e delle nostre pensioni. Ma la colpa imperdonabile che attribuiamo ai nostri politici, sia al governo che all'opposizione di ieri e di oggi, è quella di non essere riusciti a dare un barlume di fiducia nel futuro ai nostri giovani. Politici che nella loro intoccabile casta hanno continuato a godere di ricchezza e di agi alla faccia di noi tutti! Tutto questo ha inevitabilmente da una parte fatto montare la rabbia popolare e dall'altra la rassegnazione. Della rassegnazione, invece, dobbiamo liberarci, perché questo sentimento di resa incondizionata verso la politica del nostro Paese fa il gioco dei grandi poteri finanziari del nord Europa, ma soprattutto fa il gioco di chi vorrebbe metterci ancora in ginocchio al fine di farci diventare sudditi innocui e rassegnati, incapaci di reagire alle loro "porcherie" contro la dignità dell'uomo. Quindi non andare a votare sarebbe un regalo a questi poteri forti, negatori del nostro futuro. Andiamo invece a votare ricordandoci nomi illustri della politica italiana che ci hanno ridotto a questo livello, compresi politici sia dell'opposizione che del governo, senza dimenticare chi nel governo tecnico recente ha finito di massacrarci a beneficio delle banche e finanze internazionali, vedi la Germania. Ricordandoci di tutto questo cerchiamo di far eleggere chi nella politica non ha mai manifestato "inciucci" o propri interessi economici e, quindi, prediligiamo i neofiti, persone che non hanno mai avuto contatti passati con i grandi poteri politici ed istituzionali dell'Italia. Alcuni vecchi "tromboni della casta" a questa mia affermazione una settimana fa mi hanno risposto: " il suo è solito populismo.... volere mettere gente nuova, fuori delle esperienze politiche passate, alla guida di regioni e del governo nazionale, sarebbe un disastro.... queste persone non saprebbero come muoversi e combinerebbero solo guai! E questa è stata la mia risposta: Il disastro lo avete fatto voi! Non saremmo a questo livello se aveste fatto il vostro dovere, ossia gli interessi del popolo italiano e non dei vostri gruppi di potere economici e politici manifesti o nascosti. I nuovi politici, che per nostra fortuna potranno arrivare nelle "stanze dei bottoni", certamente non avranno le vostre "malizie e capacità politiche", ma avranno sicuramente l'onestà di operare per il bene del Paese. Forse anche questi neofiti tra qualche anno verranno infettati dal virus della politica sporca, ma almeno per un certo periodo ne saranno immuni ed opereranno, anche facendo errori, per il nostro bene. Chiudo qui sperando che tra qualche giorno si riesca a prendere al volo questa grande opportunità, quella di mandare a casa chi ci ha ridotto in questo stato pietoso e, quindi, tornare a sperare nel futuro. In caso contrario se i tromboni vecchi e nuovi vinceranno ancora una volta allora non ci resterà che lasciare questo Paese, verso nazioni più rispettose della dignità umana. Quindi andiamo tutti a votare ricordandoci di chi al governo e all'opposizione ci ha ridotti in questo stato. E' questo un momento storico per noi tutti, non sciupiamolo! |
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