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lunedì 3 settembre 2012
L'argento sale e scende o non vale niente.. Mercati manovrati per il metallo bianco
È vero che il mercato dell’argento è manipolato? Perchè e da chi? Da qualche anno molti investitori nutrono molti dubbi e ormai le voci negli ambienti finanziari sono sempre più insistenti. La US Commodity Futures Trading Commission, la commissione americana che controlla il mercato futures delle commodities, ha istruito una indagine sulla questione da ben 4 anni. Anche se le conclusioni dovrebbere essere pubblicate a breve (forse in settembre o al massimo in ottobre di quest’anno), il sentimento di una parte del mercato non cambia: il mercato è manipolato da tempo.
Secondo alcuni osservatori l’inchiesta non arriverà mai ad alcuna conclusione. Altri riferiscono che, poichè non esistono ancora prove sufficienti, non sarà possibile sostenere nessuna causa legale. Ma nei corridoi dei mercato, da tempo circola il nome del principale sospettato: JPMorgan & Chase.
È risaputo che la volatilità dei prezzi di un mercato come quello dell’argento, fanno parte del gioco. Ma molti episodi nel corso degli ultimi anni hanno fatto gridare allo scandalo. Secondo Ted Butler, un analista indipendente che fornisce report sul mercato dell’argento dal 1996, JPMorgan può trarre grossi profitti soltanto da un mercato al ribasso. Perciò, poichè gli acquirenti su questo mercato operano con una leva finanziaria molto forte, bastano improvvise oscillazioni pilotate dei prezzi, per indurre le vendite. Ma l’obbiettivo finale non è il profitto a breve termine, quanto il controllo dei prezzi dell’argento.
Secondo una teoria della cospirazione, che coinvolgerebbe sia l’oro che argento, i manipolatori sarebbero in collusione con gli enti ufficiali. L’obbiettivo sembrerebbe essere quello di evitare che la politica dei bassi tassi di interesse possa minare il valore del dollaro americano. Infatti l’argento e l’oro, se lasciati liberi di oscillare senza manipolazioni, con tassi di interesse bassi come quelli attuali, si muoverebbero verso l’alto, distraendo capitali dalla moneta statunitense. Anche se la teoria può sembrare esageratamente complottista, il caso è finito addirittura sulle pagine del Financial Times.
Nella storia dei mercati delle commodities è già successo che nascessero dubbi su potenziali manipolazione dei prezzi, ma mai era successo che queste accuse venissero supportate da motivazioni così verosimili.
Se davvero il mercato dell’argento è arrivato ad essere manipolato secondo le teorie esposte, non hanno tutti i torti gli investitori, che da tempo ironizzano sul quello che una volta era considerato il libero mercato dell’oro e dell’argento.
(Fonte Metalli Rari http://www.metallirari.com)
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