Caterina Regazzi, il 21 agosto 2009
Oggi, viaggio (perchè così è stato per me) in quel di Amandola, verso i Monti Sibillini, quasi ad Ascoli Piceno.
Stamattina dopo la canonica colazione al bar e dopo aver chiesto ripetutamente informazioni sulla strada da percorrere per raggiungere quella destinazione, ci siamo provvisti di cibo e acqua e siamo partiti per incontrare Sonia Baldoni, la "Sibilla delle erbe" e uno stuolo di suoi "seguaci".
Eravamo in cinque, io, Paolo, Angela di San Felice e la coppia Michela e Stefano di Vignola, tutti stipati, ma abbastanza comodi,. in macchina. La strada è stata alquanto lunga ed arrivati all'Abbazia di San Ruffino, ci siamo subito imbattuti nel gruppo a cui Sonia stava elargendo le sue conoscenze, ma noi, stanchi ed un po' accaldati, ci siamo sparpagliati a cercare e a godere della fresca arietta del luogo. Io e Paolo, che oggi festeggiamo il nostro terzo anniversario, sdraiati come pascià all'ombra della chiesa.
Poi ci siamo uniti al gruppo nella discesa ad un corso d'acqua con una sorgente sulfurea che pare miracolosa ed in effetti il posto è veramente meraviglioso, circondato di verde, con acqua in abbondanza anche se il corso in quel punto è abbastanza facilmente attraversabile a piedi, su sassi grossi e un po' scivolosi. Il gruppo si è messo in cerchio attorno a Sonia per fare cerimonie di connessione con gli elementi e di ringraziamento alla Terra e alle acque.
Noi abbiamo ringraziato questi elementi godendo dell'immersione dei piedi nelle acque, bagnandoci ripetutamente il corpo e godendo dei raggi del sole alquanto forti e penetranti tanto che Paolo, + tornato a casa tutto rosso. Infatti è rimasto, chiamato da Sonia, a lungo nello stesso cerchio, a presentare, con poche, ma salienti parole, lo spirito del bioregionalismo, invitando tutti i convenuti a sentirsi parte ognuno della Vita e della Natura in cui in ogni momento siamo immersi e invitandoli a partecipare agli incontri prossimi venturi.
Al termine del cerchio rientro all'abbazia e pranzo con il cibo da ognuno portato, per noi: pane, pomodori, formaggio e frutta.
Rientro alla base e dormita fino a poco fa... e poi pizza, pizza!
Caterina Regazzi
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