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domenica 13 maggio 2012
Speranze di pace in medio oriente? - Gli effetti del voto in Francia ed i rapporti con l'Iran che cambiano
Ante scriptum
La ferma posizione, almeno fino a questo momento, della Russia di Putin, della Cina e dell’India, hanno fatto saltare i propositi criminali di distruggere l’Iran allo stesso modo dell’Irak e dell’Afghanistan.
Anche Israele sembra aver riposto alcune velleità belliciste.
In casi come questo non tutto resta come prima, ed ecco allora prendere corpo timide iniziative come questa, sia pure informale e non ufficiale della Francia (non a caso è stato silurato Sarkozy).
Leggete queste notizie di agenzia che seguono.
A mio parere, in ogni caso è tutto aperto compresa l’ipotesi bellica. Comunque sia quello che temo di più è proprio la tattica viscida di un diverso approccio da parte dell’Occidente. Meglio un fronte ben chiaro, e distinto, con rischi di guerra, che una situazione viscida e fluida idilliaca per le massonerie mondialiste.
(Maurizio Barozzi)
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France's socialist former Prime Minister Michel Rocard is on an unofficial visit to Iran, in a move reportedly aimed at helping mend the Tehran-Paris ties strained during the tenure of the outgoing French government.
Rocard, whose 3-day trip to Iran has not been coordinated by the French foreign ministry, arrived in the Iranian capital, Tehran, on Saturday (12.05.12) to meet with a number of Iranian officials, including Foreign Minister Ali Akbar Salehi.
According to the French daily Le Figaro, the visit is aimed at "boosting relations" between Paris and Tehran, which were seriously strained under the term of outgoing French President Nikolas Sarkozy in office.
"We hope his visit will facilitate fresh contacts between the next French government and Iran," said Michel Dubois, an aide who accompanies Rocard during his trip.
It is still unclear if the former French premier will deliver a message from France’s president-elect Francois Hollande to Iranian officials.
On Sunday, Hollande was elected in the French run-off presidential election to become the first Socialist politician to win the presidential election after 17 years of right-wing dominance over the country’s politics.
The socialists’ rise to the Elysee Palace comes as France, under Sarkozy, has been one of the major US allies to spearhead baseless allegations against Iran's nuclear energy program and advocate tough economic sanctions against Tehran.
ASH/HJL/MA
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Commento di Giorgio Vitali:
E' NECESSARIO, INTANTO, DEFINIRE CHE AVEVO RAGIONE QUANDO A FRONTE DI UNA MASSA DI CRITICI CHE SI ASPETTAVANO CHISSA' QUALE SFRACELLO, DICHIARAVO CHE NON SAREBBE SUCCESSO NULLA DI INTERESSANTE. INUTILE RIPETERE LE RAGIONI CHE ADDUCEVO. E'FINITA L'EPOCA DEGLI USA CHE MINACCIANO E COLPISCONO.ANCHE PERCHè NON HANNO Nè LA FORZA NEè L'AUTORITà PER IMPORRE ALCUNCHè, SOPRATTUTTO A PAESI COME IL BRIC ED ADDENTELLATI, CHE HANNO IN MANO BUONA PARTE DELL'ECONOMIA, LA LORO VOLONTà. AGLI USA è RIMASTA SOLO UN BRANDELLO DELL'UE, DIVISA E COMBATTUTA TRA L'OPPORTUNISMO DI SFRUTTARE LA POTENZA USA E l'attesa del momento in cui potersi VENDICARE degli abusi USA, senza avere eccessive ritorsioni. L'OPPORTUNISMO DEGLI EUROPEI è OGGI CHIARISSIMO. CIO' COMPORTA ANCHE IL RIFIUTO DELLA POLITICA BELLICISTICA INSTAURATA DA ROOSEVELT, CHE AVEVA POSTO LA RINASCITA DELL'ECONOMIA USA NELLE MANI DELL'INDUSTRIA BELLICA. DEVONO INVENTARSI QUALCOSA D'ALTRO ( SPECIE DOPO IL FALLIMENTO DELLA POLITICA USURAIA DEL POTERE FINANZIARIO).E' QUI CHE CASCA L'ASINO, PERCHè GLI USA HANNO POCHISSIMA FANTASIA. Per quanto riguarda Israele, basta una sola salva di missili per spianarla una volta per tutte. NON siamo ai tempi del raid contro Saddam.
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