Buone vecchie (abitudini)...
Alcuni giorni fa avevo preannunciato, sul Giornaletto di Saul, che con l’assalto dei media e della magistratura contro la Lega si stavano giocando le partite politiche per il mantenimento dello status quo bancario e del governissimo (PDL PD Centristi).
Certo, la lega ha contribuito allo sfacelo italiano come gli altri ma siccome in questo momento si è posizionata contro il governo Monti, forse anche per interesse demagogico, merita la gogna.. Ma lo stesso Di Pietro, che leghista non è, ha avvisato che dopo la lega toccherà a lui ed infine toccherà al movimento 5 stelle)…
Ed effettivamente è così, appena accennato il dubbio ecco che si manifesta una accanita campagna mediatica contro i grillini che si presentano alle prossime amministrative. I partiti tradizionali, quelli al potere da sempre ininterrotamente dalla fine della guerra, che maggiormente sono la causa del malessere e del fallimento dell’Italia (e che si sono affidati al monti per castigare ulteriormente il popolo senza dover figurare in prima persona…) sentono che la loro leadership è messa a repentaglio..
Forse con gli ultimi sondaggi alla mano, anche se si presentassero tutti assieme alle prossime politiche del 2013 non otterrebbero la maggioranza.. Pensate un po’ PDL PD e Centristi minoranza in parlamento… e che fine farebbe il gobierno delle banche? Pertanto è imperativo distruggere ogni possibile opposizione, in primis la lega, in secundis Di Pietro ed in terzis, solitamente definito “non datum”, ma stavolta “datum”, il Grillo sparlante, l’antipolitico per antonomasia, il giullare ribelle ed anti Benigni (nel senso che il Benigni è il giullare dei partiti al potere). Leggo sempre più spesso sui giornali attacchi e maldicenze sul povero Grillo (dico povero non perchè sia povero ma perché deve fare quella partaccia…).
Ma sotto sotto c’è qualcuno che lo accusa persino di essere una longa manu del potere costituito, mascherato da ribelle, in modo tale che di riffe o di raffe pure l’opzione Grillo va a farsi fottere e l’ultima, ultimissima speranza, per il popolo bue è quella di non andare a votare…
Ma se non votiamo i partiti bancari se ne fregano.. faranno un governo lo stesso pure che a votare siano andati solo il 20 o 30 per cento degli italiani, come già avviene negli USA. Ed è per questo che la democrazia è tutta una finzione. Anche perché ad essere eletti infine son solo quelli foraggiati dai poteri forti che li finanziano per portare avanti i loro affari.
E se per caso non vengono votati allora ci pensano i capi di stato alla napoletana a tirar fuori il montales bancario dal cappuccio (massone).. e poi lo chiamano “governo di grandi intese”. Tanto i giornalisti (stipendiati dallo stato) appoggiano ed i parlamentari desiderosi di privilegi approvano.
Secondo me bisogna andare a votare, magari per uno scalzacane qualsiasi che per un po’ dia fastidio al sistema (considerando che prima o poi viene comunque cooptato come qualsiasi Masaniello)… Tutto ciò in attesa della rivoluzione, ovviamente!
Io personalmente ho già deciso, andrò a votare (sempre che ci facciano ancora votare, vista l’emergenza politica economica e la probabile legge marziale) per il meno peggio, sia chi sia…
Paolo D’Arpini
Riporto di seguito alcuni pareri sul comico genovese.
Contro Grillo:
Annibale, grande generale nero, come cantavano gli Alma megretta, è rimasto famoso. Lo si studia tuttora nelle più grandi accademie militari. È stato forse il primo che ha sviluppato la dottrina tattico logistica, che si compone, tra le varie, dello studio del comportamento dell’avversario. Per poi utilizzare, paradossalmente, a suo danno, quanto appreso. Magari mascherandosi da romani.
Mi stupisco, vedendo l’attuale scena politica italiana. E pensando di come questa sia formata da politici di professione. Gente che busca 19.000 euro ogni mese e si connota per l’inettitudine alla professione. Come altrimenti definire il non capire quello che, piano
piano, sta diventando sempre più evidente?
Beppe Grillo è un cartaginese vestito da romano.
Mi compiaccio di dire da tempo quanto detto verso il comico genovese. Che è tutto fuorché comico. È in realtà impegnato in una guerra che sicuramente dalla sua avrà qualche potere. E dire “forte” è forse riduttivo.
Sembra infatti strano a chi scrive che, nell’era di Internet, esista veramente la possibilità per un sito che dovrebbe essere antagonista, di essere il nono al mondo. E sembra strano altrettanto pensare che, dietro le apparenti manifestazioni spontanee, non ci sia uno studio approfondito delle teorie e delle tecniche di manipolazione di massa.
E’ tempo che faccio suonare la sveglia, inascoltato e visto addirittura come fossi scemo, quando la stessa cosa potrei pensare io, di chi mi ascolta. Il Grillo è uomo di Berlusconi. (…). Vittorio Marinelli
…………….
Pro Grillo:
Mi scuso se sarò particolarmente lungo, ma questo è un parere che manca di alcuni dati che renderebbero la figura di
Grillo/Annibale, oltre che poco credibile, anche attaccabile facilmente. Ora, che Grillo sia manipolato, siamo d’accordo – è una cosa che è nota perfino agli stessi movimentisti. Purtroppo però non stiamo considerando l’equazione Casaleggio Associati, che è il vero puparo di Beppe Grillo e che con Berlusconi non ha rapporti. E’ documentato che Casaleggio abbia invece rapporti con altri gruppi di potere. Per esempio, se non vado errato, erano collegati a Telecom, così come uno di loro lo è/era con Microsoft. Quindi hai sentito la puzza, e va bene, ma l’odore viene da un’altra parte. I Casaleggio sono dei comunicatori esperti e psicologi della comunicazione tra i migliori nell’ambito italiano, la cui peculiarità è fondere le loro doti con informatica e web. Mentre l’abilità di Berlusconi è nel rapporto diretto (in tutti i sensi ) e nei media tradizionali (giornali e tv). Altra profonda distanza con Berlusconi:
Grillo/Casaleggio il web lo padroneggiano alla grande, e non solo il Blog, ma anche la webTV e i social network. Mentre Obama ha vinto grazie web, da noi l’importanza del web arriva in ritardo considerevole – però sta arrivando: i Casaleggio lo hanno capito con largo anticipo e stanno vincendo la scommessa.
Mentre Berlusconi si è dimenticato il rinnovo e ha perso il dominio di mediaset.com. (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/26/cavaliere-perde-mediaset/200166/)
Credo quindi che Grillo e B. abbiano una connessione, ma non è diretta, nel senso che uno non è subordinato all’altro. Entrambi però potrebbero essere subordinati da un collegamento che va individuato molto più lontano. I collegamenti tra Casaleggio e i poteri forti è una cosa che è stata largamente discussa sul web, per cui considerare Grillo/Annibale è un errore: non è lui Annibale, semmai ce ne sia uno solo. Un tempo, anche Di Pietro fu interessato a Casaleggio, inizialmente – salvo poi accorgersi che l’efficacia comunicativa andava a pari passo con la dipendenza di tale gruppo ed ha preferito curare la comunicazione/immagine su Web da altre persone, seppure con risultati inferiori, ma almeno riprendendosi la sua autonomia.
Inoltre è un falso palese che Grillo rubi i voti della sinistra – o almeno solo dalla sinistra. Esempio stupido: il caso della TAV. Tutti i
partiti vogliono la costruzione della TAV in Val Susa, compreso Di Pietro, purtroppo. Il movimento 5 Stelle non vuole la TAV e prende le difese dei valsusini – ed è l’unico partito che lo fa. Chi, valsusino o meno, prende a cuore i NOTAV, secondo voi chi dovrebbe votare? PD? PDL? Ditemi un po’ voi. Questo è il mio modesto parere. Eugenio Odorifero
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Commento ricevuto:
Attualmente l'indice di gradimento dei partiti presso la popolazione è al 2 per cento, cioè limitata a coloro che traggono benefici e rendite dalla partitocrazia, tutti gli altri ne hanno repulsione, ma paradossalmente una metà degli italiani sono ancora disposti a recarsi a votare, e tranne coloro (sempre più numerosi) che voteranno per il Movimento 5 Stelle (che non è un partito ed è effettivamente una ventata di novità nel panorama politico italiano) gli altri voteranno ancora per i partiti, che sono la causa dei mali e della distruzione del paese. MASOCHISMO? NO, IGNORANZA! Il grande accademico linguista Tullio De Mauro alcuni anni fa condusse una ricerca che rivelò l'abissale, spaventosa, vergognosa ignoranza degli italiani, che rendono il nostro paese subculturale, il peggiore del mondo cosiddetto occidentale. Scoprì che il 71 PER CENTO DEGLI ITALIANI è semianalfabeta di ritorno, non è in grado di leggere e scrivere nulla di minimamente impegnativo, non comprende concetti appena articolati e complessi, non è in grado di esprimersi e pensare per astrazione, ecc.., PEGGIO CHE ALL'EPOCA DELL'UNITA' D'ITALIA ...
Paesi come CUBA, la COSTA RICA, l'URUGUAY sono ad elevatissimi livelli evolutivi rispetto a noi che siamo ancora all'epoca delle caverne dal punto di vista socioculturale.
La corruzione diffusa in Italia come una piaga endemica è una conseguenza dell'ignoranza, sia come causa primaria che come effetto collaterale e concausa, è interconnessa e correlata. L'ignorante che riceve i gradi da caporale (come ben descritto dal mitico Totò) e potrà esercitare un micropotere si rivarrà sul prossimo per dimostrare che lui vale e merita di più, convinto come è che non occorre essere istruiti per avere successo nella vita (Berlusconi docet) , ed appena avrà occasione di arricchirsi facilmente e illegalmente lo farà, la corruzione è solo un mezzo, non si farà scrupoli, perché "tiene famiglia". La partitocrazia ha solo sfruttato questa caratteristica italica ai propri fini, installandosi come un cancro in tutti i gangli delle istituzioni, provocando la morte del paese.
E' uno dei motivi per cui l'Italia è alla rovina ed ormai non ci rimane che aspettarci il peggio. Claudio Martinotti Doria
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Commento ricevuto:
Partendo dalla fine , su chi dovrebbero votare i No Tav .
Non dovrebbero votare proprio .
Anzi , essendo in fase di contestazione violenta , potrebbero pure tentare il passo successivo : il blocco dei seggi elettorali . Con le buone o le cattive . Peraltro le "forze armate" valsusine , formate da legionari "stranieri", sono ben preparate e pure aduse alla battaglia senza pagamento di pegno . Quale situazione migliore per la (mini)rivoluzione ?
Poi però ripenso alle recenti elezioni amministrative di Napoli , Milano , alla Puglia fino ad arrivare
(a ritroso) a Prodi . Quando il fior fiore dei centri sociali si ritrovò i massimi esponenti della contestazione deputati e senatori . A far cosa ? Mi sovviene...la Tav !
E considerando i loro speculari omologhi di "destra" (che però avevano già per tempo abiurato i propri trascorsi) non è che si trovi di
meglio . Divenuti addirittura ministri e sindaci sono stati capaci di affossare un intero popolo .
Pertanto , carissimo Paolo , quale importanza può avere oggi il voto in un sistema così corrotto e baro ?
Lasciamoli cucinare nelle loro feci .
Prima o poi i conti si faranno .
Vale anche per e con gli Usa .
Ti abbraccio .
Vincenzo Mannello
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