Viterbo, immagine del palazzo dei papi
La popolazione e le istituzioni di un'intera citta' e un'intera provincia hanno espresso gratitudine e solidarieta' all'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori che per tre settimane, giorno e notte, hanno tenuto un presidio in piazza del Comune a Viterbo, la piazza su cui si affacciano i palazzi della Prefettura, della Provincia ed appunto del Comune.
Un presidio per segnalare la gravissima situazione in cui si trovano i servizi pubblici territoriali socio-sanitari; un presidio per difendere il diritto di tutti alla salute e all'assistenza; un presidio per sostenere le precise, dettagliate, ragionevoli, adeguate proposte che l'Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tuscia (in sigla: Afesopsit) ha presentato alla Regione Lazio per ottenere gli interventi necessari ed urgenti per garantire almeno i livelli minimi indispensabili di assistenza a chi ne ha assoluto bisogno.
Queste tre settimane di sit-in, molto impegnative anche per le condizioni meteorologiche inclementi, hanno compiuto il miracolo di sensibilizzare e mobilitare l'intera comunita' locale: dai singoli cittadini che a migliaia si sono recati in piazza a firmare la petizione dell'Afesopsit, al mondo dell'associazionismo, del volontariato, delle organizzazioni professionali e sindacali, della cultura e finanche dello spettacolo, a tutte le istituzioni locali, in primis il Comune e la Provincia di Viterbo.
Ma non solo dalla comunita' locale: da tutta Italia sono pervenute dichiarazioni di gratitudine e solidarieta' al sit-in ed all'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori, ed un vivo sostegno alle proposte presentate dall'associazione alla Regione Lazio: numerose interrogazioni parlamentari sono state presentate al Senato della Repubblica e alla Camera dei Deputati; mozioni e interpellanze sono state presentate alla Regione Lazio; autorevoli personalita' della vita civile e della cultura di prestigio nazionale ed internazionale hanno espresso il loro persuaso sostegno alla lotta dei sofferenti psichici e dei loro familiari per ottenere il rispetto della dignita' e il diritto all'assistenza per tutti gli esseri umani.
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Ottenuto un primo incontro con la Regione Lazio (incontro diretto che per mesi e mesi era stato di fatto assurdamente negato da parte dell'istituzione regionale) si e' aperta un'interlocuzione che nelle prossime settimane potra' finalmente portare alcuni buoni, indispensabili frutti: ma perche' questo accada occorre che l'associazione Afesopsit e le sue proposte continuino ad essere sostenute dalla grande, corale, unanime solidarieta' popolare ed istituzionale che si e' creata in queste settimane.
Concludendo sabato 21 gennaio il sit-in in piazza del Comune con una partecipata assemblea pubblica e una gioiosa festa popolare, l'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori ha gia' in programma un fitto calendario di incontri con la Regione Lazio, la direzione generale della Asl di Viterbo, i Comuni del viterbese; e sta predisponendo un'ulteriore serie di iniziative in difesa del diritto di tutti alla salute e all'assistenza; per garantire l'esistenza, l'operativita' e l'efficacia dei servizi pubblici territoriali socio-sanitari; per ottenere il rispetto e l'applicazione delle leggi che riconoscono ad ogni essere umano dignita' e diritti fondamentali inalienabili.
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Anche il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, cosi' come ogni soggetto collettivo democratico ed ogni persona di retto sentire e di volonta' buona, rinnova la sua gratitudine e la sua solidarieta' alle amiche e agli amici dell'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori, alle persone che con generosa dedizione hanno animato queste tre settimane di democrazia diretta, di civilta' solidale, di uguaglianza di diritti, di aiuto reciproco, di forza della verita', di nonviolenza in azione.
L'intera popolazione dell'Alto Lazio e tutte le sue rappresentanze organizzate, tanto della societa' civile quanto istituzionali, ha riconosciuto l'immenso valore di questa iniziativa, di questo impegno, e se ne e' dimostrata grata all'Afesopsit, e continuera' pertanto a sostenere l'associazione viterbese dei sofferenti psichici e dei loro familiari e sostenitori fino al raggiungimento del risultato che ad ogni persona siano garantiti i diritti umani fondamentali, in primo luogo il diritto alla salute e all'assistenza; ovvero alla solidarieta', al riconoscimento della piena, splendente dignita' che e' in ogni essere umano. Riconoscimento e solidarieta' che costituiscono ad un tempo un diritto e un dovere: di responsabilita' reciproca, condivisa, comune; di prossimita' esistenziale, dialogica relazione, incontro morale: e quindi di civile convivenza; nell'intreccio fecondo e necessario di liberta', uguaglianza, fraternita'.
La Nonviolenza è in Cammino
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