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giovedì 19 gennaio 2012
Abolizione della carne? O diminuzione dei consumi in generale?
Discussione in seguito all'annuncio della Settimana Mondiale per l'Abolizione della Carne...
Scrive Marco Reggio: "La prossima Settimana Mondiale per l'abolizione della carne avrà luogo dal 23 al 30 gennaio 2012. L’obiettivo è quello di promuovere, ancora una volta, l’idea che la produzione ed il consumo del corpo degli animali debba essere abolito. La rivendicazione di abolizione della carne è la logica conseguenza del vegetarismo-veganismo. Info. marco.reggio@unimi.it”
Scrivono gli organizzatori della Settimana per l'abolizione della carne: "Dal punto di vista del movimento, il rifiuto di mangiare la carne può essere considerato come un boicottaggio politico, come un’espressione del supporto individuale all’abolizione. In Gran Bretagna, verso la fine del 18° secolo, nel periodo del movimento per l’abolizione della schiavitù, 300mila persone boicottarono lo zucchero prodotto nelle piantagioni dagli schiavi. Il movimento per l’abolizione della carne esprime un approccio politico: il suo scopo è quello di portare l’opinione pubblica ad aderire all’idea che la carne dovrebbe essere vietata. L’obiettivo è che le società umane, una dopo l’altra, decidano di vietare la produzione, la vendita e il consumo di carne. L’idea è quella di rivendicare forte e chiaro che non è solo un dovere di ogni singolo quello di smettere di supportare il sanguinario sfruttamento
richiesto dal consumo di corpi animali e di “derivati animali”, ma che è anche, di conseguenza, un dovere di ogni società nel suo insieme di dichiararsi a favore del divieto di allevare, pescare e cacciare. Contatti: contact(at)meat-abolition.org Italia: abolizionecarne@gmail.com"
Commento di Abramo: "..devo dire che il discorso è proprio fastidioso.. Forse però se fossimo un tantino meno estremisti?!? Abolire l'utilizzo della carne? Perchè no! Una dieta alternativa è possibile, mio padre in tempi di guerra e dopo adottava l'abolizione del pasto, eppure 75 anni invidiabili, forse se incominciassimo a mangiare meno in generale sarebbe meglio. magari coltivato o allevato da noi. Scusate cosa vuol dire abolire la carne, e i pesci? Io non approvo gli allevamenti intensivi, però non potete associarmi questi alla agricoltura contadina della piccola azienda, sono cose diverse. E se parliamo di sofferenza cari miei guardiamo dentro al nostro pc gronda sudore umano sottopagato (e se fosse solo la paga il problema...) non voglio far di tutta un erba un fascio (anche perché non fumo...e qui cari amici critici tra mafia e multinazionali c'è da bruciarsi il cervello) ma chi adora e si coccola quei bellissimi animali domestici immangiabili (per la nostra civiltà opulenta che è solo un misero 10% del mondo circa) però li castra, li lega ad un guinzaglio (però estensibile) li rinchiude in gabbiette colorate è piene di giochi ma larghe il meno possibili, in oceani di 30 lt (ma con il filtro e le lucine) gli taglia le unghie, li cavalca etc etc etc però li amano. Io vieterei anche queste di torture. liberta a tutti gli animali domestici. Penso infine che pretendere l'abolizione della carne non sia un ideologia, ma un pensiero frutto del nostro troppo benessere, il cammino per un mondo migliore e in salita ma per me passa per altre vie prima di quella..."
Commento di Enrico Gorini: "Molti bovini (non tutti, ma quasi tutti) devono ringraziare gli uomini perché è grazie ad essi che hanno il dono della vita (gli umani li fanno riprodurre – non sempre nelle condizioni migliori, ma insomma gli danno la vita); se poi ne ricevono anche la morte (macellazione a fini alimentari) non possono prendersela con loro più di quanto uno che prende in prestito un libro possa lagnarsi che il comodante se lo riprenda. Questo quanto all’eticità della macellazione. Tuttavia ammetto che un eccesso di allevamento animale danneggia il pianeta e sottrae preziose risorse vegetali all’alimentazione dei più poveri.
Possiamo essere meno aggressivi su questo argomento, no?"
Commento di Caterina Regazzi: "Facevo anch'io questo discorso fino a qualche anno fa: ma questi animali, se non fosse per l'uomo, non esisterebbero proprio. Veramente é proprio questo il discorso "poco etico" secondo me: l'uomo si é attribuito il diritto di dare la vita e di riprendersela ma dare e riprendersi la vita come la puoi paragonare a dare e riprendersi un libro?
Considera poi come vengono tenuti gli animali al 90% o giù di lì: legati a una catena, in box di 3 metri per 3 con 10 animali dentro, fecondati artificialmente, vitelli tolti alla madre appena nati e messi in una gabbietta singola di 1 mq, manze e vitelloni che vivono sul loro letame. E tutto questo é normale per legge! Non sto parlando di allevatori disgraziati, ma della normalità.
Inoltre l'uomo, sempre nel suo sentirsi onnipotente, ha creato razze sempre più produttive, ma sempre più deboli sanitariamente e quindi soggette ad infezioni e malattie di tipo infettivo, tossico, funzionale ecc. ecc. con necessità di utilizzare antibiotici a tutto spiano e riformare gli animali ancora molto giovani.
Comunque, etica a parte, secondo me, sarebbe sufficiente pensare all'ambiente per diminuire considerevolmente il consumo di carne e prodotti di origine animale"
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